Finocchio (Foeniculum vulgare)

Finocchio (Foeniculum vulgare)

Inglese: fennel; Francese: fenouil; Spagnolo: hinojo; Tedesco: fenchel.

Caratteristiche generali

Il finocchio è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Biennale o perenne, ha radice piuttosto robusta e di grossa taglia, fusto alto fino a due metri, foglie bi o tripennatosette e fiori dai petali gialli raggruppati in ombrelle ed ombrellette.

Origini e diffusione

Il Foeniculum vulgare cresce in tutta Italia, prediligendo le rupi, i luoghi aridi o i muri.

Varietà

A differenza del finocchio selvatico, il finocchio coltivato, detto anche finocchio dolce, è dotato di una grossa guaina carnosa che avviluppa la base della pianta, commestibile.

Proprietà

Il finocchio ha proprietà aperitive, aromatiche, antispasmodiche, digestive, diuretiche, carminative. Benefici i decotti di radici, gli infusi di frutti utilizzati come digestivi e antispasmodici o i bagni al finocchio.

Raccolta e Conservazione

La radice del finocchio si preleva tra ottobre e novembre; in seguito si lava, si eliminano le radici laterali e si taglia in pezzi. Volendo essiccarla, la si lascia al sole o in ambiente caldo. Semi e radici si depositano in seguito al riparo dalla luce in recipienti di vetro.

Principali impieghi in cucina

Il finocchio trova ampio impiego in cucina: dalle insalate, alle quali si può aggiungere il bulbo crudo, sino agli stufati, le creme e le salsine, i risotti. Ottimo il gambo crudo, ben sciacquato, poichè particolarmente croccante.

I fiori del finocchio selvatico vanno con le castagne bollite ed i funghi, la carne di maiale o le olive in salamoia. I semi, invece, si utilizzano per aromatizzare dolci (ottimi con i biscotti) o speziare tisane.

Le foglie del finocchio, fresche, si aggiungono a pesce, formaggio, pietanze di carne, insalate e minestre.

Il finocchio è inoltre tra gli ingredienti della nota polvere di cinque spezie cinese. E’ anche tra i principali componenti dell’assenzio.

Vi consigliamo degli ottimi sfornatini di patate al finocchio.

Note e curiosità

E’ noto l’utilizzo del termine “finocchio” per indicare in un uomo dalle tendenze omosessuali: secondo alcuni tale usanza risalirebbe ai roghi medievali di presunti stregoni od omosessuali, cui veniva aggiunto un ramo di finocchio per purificare l’aria e le anime delle vittime.

Nella mitologia greca Prometeo utilizza un ramo di finocchio per attingere fuoco dagli dei nascondendolo nel gambo.

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