La ricetta della piadina, oggi ci spostiamo in Romagna

Era da tempo immemorabile che mi frullava in testa questa idea: preparare la piadina in casa, sicuramente non una preparazione tipica delle mie parti, ma la voglia era troppa e cercando in rete, precisamente su un forum di cucina, ho trovato una ricetta che si dovrebbe avvicinare molto all’originale. Uso il condizionale perchè non ho mai assaggiato la piadina in loco e quindi non saprei affermarlo con certezza. Fattostà che la persona che ha postato la ricetta ha assicurato che si trattasse della ricetta utilizzata in casa da anni e di conseguenza mi sono subito fidata. Direi, a conti fatti, di aver fatto bene perchè il risultato è stato molto ma molto soddisfacente. La piadina romagnola può essere considerata come da una citazione di Giovanni Pascoli “il cibo nazionale dei romagnoli“.

Bene, non mi metterò quì a disquisire sul fatto che nella vera piadina vada l’olio, il burro o lo strutto, non sarei capace di affermarlo con sicurezza. La ricetta che ho seguito prevede l’utilizzo di strutto e così ho proceduto. Però posso consigliarvi come farcire una buona piadina: gli ingredienti più utilizzati sono senz’altro i salumi: salame, prosciutto crudo o cotto, speck, mortadella, e ancora rucola, melanzane, salsiccia e ultimo, ma non in ordine di importanza, lo squacquerone, un formaggio tipico romagnolo molto simile allo stracchino ma dalla consistenza più liquida. Dimenticavo di dirvi che volendo si possono fare riposare le palline di impasto dal momento della preparazione a quello della cottura, trenta minuti sotto un tovagliolo.