Menta (genere mentha)

Menta (genere mentha)

Inglese: mint; Francese: menthe; Spagnolo: menta; Tedesco: minzen.

Caratteristiche generali

Caratterizzata dal tipico profumo che la rende apprezzatissima in piatti complessi, drink e bevande calde, la menta è una pianta erbacea del tipo perenne della famiglia delle labiatae (lamiaceae).

La menta piperita, ibrido di menta acquatica e spicata prodotto dal 1696, è tra le varietà più conosciute ed utilizzate attualmente.

Ha rizoma e stoloni, foglie opposte con apice acuminato e del tipo ovale/lanceolato. La pianta può raggiungere talvolta il metro d’altezza.
Le tipiche infiorescenze, raggruppate al vertice della pianta in spighe, presentano una colorazione rosa-violetto. Il frutto è piccolo e composto da quattro acheni ovoidali.

Varietà esistenti

Si contano circa 600 varietà di menta. Tra le più utilizzate:

  • Menta piperita (Mentha piperita L.);
  • Menta acquatica (Mentha aquatica L.)
  • Mentha spicata;
  • Mentha longifolia;
  • Mentha pulegium;
  • Mentha silvestris;

Stagione e diffusione

La menta è una pianta tipica di Europa, Asia ed Africa. Diffusa un pò ovunque, predilige terreni paludosi o umidi e zone ombrose. Può essere coltivata anche in vaso.

Proprietà

Numerose le proprietà della menta. L’olio essenziale, che si estrae dalle foglie, contiene mentolo, mentone, terpeni e mentofurano. Tra le tante proprietà della pianta c’è la funzione di stimolante della secrezione gastrica e biliare, ed un’azione antisettica e decongestionante delle vie aeree. Le proprietà sedative dell’essenza la rendono inoltre indicata in caso di vomito, mal d’auto o mal di mare. Sconsigliato l’utilizzo per chi soffre di ulcera, gastralgie, esofagite, epatiti o in gravidanza (consultare sempre un medico nel caso di dubbi). Da evitarne l’assunzione anche durante le cure omeopatiche.

Raccolta e Conservazione

Della menta piperita si utilizzano foglie ed infiorescenze.
Si procede alla raccolta quando le foglie raggiungono dimensioni adeguate. I fiori invece si prelevano in luglio-agosto, recidendo la sommità una decina di cm sotto l’infiorescenza.
Fiori e foglie si pongono ad essiccare all’ombra, per poi essere riposti in recipienti di vetro.

Principali impieghi in cucina

Diverse varietà di menta trovano impiego in cucina, prevalentemente nell’area mediterranea.
La mentha piperita, per via del sapore forte e dell’odore molto presente, si utilizza solitamente in piccole quantità, abbinata a carni di montone o agnello, macedonie, zuppe o insalate.
Proponiamo una coscia d’agnello del connemara con salsa alla menta o un ottimo cous cous con insalata alla menta.
La menta è inoltre tra i principali ingredienti del mojito, long drink particolarmente apprezzato d’estate.
Può essere anche utilizzata (nelle varietà del luogo) per preparare un ottimo the marocchino, bevanda tradizionale ottenuta con the verde e zucchero.
Infusi, tinture e decotti alla menta sono particolarmente apprezzati in caso di raffreddori o sinusiti.
La pianta è inoltre utilizzata per la distillazione del mentolo, impiegato nell’industria liquoristica, dolciaria e farmaceutica.

Note e curiosità

Molto nota a greci, romani, cinesi ed egiziani, la menta ha posseduto numerosi estimatori nel corso della storia.

Nella mitologia greca Menta (Míntha ) era una ninfa, mutata in pianta da Proserpina (Persefone) gelosa delle attenzioni che Plutone (Ade) le riservava. Ovidio (nelle celebri metamorfosi) e Strabone ci raccontano la storia della ninfa del Cocito, condannata da Demetra alla sterilità nonostante il gradevole profumo donatole da Ade.
Un’altra leggenda lega invece la natura della menta all’ira di Giove, rifiutato dall’omonima ninfa.

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