Ortica (urtica dioica)

Ortica (urtica dioica)

Inglese: stinging nettle; Francese: grande ortie; Spagnolo: ortiga mayor; Tedesco: große brennnessel.

Caratteristiche generali

L’ortica è una pianta erbacea della famiglia delle urticaceae. E’caratterizzata da foglie dotate di un lembo fogliare ovale-oblungo, con base a cuore; il margine dell’intera foglia presenta una tipica seghettatura. Foglie e fusto sono ricoperti di peli urticanti, concentrati in particolare lungo le nervature. Il liquido irritante prodotto dalla pianta è un concentrato di aceticolina , istamina e serotonina.

Il fusto può raggiungere un’altezza superiore al metro e mezzo, e produce piccoli fiori riuniti in spighe pendenti o erette a seconda del sesso. Il frutto prende forma dai fiori femminili ed è un achenio ovale racchiuso in quattro tepali.

Dioica allude alla dioicità della pianta: gli esemplari, infatti, possono portare esclusivamente fiori maschili o femminili.

Stagione e diffusione

La pianta si propaga velocemente in diverse tipologie di ambienti, prediligendo un habitat umido e ricco di azoto. La ritroviamo dal mare fino agli ambienti alpini, lungo le siepi o nei pressi delle case.

Proprietà nutritive e calorie

Numerose le proprietà della pianta: urticanti, diuretiche, dietetiche, depurative, intestinali, antiinfiammatorie, normalizzanti per il cuoio capelluto.

Raccolta e Conservazione

Si consiglia di raccogliere la pianta muniti di guanti, per evitare di essere punti dai peli urticanti.

il periodo ideale per la raccolta va da aprile a settembre: è in primavera che si possono incontrare piante giovani e fresche più adatte all’uso alimentare.

Principali impieghi in cucina

In cucina l’ortica si può utilizzare per preparare ottime insalate, in particolare con i suoi teneri germogli. Consigliamo un’insalata di ortica e spinaci, ottenuta con una breve cottura in acqua delle due piante (questo eliminerà dalle foglie di ortica lo spiacevole effetto urticante), e condita da olio e limone.

Ottima anche per minestre, creme o contorni, la pianta può essere consumata anche cruda, o ben cotta. Triturata e schiacciata perde il potere urticante e può rientrare così in minestre o insalate. Cotta ci consente di preparare frittate, ripieni per ravioli e pasta, benefici infusi, succhi e tisane.

La nostra proposta: dal molise, una zuppa di ortiche.

Note e curiosità

Utilizzata già dai greci, e particolarmente apprezzata nel medioevo per le sue numerose virtù, la pianta è ancora sfruttata in preparati contro la caduta dei capelli, per via delle proprietà normalizzanti del cuoio capelluto.

Un tempo era diffusa l’abitudine di fustigare parti malate del corpo con cespi di ortiche al fine di stimolare reazioni benefiche.

Leggenda vuole che il sovrano di Babilonia, Nabucodonosor, scegliesse di nutrirsene in modo esclusivo per sette anni, per ritrovare la propria saggezza.

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