La particolare versione del gin tonic preparata da Orietta Berti

Il gin tonic è un particolare cocktail che, di tanto in tanto, ci presenta soluzioni alternative interessanti in termini di preparazione. In estate, c’è chi si dedica alla cucina e chi preferisce abbronzarsi, ma Orietta Berti ha un’alternativa decisamente più rinfrescante: preparare un perfetto gin tonic. La celebre cantante ha svelato la sua ricetta personale in un video sui canali social di Foodify, dimostrando di essere una vera e propria “ambassador pop” di questo celebre cocktail.

gin tonic
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Come viene preparato il gin tonic da Orietta Berti

Secondo Orietta, la chiave per un gin tonic impeccabile è la sua semplicità. La sua versione, priva di fronzoli, si basa su pochi ingredienti essenziali: gin, acqua tonica e, per un tocco aromatico e citrico, una fetta di limone (o in alternativa, di lime). Ma il segreto, sottolinea la cantante, sta nel servirlo ben ghiacciato, perché “piace tanto la bevanda ghiacciata”.

Nel video, Orietta Berti si muove disinvolta dietro un bancone da bar, sovrastato da una lavagna con la scritta “Orietta’s tonic club”. Le bottiglie esposte in primo piano hanno etichette personalizzate, con nomi che giocano sulla sua identità, come “Berti Tonic” e “Gin Mille”.

Nonostante il suo ruolo di promotrice del cocktail, la passione di Orietta per il gin tonic è piuttosto recente. Come aveva rivelato durante un’intervista a Verissimo lo scorso febbraio, la sua prima esperienza con questo drink risale a poco più di un anno prima, a giugno, quando lo aveva assaggiato per la prima volta in compagnia di Fabio Rovazzi. Da quel momento, il gin tonic è diventato un’abitudine estiva irrinunciabile per la “usignolo di Cavriago”.

Il gin tonic, un cocktail intramontabile e universalmente apprezzato, è molto più di una semplice miscela di due ingredienti. La sua storia affonda le radici nel passato, legandosi in maniera indissolubile alla tradizione britannica.

Originariamente, il gin tonic non nasce come bevanda ricreativa, ma come rimedio medico. Nel XVII secolo, il chinino, estratto dalla corteccia dell’albero di Cinchona, era utilizzato come efficace antimalarico. I soldati britannici in India, per rendere più gradevole il sapore amaro del chinino, lo mescolavano con acqua, zucchero, lime e gin, creando così la bevanda che conosciamo oggi. L’acqua tonica che ne deriva è infatti un’evoluzione di questa miscela originale.

Nel corso degli anni, il gin tonic è stato oggetto di innumerevoli interpretazioni. L’esplosione di nuovi gin artigianali, ognuno con le sue botaniche uniche, ha portato a una sperimentazione continua. Oggi, le guarnizioni non si limitano più agli agrumi, ma includono erbe aromatiche come rosmarino e timo, spezie come il pepe rosa o il cardamomo, e frutti come frutti di bosco o cetriolo. Queste aggiunte non solo rendono il cocktail visivamente più accattivante, ma ne esaltano o modificano il profilo aromatico.