Si sa che la seduzione passa anche dalla cucina e con la festa di San Valentino si riaccende l’attenzione sui superfood, alimenti che vanterebbero miracolose proprietà afrodisiache.
E proprio in questi giorni aumenta vertiginosamente il giro d’affari intorno a particolari elementi, tra cui zenzero e curcuma: a stilare una classifica dei cibi dell’amore della tradizione contadina tutta Made in Italy ci ha pensato la Coldiretti.
Ottimi in qualsiasi stagione, gli involtini di bresaola ricotta e pistacchi rappresentano un’idea originale e sfiziosa per l’aperitivo o per l’antipasto. Perfetti come finger food, sono semplici da realizzare tanto da poterli portare in tavola in meno di 5 minuti di orologio. Trattasi di una ricetta da tenere a mente in qualsiasi occasione, specie quelle in cui vi ritroviate in casa degli amici senza alcun preavviso.
Oggi vorrei consiegliarvi di provare una ricetta vista preparare non troppo tempo fa durante una puntata della Prova del cuoco. Il tonno in crosta di pistacchi con maionese light è un secondo piatto a base di pesce degno di essere provato almeno una volta. Contrariamente a quanto avvenga di solito il tonno in crosta di pistacchi non viene cotto in forno ma in padella, insieme ad un mix di aromi, aglio e cipolla capaci di regalare un aroma ed un profumo particolari.
I chicchi d’uva con formaggio e pistacchi rappresentano un’idea davvero originale e super semplice per portare in tavola dei finger food allettanti già solo alla vista e perfetti per un antipasto adatto a qualsiasi tipo di pranzo e cena. Non si tratta altro che di chicchi di uva ripieni con del formaggio cremoso e passati, poi nella granella di pistacchi. Inutile sottolineare come il contrasto tra le diverse consistenze vada a costituire la caratteristica vincente di tale preparazione.
La ricetta dei nostri biscotti al pistacchio e cioccolato non è altro che un impasto semplice tipo pasta frolla a cui aggiungere una deliziosa farina di pistacchi e una copertura leggera al cioccolato bianco e fondente. Non vi fate impressionare dalla descrizione perchè in realtà si tratta di un procedimento molto semplice, abbastanza veloce, che vi richiederà poco lavoro ma il cui risultato è eccezionale. Questi biscotti al pistacchio morbidi sono perfetti da servire a fine pasto insieme a un liquorino digestivo, ma anche a merenda o in qualsiasi momento della giornata ne abbiate voglia.
Spesso non ci vuole poi molto per portare in tavola un piattino gustoso, leggero ma capace di stupire. E’ il caso della palamita ai pistacchi con insalata di finocchi, un secondo di pesce sfizioso pronto in pochi minuti. Diciamo la verità: la presenza dei pistacchi di Bronte regala alla preparazione decisamente un tocco in più, quello capace di prendere per la gola anche i più restii.
Conoscerete tutti i famosi biscotti brutti ma buoni. Dolcetti per i quali ammetto di non andare matta (non mi va a genio la loro consistenza, nello specifico), ma c’è chi in famiglia farebbe carte false per assaggiarne uno, specie nella loro versione al pistacchio, ed allora lo accontento. I brutti ma buoni ai pistacchi sono i classici biscotti utili per accompagnare il te, uno tira l’altro, ed in questa golosa variante, a mio parere, risultano ancora più intriganti.
La crema di pistacchio è una preparazione di base della pasticceria. E’ un dolce al cucchiaio caratterizzato da una consistenza densa, diciamo pure spalmabile, che risulta perfetto non solo da gustare da solo, ma anche per rendere uniche creme di farcitura ed altre preparazioni dolciarie come semifreddi, cheesecake e tanto altro. Realizzarla con questa ricetta proveniente da Detto Fatto è veramente facile e non richiede che pochissimi ingredienti ma mi raccomando, che siano di qualità.
Che dire di questi ravioli dolci fritti? Caratterizzati da un ripieno di pere e formaggio che solo a sentire nominare fa aumentare l’acquolina in maniera incredibile, rappresentano un dessert un po’ complesso da realizzare ma non per questo difficile. Insomma, una ricetta che fa un po’ sudare ma che ti regala un dessert insuperabile. A far parte del ripieno, oltre il pecorino e le pere, anche dei pistacchi, che regalano una marcia in più.
Archiviato il Natale si pensa subito al Capodanno, che è molto più vicino di quanto si pensi. Che ne dite di inserire nel menù queste lasagne al salmone e pistacchi? Un primo prezioso e raffinato come pochi che si presta a celebrare l’arrivo del nuovo anno nel migliore dei modi. In fondo non sono difficili da realizzare ma il risultato finale si dimostra essere all’altezza di qualsiasi ristorante. Io le adoro!
Tra i dolci tipici del Natale ci sono anche i torroncini. Li penso con simpatia abbinandoli, nella mia mente, ad una celebre pubblicità di qualche anno fa che quando mi sovviene, mi fa sorridere tra me e me. I torroncini possono essere fatti in casa con discreto successo utilizzando questa ricetta di Anna Moroni. Richiedono, però, numerosi ingredienti, che stanno alla base del loro successo e senza i quali non si otterrebbe lo stesso risultato.
Volete una ricetta “pericolosa”? Allora non dovete fare altro che affidarvi a Nigella (Lawson) e preparare i suoi fudge al cioccolato e pistacchi. Cioccolatini scioglievoli al palato, di una golosità incredibile e pronti a tentarvi fino a che non li avrete tutti finiti. In casa mia sono stati spazzolati nel giro di un paio di ore, tanto sono buoni. Una consistenza vellutata ottenuta con pochi ingredienti, tra i quali del cioccolato fondente di ottima qualità, del latte condensato e gli immancabili pistacchi.
Alla ricca tradizione gastronomica di Israele presente, tra gli altri Paesi, ad Expo2015, appartiene anche la baklawa. Altro non è che un dessert piuttosto elaborato, composto da una serie di strati di sottile pasta fillo, precedentemente imburrati, sovrapposti ed intervallati da frutta secca, poi cotto in forno. La presenza di noci e pistacchi lascia intendere che non si tratti di un dolce poco calorico, anzi, ma rappresenta una preparazione talmente particolare che deve essere necessariamente provata almeno una volta, proprio per testarne il sapore inimitabile.
Con halva, termine piuttosto generico che sta ad indicare “dolce”, si intende un’intera categoria e non un determinato dessert. Quella che vi proponiamo oggi è però, nello specifico, una ricetta nata in Israele, tra i Paesi partecipanti ad Expo2015, diffusasi poi in tutto il Medio Oriente. L’ingrediente principale è la famosa tahina, ovvero la pasta di semi di sesamo alla base di diverse pietanze appartenti alla cucina mediorientale, insieme al miele ed al pistacchio.
