Aggiorniamo i cocktail più popolari a fine 2025 nel mondo

La classifica annuale dei cocktail più popolari, stilata da Drinks International, conferma la stabilità e la supremazia dei grandi classici della mixology. Per la quarta volta, il cocktail italiano per eccellenza, il Negroni, si è aggiudicato il primo posto, ribadendo la profonda e duratura influenza dell’Italia sulla scena globale dei bar.

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Ancora dominante il Negroni tra i cocktail più popolari del 2025

Questa egemonia tricolore è ulteriormente sottolineata dalla presenza stabile dell’Aperol Spritz, che si posiziona all’ottavo posto per un altro anno consecutivo. Il fascino del Negroni risiede nella sua ricca tradizione e in un carattere al tempo stesso forte, audace e senza compromessi. La sua ricetta originale è ingannevolmente semplice, prevedendo l’unione di parti uguali di gin, vermouth dolce e Campari.

Secondo l’analisi di Drinks International, proprio questa “profondità e complessità” abbinata alla sua estrema facilità di riproduzione lo rende un classico indiscusso, amatissimo sia dai professionisti che dagli appassionati. Nonostante la sua natura classica, il Negroni ha dimostrato una notevole versatilità nel corso del tempo, trasformandosi in una base fertile per la creatività dei baristi.

Essendo esso stesso una variante del precursore, l’Americano (che sostituiva il gin con la soda), ha ispirato una vasta gamma di rivisitazioni in cui uno o tutti i suoi ingredienti vengono sostituiti per ampliare la sua definizione. Tra le modifiche più celebri e innovative spicca il White Negroni in diverse declinazioni, ma la fantasia si è spinta fino all’utilizzo di distillati come tequila, mezcal e rum.

Una variante particolarmente degna di nota, nata negli anni ’70 e recentemente tornata alla ribalta grazie alla viralità di TikTok, è il Negroni Sbagliato, una versione più leggera e simile allo Spritz che vede la sostituzione del gin con lo spumante o il Prosecco. Sul secondo gradino del podio si conferma un altro pilastro della miscelazione: l’Old Fashioned.

Questo iconico cocktail a base di whiskey, zucchero e bitter continua a essere un punto di riferimento. Tra le sue evoluzioni più apprezzate spicca l’Oaxacan Old Fashioned, creato intorno al 2007 dal barista newyorkese Phil Ward. Questa rivisitazione introduce un tocco messicano: il tradizionale whiskey lascia spazio a tequila o mezcal, e lo zucchero viene sostituito dallo sciroppo d’agave, pur mantenendo la semplicità aromatica del classico Angostura. Il risultato finale onora l’etica dell’originale, pur offrendo un’esperienza gustativa completamente diversa. A chiudere la Top 3 troviamo il Margarita, universalmente riconosciuto.

Questo cocktail a base di tequila, Triple Sec e succo di lime condivide la semplicità essenziale del suo probabile ispiratore pre-Proibizionismo, il Daisy. Oggi, le versioni più creative ne determinano il successo, con il Mezcal Margarita che consolida la sua posizione in classifica. La lista dei cocktail più venduti prosegue con l’Espresso Martini al quarto posto, seguito dal Daiquiri e dal Whiskey Sour, concludendo la top ten con il sempre elegante Dry Martini.