Si è sempre parlato, in questi anni, di un certo legame tra giovani e consumo di alcol. Si tratta, in realtà, di una percezione che sta rapidamente cambiando, soprattutto tra i nati dopo il 1997, ovvero la Generazione Z. La Gen Z si distingue per un notevole ridimensionamento del consumo di bevande alcoliche, portando alla ribalta nuove alternative come i mocktail.
Dettagli sull’ascesa dei mocktail
Queste bevande analcoliche, caratterizzate da creatività e gusto, stanno diventando un simbolo di uno stile di vita più orientato al benessere e all’inclusività. A differenza dei Millennials, che hanno reso iconico l’aperitivo a base di spritz, la Gen Z sta inaugurando una nuova socialità in cui il rituale della condivisione non è necessariamente legato al bicchiere alcolico.
L’ascesa dei mocktail non è una moda passeggera. Queste miscele innovative combinano erbe aromatiche, spezie, succhi freschi e distillati analcolici con raffinate tecniche di mixology, riuscendo a replicare la complessità e il piacere dei cocktail tradizionali, ma senza alcun grado alcolico. I dati raccolti da AstraRicerche per Heineken Italia evidenziano chiaramente questa tendenza: il 48,6% dei giovani italiani sceglie abitualmente bevande analcoliche in compagnia.
Anche se la birra rimane la scelta preferita per il 55%, si sta diffondendo il fenomeno dello “zebra striping”, dove i giovani alternano liberamente cocktail alcolici e analcolici durante la serata. Ciò sottolinea come il focus si sia spostato sul gesto conviviale, piuttosto che sull’effetto dell’alcol. Questa tendenza non è solo italiana: anche in Germania, ad esempio, il consumo di birra ha raggiunto minimi storici, con vendite in calo del 6,8% rispetto all’anno precedente, spinto da una maggiore consapevolezza dei rischi legati all’abuso alcolico. La popolarità dei mocktail è strettamente legata a uno stile di vita che privilegia il benessere psicologico e relazioni più autentiche.
La ricerca Heineken rivela che il momento conviviale è ricercato soprattutto in luoghi fisici come bar e ristoranti, preferiti dal 57,5% dei giovani. Si assiste a un’evoluzione delle occasioni sociali: dal classico aperitivo si passa a brunch, colazioni nei community café e altre nuove forme di socialità. Un dato significativo arriva anche da Tinder, dove le menzioni all’aperitivo sono diminuite del 16,5%, mentre sono aumentate quelle alla colazione.
Si sta diffondendo il cosiddetto slow sipping, un modo più lento e consapevole di bere, dove si punta principalmente sulla qualità del prodotto, non preoccupandosi più della quantità. I giovani consumano l’alcol in modo più responsabile rispetto al passato, non è più considerato necessario bere per socializzare. C’è un’attenzione particolare soprattutto verso il campo della salute, consapevoli di come l’alcol possa essere assolutamente dannoso per l’organismo umano.