Humm e Guidara si dividono: scossa nella ristorazione mondiale

Eleven Madison Park

Al grande pubblico forse i nomi di Humm e Guidara diranno poco, ma la notizia della separazione tra i due soci scuote il mondo della ristorazione mondiale, visto che si trattava di un sodalizio mitico nel campo. A rivelarlo il The New York Times, segno che la notizia è veramente clamorosa.

Daniel Humm, chef svizzero-americano, e Will Guidara restaurant manager e guru pubblicitario, si dicono addio. La formula è quella dell’allontanamento di Guidara con l’acquisto delle sue quote.

Insieme avevano comprato l’Eleven Madison Park da Danny Meyer, altro nome leggendario della ristorazione, e detenevano un impero di stelle Michelin. Lo stesso Eleven Madison Park di New York era stato considerato, due anni fa, il miglior ristorante del mondo da 50 Best Restaurants, ed ha 3 stelle Michelin.

A quanto sembra i due soci erano ai ferri corti da molto tempo, ma sono riusciti a nascondere le divisioni come farebbe un servizio segreto con i casi di sicurezza nazionale. Ma ora non si può più nascondere l’evidenza.

Il passato e il futuro

Il gruppo vanta ristoranti e alberghi di primissimo piano nelle migliori città degli Stati Uniti, e cocktail bar mitologici come il NoMad, visitati come musei. Poi il Made Nice, un kish fast food casual, e altri progetti di cui ora si dovrà decidere il futuro.

In ballo infatti c’erano i piani per l’hotel Claridge a Londra, uno dei più prestigiosi al mondo, e il 425 Park Avenue a Manhattan. Ristoranti dalla clientela di altissimo livello, che certamente conosce i due personaggi, Humm e Guidara, più dell’opinione pubblica.

Un impero che ora dovrà per forza essere diviso, con tanto di avvocati molto costosi a trattare su ogni piccolo dettaglio, come nei divorzi eccellenti.

Eppure, fino a poco tempo fa, nessuno avrebbe mai pensato ad una separazione tra due persone che più che soci, sembravano amici per la pelle. I due sembravano più una famiglia che un business, ma ora è venuto il tempo di lasciarsi, sperando che la “separazione dei beni” non porti a strascichi polemici da copertina dei giornali scandalistici.

La parola ora passerà agli avvocati, che saranno gli unici a vincere la partita, in America, come spesso accade.