spezzatino Barbera secondo natale 2011

Spezzatino al Barbera, un secondo piatto per Natale 2011

spezzatino Barbera secondo natale 2011

Per me i secondi piatti sono sempre il problema di ogni cena! Mi piace preparare i primi e fortunatamente mi riescono bene, dei dolci lo sapete già perchè dico di continuo che amo più prepararli che mangiarli, e oltre a questo mi diverte molto accogliere gli amici o più in generale gli ospiti con un bell’aperitivo e qualche antipasto sfizioso. Capirete quindi che anche materialmente resta poco spazio nello stomaco per il secondo piatto durante le mie cene, ma a questo Spezzatino al Barbera, perfetto per il Natale, proprio non si può rinunciare!

Dal Piemonte gli agnolotti al plin, il primo del Natale 2010

Gli agnolotti piemontesi sono una specialità di pasta ripiena tradizionale del Piemonte, e in particolare, della zona del Monferrato, nelle province di Alessandria e Asti. Esistono diverse varianti degli agnolotti, tra cui gli agnolotti pavesi, che si differenziano per il ripieno, che è a base di arrosto. L’origine del nome è incerta: la tradizione popolare identifica in un cuoco monferrino di nome Angiolino, detto Angelot la formulazione della ricetta; in seguito la specialità di Angelot sarebbe diventata l’attuale Agnolotto. La forma tradizionale è quadrata, con il ripieno racchiuso da due sfoglie di pasta all’uovo. La caratteristica principale dell’agnolotto piemontese rispetto alle altre specialità di pasta ripiena del resto d’Italia è l’utilizzo di carne arrosto per il ripieno. Caratteristici della zona delle Langhe e del Monferrato sono gli agnolotti al plin, che sono di dimensioni minuscole e dalla caratteristica forma a barchetta con ripieno di sola carne.
Naturalmente, in ogni zona la ricetta degli agnolotti è diversa e il ripieno viene preparato in modi differenti: nel Monferrato e nel Torinese il ripieno è costituito solamente da carni di maiale e vitello arrosto con l’aggiunta di cervella, nel basso Canavese si aggiungono anche la verza e la salsiccia, nel Tortonese e nell’Alessandrino infine, il ripieno è costituito da uno stracotto di carne bovina al vino e gli agnolotti saranno poi conditi con il sugo scaturito dalla preparazione dello stracotto. Anticamente gli agnolotti venivano conditi con un sugo a base di carne e verdure mentre al giorno d’oggi si preferisce un condimento più semplice a base di burro e salvia oppure di ragù. C’è anche chi li gusta conditi con la Barbera.

La barbera: tutto il buono di un vino del Piemonte

La Barbera (che molti chiamano erroneamente «il» Barbera) è uno dei vini rossi più conosciuti in Italia, ed è sinonimo di bere sano e robusto. Le si dà spesso l’etichetta di vino proletario, ma annate particolari smentiscono questa voce esibendo un bouquet somigliante a quello del Barolo. Purtroppo la Barbera ha la sfortuna di nascere in una regione, il Piemonte, che è patria di altri vini più nobili, come appunto il Barolo, il Barbaresco, il Carema, ma rimane pur sempre un prodotto generoso e da valorizzare in tutta la sua «vinosità» coi cibi giusti.

Il poeta Giosuè Carducci ha scritto questi brevi versi:

«Generosa barbera / bevendola ci pare / d’essere soli in mare / sfidanti una bufera.»

I grappoli di uva barbera sono grandi come un pugno d’uomo, con acini ovali e neri, e maturano alle nebbie di ottobre. Il vino, ancora giovane, può reggere con sicurezza il trasporto in altre regioni e sopportare senza difficoltà i cambiamenti di clima.