L’Aglione e i cecamariti li mangi solo ad Orvinio, candidato a ‘luogo del cuore’ FAI

L’Aglione lo si può assaggiare solo ad Orvinio, comune della Sabina in provincia di Rieti. È il tipico sugo con cui vengono conditi vari tipi di pasta, fra cui le sagne e i cecamariti.

Secondo la ricetta tradizionale bisogna soffriggere in abbondante olio d’oliva uno o due spicchi d’aglio e un pezzetto di peperoncino. Quando l’aglio avrà assunto un colore biondo, si aggiungono i pomodori pelati, freschi o in bottiglia. Salare e cuocere per una decina di minuti.

Ai cecamariti a giugno viene dedicata una sagra. Il nome sta a significare che, nonostante la preparazione del piatto fosse piuttosto veloce, la bontà di questa pasta ingannava i mariti che, appunto “cechi”, pensavano chissà quante difficoltà avesse richiesto la realizzazione di quella pietanza.

Ecco come si preparano i cecamariti: si prende un pezzo di pasta lievitata per il pane e lo si avvolge ad un ferro da calza, allungandolo. Si sfila il ferro ottenendo una sorta di grande bucatino che si ripone sulla spianatoia infarinata. I cecamariti vanno cotti in abbondante acqua salata, scolati bene al dente e poi conditi con il sugo all’aglione.

Altre specialità sono le minestre di tagliolini e ceci, i secondi di agnello e carne e, quando è il periodo, polenta e lumache.

La tradizione vuole che le porzioni della polenta devono essere tagliate a filo sul marmo, servite in scifi di legno, mentre la cottura della pietanza avviene in tegami di rame. A tutte queste prelibatezze si aggiungono le specialità alla brace accompagnate dalla “pizza-pane” e dalla cicoria di campo. Le singole fette che si ricavano vengono poi condite con spuntature e salsicce di maiale della qualità “nero sabino”.

La gastronomia, insieme alla storia del centro storico e alla bellezza del paesaggio e della natura, fanno di Orvinio uno dei borghi medievali più belli d’Italia.

Salviamo Orvinio e le sue tradizioni, votando questo comune al concorso “I Luoghi del cuore”, la campagna nazionale promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

Fino al 30 novembre si può votare per Orvinio cliccando sul link https://www.fondoambiente.it/luoghi/citta-di-orvinio?ldc, oppure tramite l’app del FAI o nelle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Il bene che avrà ottenuto più voti riceverà un contributo di 50mila euro, il secondo 40mila, il terzo 30mila. I contributi verranno utilizzati per progetti di recupero e restauro. È previsto anche lo stanziamento aggiuntivo di 5.000 euro per i luoghi che supereranno i 50.000 voti, mentre il luogo che raccoglierà più voti nelle filiali Intesa Sanpaolo e avrà raggiunto almeno 2.000 segnalazioni beneficerà di un contributo di 5.000 euro. In tutti i casi, per poter attingere ai fondi, gli enti proprietari dei beni dovranno sottoporre al FAI un progetto specifico.

Comitati locali, cittadini, simpatizzanti, volti noti della Tv, Istituzioni ed Enti, come la Media Agency Data Stampa, sono tutti mobilitati per votare e far votare per Orvinio. Ad oggi i voti ottenuti da questo comune del reatino sono oltre 1.500 ma l’obiettivo è di superare i 2000 voti.

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