Cresce il consumo di vini a bassa gradazione alcolica in Italia

Cresce la predisposizione al consumo di vini a bassa gradazione alcolica, anche qui in Italia. A testimonianza di quanto appena riportato, occorre prendere in esame un interessante studio, che in questo particolare momento storico ci consegna un quadro molto preciso.

Provando a scendere maggiormente in dettagli, un sondaggio condotto su un campione selezionato di utenti di Vinicum ha esplorato l’interesse per i vini a bassa gradazione alcolica e ipocalorica. I punteggi medi (rispettivamente 3,1 e 3,4 su 5) confermano la crescente attenzione verso le alternative più leggere, sebbene questa curiosità non si sia ancora tradotta in una domanda di acquisto significativa.

vini a bassa gradazione alcolica
vini a bassa gradazione alcolica

Le tendenze di mercato riguardanti i vini a bassa gradazione alcolica

“Negli ultimi anni – spiega Roberta Corrà, Presidente di Gruppo Italiano Vini e Consorzio Italia del Vino – i conflitti hanno ridisegnato la geografia delle esportazioni e stanno cambiando anche le abitudini di consumo, sia per le dinamiche inflazionistiche, sia perché il vino è oggi talvolta percepito come un prodotto non essenziale. C’è anche una crescente attenzione alla salute e alla sostenibilità, oltre che alla qualità. In altre parole, i consumatori spesso vogliono bere meno ma meglio.

Si tratta di trasformazioni profonde e l’analisi dei dati resa possibile dal nostro partner Making Science ci aiuta a interpretarle, migliorando sia le performance di vendita online che i risultati sugli altri canali”. Secondo Victor Vassallo, amministratore delegato di Making Science Italia, “leggere dati in tempo reale che catturino le tendenze in evoluzione in un mercato in rapida evoluzione come quello del vino, e poi utilizzarli per orientare il marketing digitale e le strategie aziendali più ampie, è una leva competitiva fondamentale. È una sfida che supportiamo da tempo Gruppo Italiano Vini, sfruttando anche le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale”.

L’introduzione dell’e-commerce ha permesso a Giv, precedentemente focalizzata esclusivamente sul mercato B2B, di espandersi nel B2C. Vinicum, una delle prime piattaforme di e-commerce del settore in Italia, funge ora da importante data hub. Questi dati vengono analizzati, misurati e attivati con il supporto di Making Science, azienda internazionale specializzata nell’accelerazione digitale attraverso soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

Ciò fornisce un’istantanea in tempo reale e in continua evoluzione delle mutevoli abitudini di consumo, combinando dati transazionali, comportamentali e di preferenza, provenienti sia dalle campagne che dall’attività della piattaforma e-commerce, con dati di survey raccolti su campioni di clienti. Di sicuro, la tendenza che vede crescere i vini a bassa gradazione alcolica va tenuta in considerazione oggi.