Come cucinare il farro

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Sapete come cucinare il farro? Oggi cercheremo di fare chiarezza su un cereale che per molto tempo è stato trascurato in cucina ma che adesso è tornato di moda, anche grazie alla maggiore attenzione che prestiamo alla salute e alla nutrizione in cucina. Il farro è un cereale ottimo in qualunque stagione. Si può mangiare freddo, a insalata in estate, oppure a minestra insieme ai legumi d’inverno. E’ ricco di carboidrati, proteine, fibre alimentari, grassi pregiati e vitamine del gruppo B. Per prepararlo sono necessari alcuni accorgimenti, anche perchè esistono tanti tipi diversi di farro.


Generalmente, i più utilizzati in cucina sono il farro intero e il farro perlato. Il farro intero è ideale per la preparazione delle minestre e dei risotti e prima di essere cucinato va tenuto in ammollo almeno 12 ore, perchè altrimenti resta duro anche se cucinato a lungo. Il farro perlato invece è un po’ più semplice da cucinare: basta una sola ora di ammollo e 30 minuti di cottura in pentola, contro i 60 minuti del farro intero. Se utilizzate una pentola a pressione, i tempi si dimezzano; potete anche cucinare il farro a vapore ricordando però che in questo caso i tempi di cottura si allungano ulteriormente. Per una minestra abbondante bastano 50-60 grammi di cereale a persona, anche perchè il farro assorbe una quantità di acqua notevole in cottura, quasi 2,5 volte il suo peso, e quindi dona subito un forte senso di sazietà. Il farro è il cereale meno calorico in assoluto (335 calorie per 100 grammi) e per questo si presta bene all’abbinamento con i legumi per ottenere un piatto completo non troppo calorico.

Il farro si può anche cucinare come sostituto del riso, sia nei risotti – aggiungendo il brodo poco alla volta – che nelle zuppe. E’ ottimo con i fagioli ma anche con le lenticchie, si può mangiare condito con pesto o con l’aggiunta di pomodoro fresco o in salsa, cipolla e basilico. Sta benissimo anche con i crostacei e con il polipo. Un condimento semplice e gustoso è quello a base di olio extra vergine di oliva, poco sale e qualche spezia a piacere (curcuma, cumino, origano, prezzemolo), per ottenere ogni volta un gusto diverso.

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