Sedano (Apium Graevolens)

Sedano (Apium Graevolens)

Inglese: celery; Francese: célerie; Spagnolo: apio; Tedesco: sellerie.

Caratteristiche generali

Il sedano è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Apiaceae. Originario dei paesi del bacino mediterraneo è utilizzato in cucina per le proprietà aromatiche e come pianta officinale per le proprietà medicamentose che le vengono attribuite soprattutto nella cura della gotta e dei reumatismi.

Varietà esistenti

Esistono due varietà principali di sedano:

  • sedano da costa, del quali si utilizzano i gambi carnosi di colore biancastro o verde;
  • sedano rapa o di Verona del quale si utilizza la polpa bianca della radice;

Stagione e diffusione

Originario dei paesi mediterranei e ritenuto commestibile sin dall’antichità, il sedano è attualmente è usato in tutto il mondo ed è disponibile tutto l’anno.

Proprietà nutritive e calorie

Il sedano contiene oli essenziali, Vitamine (B1, B2, B3, A, C ed E) e sali minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio, rame, selenio, zinco). A conferirgli il classico aroma è il contenuto di sedanina.

Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto:

  • Calorie: 20;
  • Proteine: 2.30 gr;
  • Carboidrati: 2.40 gr;
  • Grassi: 0.20 gr;
  • Fibre: 1.60 gr.

Conservazione

Riposto in frigorifero, dentro al cassetto delle verdure, si mantiene integro per almeno una settimana. In alternativa può essere congelato senza che perda le proprie caratteristiche.

Principali impieghi in cucina

Il sedano da costa viene utilizzato crudo, nelle insalate o nei frullati, o cotto per insaporire soffritti, minestre e brodi. Costituisce uno degli ingredienti principali dell’insalata Waldorf, dove lo troviamo grattugiato con le mele, i gambi sono ottimi anche consumati interi e insaporiti in intingoli. Con il succo delle radici bollite si ricavavano delle caramelle efficaci per sedare la tosse.

Note e curiosità

Anticamente si credeva che mettere fra i capelli ad una donna incinta un gambo di sedano fosse un metodo infallibile per conoscere il sesso del bambino: se il primo nome che pronunciava era maschile, il nascituro era maschio, diversamente sarebbe nata una femmina.