Caffè, la tazzina di espresso perfetto

Ebbene sì: per ironia della sorte sono proprio gli americani a insegnare anche agli italiani la miscela e i trucchi per poter ottenere la perfetta tazzina di caffè. 

Le dritte, in pratica un bilancio sapiente di fattori chimici, sono emersi in uno studio presentato in occasione del 255esimo meeting nazionale dell’American Chemical Society.

torte decorate caffè

La perfetta tazzina di caffè quindi nasce dall’incrocio di diversi indispensabili fattori vale a dire la durezza dell’acqua, la freschezza dei chicchi di caffè, la tostatura, la macinatura e il giusto equilibrio tra la parte liquida e la polvere. 

Secondo i chimici americani la durezza dell’acqua può influire sul sapore visto che l’acqua dura ricca di magnesio e calcio conferisce al caffè un sapore più forte dato che i composti della caffeina si attaccano meglio alla miscela nel corso della preparazione.

La freschezza dei chicchi di caffè è importante perché il caffè appena tostato contiene anidride carbonica e altri composti che evaporano facilmente: via via che i composti volatili ‘sfuggono’ ai chicchi il caffè ha meno aroma.

La temperatura più bassa rallenta la velocità di evaporazione e perciò è meglio conservare il caffè in frigorifero.

La macinatura deve essere giusta, né troppa e neppure troppo poca: non troppi fine per non far incollare le particelle  le une alle altre e fino a un certo punto il giusto grado di macinatura aumenta la superficie di estrazione rendendo più buono il caffè.

Il binomio acqua e polvere di caffè deve essere perfetto perché quando si estrae l’espresso, l’acqua deve entrare in contatto uniformemente con la polvere di caffè.

CAFFE’, IL PIU’ CARO È IN NORVEGIA

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