Sempre più fiori nei cocktail in giro per il mondo

Il trend dei fiori nei cocktail cresce giorno dopo giorno. L’uso dei fiori commestibili in cucina ha trovato pionieri anche in Italia. Lo chef vicentino Lorenzo Cogo è stato uno dei primi a esplorare a fondo questa materia prima, sperimentando con le essenze floreali raccolte direttamente. Per Cogo, l’approvvigionamento diretto è fondamentale per gestire i costi elevati e la stagionalità, oltre a garantire la conoscenza necessaria per un uso funzionale e non solo decorativo.

Nonostante abbia lasciato l’alta cucina per tornare alla trattoria di famiglia, Cogo continua a usare i fiori nel suo repertorio. Spesso utilizza il sambuco e il classico fiore di acacia fritto, una tradizione locale. Ha integrato le begonie per la loro spiccata acidità e il tarassaco per creare sciroppi che usa per marinare o glassare le carni. Il suo fiore preferito è il nasturzio, di cui apprezza il sapore piccante e la grande disponibilità nel suo orto.

fiori nei cocktail
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Fiori nei cocktail, non solo in Italia

Anche nel mondo della mixology, l’innovatore Oscar Quagliarini ha sperimentato con i fiori già sedici anni fa. Passando dalle spezie ai fiori, ha sviluppato una sorta di “profumeria edibile”. La sua tecnica consisteva nel porre i fiori in un contenitore con gin e vermouth, ma senza contatto diretto, in modo che i fumi dell’alcol li facessero appassire e rilasciare i loro aromi. Quagliarini ha creato drink unici, come un negroni bianco al gelsomino e un gin all’elicriso. Tuttavia, sottolinea come la delicatezza di queste materie prime renda il loro utilizzo su larga scala molto difficile.

Il mercato dei fiori edibili è in forte crescita in Italia, con diverse realtà che si stanno specializzando nel settore, dalle piccole aziende che offrono consegne in giornata a quelle che esportano il prodotto disidratato in tutta Europa.

Come cantava Sergio Endrigo, “per fare un albero, ci vuole un fiore”. Oggi, però, il fiore non è più solo una metafora, ma un ingrediente sempre più presente nelle cucine più raffinate del mondo. Quello che sta cambiando è la sua funzione: non più un semplice tocco estetico, ma un vero e proprio ingrediente, capace di aggiungere sapore e valore nutrizionale ai piatti. Questo nuovo approccio trasforma il fiore da una semplice guarnizione a un elemento essenziale nella creazione di piatti sofisticati e insalate creative.

A prescindere dalle tendenze in cucina, la sensazione è che vedremo sempre più spesso fiori nei cocktail, considerando quanto emerso di recente.