Peperoncino (capsicum annuum)

Peperoncino (capsicum annuum)

Inglese: chili pepper; Francese: poivre de piment; Spagnolo: pimienta de ají; Tedesco: chili-Pfeffer.

Caratteristiche generali

Il peperoncino è una pianta della famiglia delle solanaceae (alla quale appartengono anche peperoni, patate e pomodori). Si presenta come un cespuglio, la cui altezza può variare dai 40 agli 80 cm, con foglie di colore verde e fiori bianchi stellati dotati di 5-6 petali. Originario dell’ America Centrale e Meridionale fu importato in Europa da Cristoforo Colombo al ritorno dal suo secondo viaggio oltreoceano nella primavera del 1496. Sin da subito fu utilizzato a scopi culinari grazie al suo caratteristico sapore piccante.

Varietà esistenti

Esistono circa 1600 varietà differenti di peperoncino distinte non solo in base a forma e colore, ma anche in base a utilizzo e sapore. Esistono infatti varietà di peperoncino coltivate a scopi ornamentali e varietà dolci e piccanti, il cui livello di piccantezza viene espresso in gradi Scoville. Tra le più comuni troviamo:

  • Bell pepper (0 gradi Scoville);
  • Jalapeno (2500-5000 gradi Scoville);
  • Habanero (100.000-300.000 gradi Scoville);
  • Poblano (1000-1500 gradi Scoville);
  • Serrano (10.000-23.000 gradi Scoville).

Stagione e diffusione

La raccolta del peperoncino avviene in piena estate, nei mesi di Luglio e Agosto. La coltivazione della pianta di peperoncino si diffuse facilmente sin dal suo arrivo in Europa, alla fine del 1400, grazie al clima favorevole. Già nel 1598 il medico senese Mattioli, autore di un trattato di botanica, la definisce una pianta comune chiamandola con il nome di pepe d’India o pepe cornuto. E’ molto comune e utilizzata soprattutto nel sud Italia e in Africa Settentrionale. I più grossi produttori al mondo sono attualmente Cina e Messico, quest’ultimo ne produce da solo oltre 2 milioni di tonnellate ogni anno.

Proprietà nutritive, calorie

Il principale componente del peperoncino è rappresentato da un alcaloide, la capsacina che gli conferisce il caratteristico sapore piccante. E’ inoltre ricco di acidi (malonico, folico, pantotenico, ascorbico e citrico), sali minerali (potassio, zinco, ferro, fosforo, magnesio, zolfo) e vitamine A, B6, E, P.

Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto

Calorie 314;

Acqua 7.79;

Proteine 12.26;

Grassi 16.76;

Carboidrati 54.66;

Fibre 34.2.

Conservazione

Il peperoncino va seccato al sole e polverizzato mentre è ancora fresco, quindi va riposto dentro a un recipiente ermetico possibilmente in vetro. In alternativa è possibile conservarlo sott’olio fresco e intero.

Principali impieghi in cucina

Il peperoncino viene aggiunto crudo e a fine cottura per esaltare il sapore di pastasciutte, carni e minestre, soprattutto a base di fagioli.

Note e curiosità

Nonostante sia una delle spezie maggiormente diffuse nelle cucine dei paesi mediterranei, il peperoncino non trova impiego solo a scopi culinari. Viene infatti aggiunto alle vernici per barche per tenere lontani mitili e granchi, analogamente in India vige l’usanza di recintare campi e villaggi con corde spalmate di peperoncino per proteggerli dagli elefanti. Al peperoncino vengono riconosciute proprietà vasodilatatrici e anticolesterolemiche, digestive e stimolanti.