Anguria meglio del melone, le preferenze degli italiani

Anguria-melone: 1-0.

Gli italiani preferiscono l’anguria al melone e lo eleggono a cibo più fresco della stagione, particolarmente indicato per poter contrastare la calura estiva.

 

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Questo è quanto emerge da un sondaggio Cna-Swg commissionato dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa e condotta su un campione di mille persone: per tre italiani su quattro, l’anguria, o cocomero a Roma, resta l’alimento simbolo della stagione estiva di gran lunga preferito al melone. 

L’Italia è al 16esimo posto nel mondo per produzione di anguria con una media molto alta di 570.762 tonnellate e un incremento di circa 35mila tonnellate rispetto al 2016: il raccolto si concentra soprattutto nel Lazio con 139mila tonnellate, seguito dalla Campania con 103mila tonnellate, dalla Puglia con 86mila tonnellate, Lombardia con 65mila tonnellate e Sicilia con 46mila tonnellate.

Il 73% degli italiani preferisce l’anguria ancor già gli uomini con un sostanzioso 74% contro il 72% delle donne. Si fermano solo al 27% i sostenitori del melone che non ah nulla a che vedere con la freschezza dell’anguria evidentemente.

Analizzando anche la fascia di età, dal sondaggio emerge che gli interpellati di età compresa fra i 45 e i 54enni rappresentano il 77% dei sostenitori dell’anguria a fronte del melone che resta il preferito per la fascia di età compresa fra i 55 e i 64enni e con una scelta che si ferma al 32%.

L’83% degli amanti del cocomero arrivano dalle isole, dal Sud arrivano all”80%, mentre nel Nord-Ovest si fermano al 61%.

Ma come si mangia il cocomero? Il 74% degli estimatori lo mangia a fette e  78% e il 72% che lo mangia senza abbinamento. Il 26% lo gusta invece a cubetti, il 10% insieme alla macedonia e l’8% negli spiedini di frutta.

Il melone si gusta soprattutto a tavola con altri ingredienti: il 42% dei fan che lo mangia con il prosciutto contro il 38% di “puristi” che lo prediligono da solo e il 10% lo gusta nella macedonia. Meglio poi gustarlo a fette (per 81%) piuttosto che a cubetti (19%).

 

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