Sale rosa dell’Himalaya, costoso e impuro

Avete sempre pensato che il sale dell’Himalaya di colore rosa abbia speciali proprietà benefiche? Evidentemente vi siete sbagliati: sembra infatti che il sale rosa non presenti alcun tipo di proprietà benefica per la salute come spesso e volentieri si è portati a pensare.

Al contrario il sale rosa dell’Himalaya è decisamente impuro rispetto al sale tradizionale oltre ad essere nettamente più costoso:  a sfatare un mito è il nutrizionista Andrea Ghiselli, dirigente del Centro di Ricerca Crea-Alimenti e nutrizione che via Ansa spiega che il bellissimo colore rosa che contraddistingue il sale rosa in realtà è dovuto alle sue impurità. 

Impurità che sono causate da diversi minerali come il ferro, lo zinco, il magnesio e il calcio e soprattutto l’ossido di ferro: si tratta di elementi che di fatto non sono dannose, che non non risultano presenti in quantità tali da poter apportare alcun benefici di ogni genere.

Quindi sì al sale rosa, ma con la consapevolezza che non fa benissimo alla ritenzione idrica, all’ipertensione o ai disturbi alla tiroide e quant’altro.

Falsi miti a parte, il sale rosa sembra essere veramente il colore del momento che continua a mietere proseliti per la sua bellezza estetica anche se a dire la verità, esisterebbero anche alcune informazioni sbagliate relative alla sua raccolta. 

Secondo Usa Atlantic il sale rosa non verrebbe raccolto a mano come viene specificato dalle confezioni, ma verrebbe raccolto da macchinari e inoltre non verrebbe raccolto direttamente dall’Himalaya, ma verrebbe raccolti nella miniera di Kewhra collocata a 300 km a sud del monte più alto del mondo. 

 

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