La cucina come arte: Marchesi, Colonna e Marretti

La cucina è un’arte? Chi propone (e apprezza) quella creativa non ha dubbi. Chi non ama le fantasie, le originalità, i voli pindarici tra i fornelli continua a reputare i cuochi solo dei professionisti, più o meno bravi. Diatriba (eterna) a parte, il rapporto esiste e si sta sviluppando in modo articolato. Non sorprende in questo senso che il maestro della cucina italiana, Gualtiero Marchesi (grande appassionato di arte), abbia stilato un “codice“, cercando di riassumere

 “L’intero universo che ruota intorno alla cucina, considerata una forma d’arte fondata sul sapere e sulla saggezza gastronomica”

 Il Codice Marchesi vuole illustrare concetti e idee abbinandoli ad una ricetta che li rappresenti al meglio. Così il Dripping di pesce (nella foto), chiaro omaggio alla tecnica pittorica di Jackson Pollock, è sinonimo di Colore mentre le Quattro Paste, ispirate a uno dei classici di Andy Warhol, rappresentano il Genio. La tendenza attuale è però quella di portare la grande cucina dentro i musei: un esempio tra i più spettacolari è rappresentato dall’Open Colonna, ristorante-bar su due livelli all’interno del nuovo Palazzo delle Esposizioni a Roma.

 Uno spazio dove si possono gustare i piatti di Antonello Colonna, da sempre patito di arte e amico di galleristi e collezionisti non solo italiani. Racconta lo chef di Labico (Roma)

 “Per me è stata una passione in continuo sviluppo, che mi ha portato a trasferire quanto apprezzo in un quadro o in una scultura direttamente nei miei piatti; ecco perché mi ha entusiasmato l’idea di presentare la mia cucina in un ambiente unico come quello realizzato dall’architetto Paolo Desideri”

 Ma non è tutto: esiste una Fondazione Colonna che unisce arte, architettura e paesaggio a San Gimignano, la splendida cittadina toscana dove vengono allestite cene benefiche a favore di progetti per le reti idriche in Paesi poveri.

 “Con l’aiuto di Vincent Todoli, direttore della Tate Modern Gallery di Londra e di grandi cantine, organizzo eventi culinari che ho definito «arte più vino uguale acqua». Sono occasioni dove il connubio tra le due culture che si arricchiscono una con l’altra trova il perfetto equilibrio”

 C’è anche chi, a conferma di un’innata passione, ha chiamato il suo locale di Minerbio (Bologna) Artef000d Dandy. Cesare Marretti, uno dei protagonisti della popolare trasmissione televisiva La prova del cuoco, la vede così.

 “Vivere al fianco di giovani artisti, soprattutto all’estero, mi ha portato ad apprezzare le opere moderne e nel 1999 ho pubblicato un libro di ricette viste in chiave artistica. Sia chiaro, niente di elaborato: credo nella semplicità sia della cucina sia della pittura e della scultura. Da qui la scelta di prendere ispirazione per i miei piatti da un grande artista. L’importante è che ogni elemento sia curato, piacevole dal punto di vista estetico e gustativo”

Marchesi, Colonna e Marretti: tre generazioni di cuochi, tre personaggi diversissimi uno dall’altro che interpretano il rapporto tra arte e cucina in modo del tutto personale. Giusto così, sennò il copione sarebbe scontato.