Vini Buoni d’Italia TCI 2009: le corone alla Toscana del vino, Brunello di Montalcino, Montepulciano e Supertuscans

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Si sono conclusi sabato i lavori nel Parco di Roccamonfina per la commissione TCI dei Vini Buoni d’Italia 2009 ed ecco i verdetti per la regione che vi posso raccontare meglio di tutte, la Toscana:
A Montalcino:
Il Marroneto Brunello di Montalcino Docg Selez. Madonna delle Grazie 2003
La Cerbaiola Brunello di Montalcino Docg 2003
La Cerbaiona Brunello di Montalcino Docg Cerbaiona 2003
Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Docg 2003
Poggio di Sotto Rosso di Montalcino Doc 2005
San Giuseppe Rosso di Montalcino Doc Stella di Campalto 2006

Annata difficile per il Brunello sia per il 2003 caldissimo ma soprattuto per un 2008 di polemiche ancora vive sui presunti taroccamenti del vino con uve NON Sangiovese. Ecco su questi vini la presenza di altro rispetto al sangiovese è fuori discussione! Mio personale preferito La Cerbaiona, affascinante, caldo e rotondo come mai ma con una forza tannica sempre impressionante. TRa i Rossi, tenete d’occhio la Stella di Campalto che è una azienda che farà parlare di sè, specie perchè sta meditando di uscire dal consorzio del Brunello!

Doppio appuntamento col vino il 24 MAggio: Il “Miglior Sommelier del Mondo” a Roma e i “Gran Cru della Costa Toscana” a Lucca

wsa worldwide sommelier association

Fine settimana a dir poco impegnativo per sommelier e comunqua appassionati di vino. Come ci ricorda il sito ufficiale AIS (Associazione Italiana Sommelier) e il sito della WSA (WorldWide Sommelier Association) si terranno a Roma, al Cavalieri Hilton il sabato 24 maggio le prove finali da cui uscirà il Miglior Sommelier del Mondo. Andrea Gori non sarà della partita in quanto l’Italia avrà come rappresentante un grandissimo sommelier giovane ma determinato come Luca Gardini, già campione italiano nel 2004 e che è approdato dopo esperienze importanti come quelli all’Enoteca Pinchiorri a Firenze, alla corte di Cracco a Milano.
Luca rappresenta non solo probabilmente il sommelier più preparato dal punto di vista tecnico e nozionistico in Italia ma anche quello che più di ogni altro ogni giorno con le sue sperimentazioni e abbinamenti originali riesce a far fare un passo avanti al mestiere di Sommelier.
Basta ricordare l’abbinamento ostriche e distillato di Birra Theresianer e l’abbinamento “nel piatto” di whisky e mousse dolce.

Gli altri partecipanti al concorso sono Andrew Connor (New Zealand), Manuel Moreira (Portogallo), Yuniko Ushio (Giappone), Leandro Emanuel Orona (Argentina), Roger Viusà (Spagna, già campione Europeo davanti ad Andrea Gori), Milan Krejci (Rep. Ceca), Gabriele Rappo (Inghilterra), Byung-Kyun Yoo (Korea), Isabelle Le Balpe (Francia), Aldo Shom (U.S.A.), Gerardo Tèllez Zamorano (Messico) e Romano Thierry (Andorra).

Ingresso in sala dalle 15:30, inizio finali alle 16 e non mancate la grandissima degustazione di vini al termine della finale. Dopo il salto li elenchiamo tutti, con in neretto i vini da non perdere assolutamente.

Premio Versilia 2008: tutti al mare in Toscana ad assaggiare vini!

premio versilia 2008

Appuntamento imperdibile per questo ponte del Primo Maggio in Toscana quello che si svolgerà in Versilia e precisamente a Villa Borbone a Viareggio per l’appuntamento biennale con il Premio Versilia organizzato da Ais Toscana l’Associazione dei Sommelier Toscani. Dal 3 al 5 Maggio si svolgeranno infatti le Giornate Versiliesi dei Vini durante le quali verranno nominati Sommelier onorari Marcello Lippi, ex ct della nazionale italiana campione del mondo, e Oliviero Toscani, notissimo fotografo che da poco ha inaugurato la sua produzione vinicola nella sua tenuta toscana.
Oltre alla loro premiazione, si svolgeranno concerti e sarà in funzione una serie di banchi d’assaggio gastronomici e ovviamente di vino con tantissime aziende e prodotti in degustazione.
Tra i vari eventi, musicali e culturali, grande spazio l’avrà appunto il vino con alcune imperdibili degustazioni “orizzontali” ovvero dedicate ad una precisa tipologia di vino come quella dedicata al Barolo, quella per il Sangiovese, quella sul Merlot e quella sul Vermentino. Per quella, davvero interessante, sul Barolo vi rimando alla presentazione che ne fa il relatore, il noto giornalista blogger Franco Ziliani mentre per quella sul Vermentino (lunedì 5 maggio ore 12) sarà tenuta dal sottoscritto. Completano la manifestazione, come già vi ho annunciato martedì scorso, la finale del Concorso Miglior Sommelier della Toscana, tutta da vedere.
Il programma completo lo trovate qui da scaricare in pdf ma ve lo riporto per semplicità dopo il salto.

I concorsi dei Sommelier: come funzionano?

finale trieste
Foto della finale del Campionato Italiano 2007 con Cristiano Cini, Nicola Bonera e Nicoletta Gargiulo, la vincitrice
Il prossimo lunedì 5 Maggio (a proposito fate ancora in tempo ad iscrivervi si svolgerà la prossima edizione del Concorso Miglior Sommelier della Toscana. Si tratta di uno dei trofei regionali più prestigiosi d’Italia e quello che ha “scoperto” grandi campioni odierni come il Campione del Mondo Enrico Bernardo, il due volte vicecampione italiano Cristiano Cini di Arezzo e anche il sottoscritto vicecampione Europeo 2008, senza contare che molti dei sommelier che lavorano all’Enoteca Pinchiorri, uno dei templi mondiali della sommelerie si sono cimentati in questo concorso.
Quindi un trampolino di lancio notevole per la propria carriera che occorre considerare se si intende svolgere la professione di Sommelier ad alti livelli.

Ma come si svolgono esattamente questi concorsi?

Degustazione verticale di vecchie annate

Nelle scorse settimane su Ginger abbiamo presentato alcune degustazioni di Brunello di Montalcino, targate 1999, 2002, 2003 e ci siamo soffermati su alcune questioni piuttosto delicate nel rapporto tra annata di un vino, andamento stagionale e risultati in bottiglia. Tutti aspetti che vengono continuamente fuori quando vengono organizzate serate “verticali” (cioè serate in cui si assaggia lo stesso vino di più annate diverse), utili a capire l’evoluzione di un vino negli anni invece di limitarsi a leggerlo sulle riviste, o sentire predizioni sulla bontò in questo o quell’anno futuro.
Approfitto quindi dei filmati girati in occasione della Verticale Col d’Orcia Brunello Riserva per approfondire alcuni aspetti degustativi che spesso si dimenticano quando ci accingiamo a queste “prove”.

Nel video sopra espongo alcune considerazioni dal punto di vista del sommelier. In quello che segue, Nicola Giannetti di Col d’Orcia ci spiega come avviene la scelta delle annate della collezione “Annate Storiche“.

Due chiarimenti su “Velenitaly”: i nomi delle aziende e il punto di vista dei sommelier

espresso

Velenitaly: Visto che l’informazione giornalistica “tradizionale” sembra non passarsela benissimo e che il numero di copie vendute sembra essere diventato l’unica motivazione per pubblicare riviste, credo che stia proprio ai blog, come fa notare Fiorenzo di Diario Enotecario, ad aiutare i consumatori a capire le vicende troppo semplicisticamente descritte dall’ormai famoso articolo dell’Espresso della scorsa settimana (giovedì). Lascio a Marco Mancini i risvolti sanitari della faccenda, mentre volevo qui chiarire alcuni punti. Innanzitutto sono di ieri i nomi delle aziende coinvolte, tutte fornitrici di vino per GDO e non per ristoranti enoteche e simili, quindi tutto vino venduto in brik o in plastica o anche in vetro ma comunque sotto i 2 euro al litro.

Poi, distinguiamo la faccenda del Brunello cosiddetto “taroccato” sollevata da Franco Ziliani sul suo blog e discussa ampiamente sui forum del settore dal vino al metanolo. Il problema nel Brunello (e in altre denominazioni come Chianti Classico e Passito di Pantelleria, stando a quanto dice l’Espresso) è di natura enologica ovvero sembra che siano state utilizzate uve e vitigni non permessi dal disciplinare di produzione in alcuni vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e vini DOC. In particolare si presume l’utilizzo di Cabernet, Merlot e Syrah per ammorbidire il Brunello e renderlo più facilmente vendibile in Italia e all’estero e altre uve non provenienti dal Chianti per il Chianti Classico e uve non provenienti da Pantelleria per il Passito omonimo.
Quindi una truffa a livello di nome e rispetto per i disciplinari ma si tratta comunque di prodotti sani, controllati e puliti e per di più buoni (anche troppo…).