L’avocado in cucina: avocado ripieni

L’avocado è noto principalmente per il Guacamole, anche se devo dire che da un po’ di tempo a questa parte anche qui in Italia vengono fuori, sui siti di ricette così come sulle riviste di cucina, un po’ di preparazioni che comprendono questo frutto esotico, che si utilizza per numerose preparazioni, all’interno di insalate e per donare ai nostri piatti quel suo caratteristico sapore, che si sposa bene con molti altri ingredienti.

L’avocado è originario di una zona geografica piuttosto ampia, che va dal Messico, passa per il Guatemala e attraversa tutta l’America Centrale. Viene coltivato anche negli USA ed è disponibile per tutto l’anno proprio perchè a seconda delle varietà di clima la sua coltivazione riesce a coprire tutti i 12 mesi. In Italia bisogna stare un po’ attenti durante l’acquisto, spesso gli avocado che troviamo sono acerbi, quindi vanno acquistati e poi per prepararli conviene aspettare dai 3 ai 6 giorni, lasciando che il frutto maturi a temperatura ambiente.

On-line ho trovato dei suggerimenti molto utili proprio per valutare il punto di maturazione del frutto, sia durante l’acquisto che per regolarsi prima delle preparazioni. Effettuando una pressione leggera sulla superficie dell’avocado ci si può regolare in questo modo: se la superficie risulta dura, bisogna aspettare che il frutto maturi, quindi se volete acquistarlo non potrete utilizzarlo subito; se invece la buccia cede durante la pressione, e poi non lascia alcun solco, il frutto è maturo al punto giusto. Se il solco resta sulla superficie l’avocado non è più utilizzabile nelle insalate, è troppo maturo e non può essere mangiato così, però si può ancora utilizzare per preparare delle creme (come il guacamole). Infine, se il solco che rimane sulla buccia risulta troppo profondo vuol dire che l’avocado non è utilizzabile, quindi non compratelo in questo caso!

Adesso però deliziamoci con questa buonissima ricetta, perfetta come antipasto.