Fico (Ficus carica)

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Fico (Ficus carica)

Francese: figue; Inglese: fig, Spagnolo: higo; Tedesco: feigen.

Caratteristiche generali

Il fico è il frutto del ficus carica, pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae. L’albero si presenta con corteccia liscia, foglie ovali dotate di lungo picciolo e divise in lobi, e sviluppa particolari infiorescenze che coincidono con la parte commestibile. Il fico edibile, infatti, è il ricettacolo carnoso che ospita i piccoli fiori unisessuali nello spazio interno. Gli acheni, ovvero i frutti, sono i singoli granellini che ritroviamo nella polpa.

Varietà esistenti

Diverse le varietà di fico in commercio. La pianta è infatti coltivata in numerosissimi paesi, prediligendo però i climi aridi e caldi.

Tra le varietà italiane più note il Marchesano e il Meloncello, classificate tra le unifere e Fracazzano e Ottano tra le bifere.

Diffusione

Originario probabilmente dell’Asia Minore, il fico fu introdotto nel nostro paese in un’epoca non ben identificata. Oggi è particolarmente diffuso anche come pianta spontanea, che ama le rupi o i muri. Predilige il caldo.

Oltre all’Italia ritroviamo il fico in medio Oriente, nei paesi del bacino del mediterraneo, in Russia, in India, in California, in Australia e nel Giappone.

Proprietà

100g di fichi, per 57 Kcal, contengono:

  • 0,9 g di Proteine;
  • 13 g di Carboidrati;
  • 0,2 g di Grassi;

Il frutto è inoltre ricco di Vitamine B, sali minerali e oligoelementi.

Il fico ha proprietà digestive, dietetiche, lassative, revulsive e caustiche.

Raccolta e Conservazione

La raccolta dei frutti avviene a completa maturazione degli stessi, prediligendo le ore calde e le giornate asciutte.

I fichi si conservano a temperatura ambiente soltanto per poche ore, meglio non tenerli in frigo.

Principali impieghi in cucina

In cucina i frutti del fico si rivelano un ottimo alimento. Anzitutto consumati freschi, ma anche per farne gustose marmellate, tortini, torte, gratin e crostate.

I più estrosi abbineranno la polpa di fichi ad affettati o risotti, in accostamenti talvolta particolarmente suggestivi.  Ottimo anche l’abbinamento con il formaggio, specialmente di pecora o capra, e carni ricercate come l’anatra o la faraona.

Un classico è  il fico secco, che viene raccolto a maturazione completa ed in seguito trattato ed essiccato. Si produce soprattutto nell’Italia meridionale.

Note e curiosità

I riferimenti storici, culturali e leggendari al fico sono numerosissimi.

Nel libro della Genesi una foglia di fico è usata da Adamo per coprire i propri genitali dopo la consumazione del “frutto proibito” e la caduta nel peccato.

Anche il Corano menziona il fico come frutto del paradiso, indicandone alcune doti terapeutiche.

Il termine greco “sicofante”, da σῦκον, sýkon, “fico”, e φαίνω, phaínō, “mostrare”, fa riferimento a coloro che denunciavano gli esportatori di fichi provenienti dalle regioni dell’Attica. Chi esportava fichi commetteva reato poichè privava la gente povera di un alimento basilare. Un’altra versione, testimoniata da Plutarco, vuole che invece il termine si riferisca a coloro che rubavano fichi sacri.


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