A Roma la cucina è sempre più internazionale

La Capitale si fa sempre più bella della sua cucina internazionale. A Roma infatti, stanno aprendo numerosi nuovi locali per uscire dalla tradizione, pur sempre forte, e abbracciare una cucina per una capitale cosmopolita.

Ravioli cinesi
Ravioli cinesi

Il cinese non è più, ad esempio, un ristorante dove risparmiare e mangiare qualcosa di diverso, ma per gustare piatti stellati. E sono sempre di più anche le manifestazioni che premiano la cucina straniera, o le esibizioni nei ristoranti.

Un esempio ci sarà martedì 22, quando a Montesacro si “esibirà” Salvatore Tassa al Dao, che preparerà la sua versione dei ravioli cinesi.

Una tradizione iniziata al ristorante di Jianguo Shu, che ora fa un aperitivo particolare con stuzzichini cinesi preparati da Wang Pingjiao per il Dim Sum Bar.

Ma sono più di 300 i nuovi locali etnici nella capitale, pronti a stupire i propri ospiti con novità da chef stellati.

Dove andare

Dovrete certamente andare da Otosan, nel quartiere Trieste, per scoprire la trattoria giapponese di Aki Kobayashi e Fumio Saito, specializzati l’uno in piatti caldi e l’altro nel famoso sushi.

Ma Saito usa solo pesci di casa nostra, se si esclude il salmone norvegese.

Qui gusterete l’okonomiyaki del Kansai, un piatto particolare simile ad una frittata con pesce e verdure. Poi ci sono i ravioli di Leo’s Gyoza Factory, dove gustare il Terimayo don, un riso e pollo in salsa teriyaki, maionese, porro e alghe.

Ancora Giappone con il ristorante Shiroya che serve i donburi di riso con maiale fritto e panato nella salsa, e il chasyu, l’arrosto di maiale e pancetta in salsa di soia.

Pierluigi ristorante invece vi delizierà con il pesce dell’America del Sud, e sempre dalla stessa area arriva il ristorante Reserva di Paulo Aires, con i tagliolini all’astice al latte di cocco e lime. Sempre qui troverete anche i rigatoni quadrati con guanciale alla cachaça e pecorino, e tanta carne sudamericana.
Se avete voglia di Thailandia andate al Tuk Tuk Ride, che mescola la cucina italiana con quella asiatica e sforna gli spiedini di maiale moo ping, l’insalata di papaya e le tagliatelle di riso al pollo, uovo, sciroppo al tamarindo, cipollotto, arachidi e lime.

Infine il big mix di Pangea, il cui nome riporta all’unione dei continenti, con i noodles di cavolo cinese e funghi shiitake, il pad thai e l’hamonado.

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