Kaki (Diospyros kaki)

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Kaki (Diospoyros kaki)

Francese: plaqueminier; Inglese: kaki, Spagnolo: kaki; Tedesco: kaki.

Caratteristiche generali

Il caco o kaki è il frutto dell’omonima pianta, più nota come diospiro o diospero.

Si tratta di un albero da frutto originario della Cina e appartenente alla famiglia delle Ebenaceae, dotato di corteccia rugosa e foglie ovali molto grandi.

I frutti del diospiro sono i caratteristici cachi, grandi bacche dalla forma sferoidale di colore giallo aranciato e polpa molto soffice.

Varietà esistenti

5 sono le varietà di kaki coltivate per ricavarne frutti: il Diospyros Kaki, il Diospyros Lotus e il Diospyros virginiana, usati prevalentemente come portainnesti, il Diospyros glaucifolia e il Diospyros oleifera, usati per ricavarne tannino.

Le cultivar più note in Italia includono il kaki vaniglia della Campania, il Loto di Romagna, il Kawabata e il Suruga.

In Sicilia si coltiva l’apprezzatissimo cachi di Misilmesi.

Stagione e diffusione

Le più grandi coltivazioni di kaki sono attualmente in Cina, Giappone, Corea, Italia, Israele e Stati Uniti.

Il kaki è una specie marcatamente subtropicale, ma ben si adatta al clima mediterraneo.

In Italia lo ritroviamo soprattutto in Sicilia, Veneto, Campania, Emilia Romagna e Abruzzo.

Valori nutrizionali e Proprietà

Il kaki è un frutto particolarmente calorico e dal basso potere saziante. Questa ragione lo rende adatto agli sportivi o ai più piccoli, mentre è da sconsigliare per chi soffre di diabete, di fegato o ha problemi di obesità.

100g di kaki (70 Kcal) contengono:

  • 0,58 g di proteine;
  • 0,19 g di grassi;
  • 18,59 g di carboidrati;
  • 80% d’acqua;

Il frutto contiene inoltre vitamina A, vitamina C, potassio, betacarotene e una notevole quantità di zuccheri.

Ha proprietà diuretiche e lassative.

Raccolta e Conservazione

Si consiglia di acquistare i kaki quando ancora leggermente acerbi, poichè il frutto maturo si conserva per pochi giorni.

I kaki non completamente maturi si tengono a temperatura ambiente, vicino a frutti che rilasciano etilene se vogliamo accelerarne la maturazione.

Quando acquistiamo il frutto maturo, verifichiamo che sia sodo e integro, e la buccia non sia intaccata. Conserviamolo poi in frigo per non più di tre giorni.

Principali impieghi in cucina

Il kaki è ottimo consumato al naturale, dopo aver tagliato in due il frutto. Quest’ultimo si può consumare come un dessert, utilizzando un cucchiaino per estrarre la polpa, particolarmente tenera e zuccherina.

Il kaki è ottimo anche per le macedonie, con lo yogurt o per farne confetture e torte.

In Giappone con il kaki si produce un vino dalla bassa gradazione alcolica.

Note e curiosità

Il kaki era noto in Cina come albero dalle 7 virtù:  lunga vita, assenza di nidi di uccelli tra i rami, grande ombra, non attaccabilità da parte dei tarli, possibilità di giocare con le foglie quando il ghiaccio le indurisce, nutrimento fornito al terreno dalle foglie della pianta, possibilità di far uso delle foglie per ricavarne un fuoco.

E’ in Giappone che il kaki conobbe, oltre un millennio orsono, una notevole diffusione.

In Italia la tradizione vuole che il primo albero di kaki sia stato piantato a Firenze nel 1871, nel giardino di Boboli.

[photo | Flickr]

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