TuttoKosher, dove acquistare prodotti kasher online: dal pane azzimo ai dolcetti ebraici

Abbiamo già parlato sulle pagine di Ginger dell’alimentazione Kosher (o Kasher), tipica della tradizione ebraica. Navigando in giro per il web ci siamo imbattuti in un prodotto davvero interessante: si tratta di Tuttokosher.com che è un nuovo sito Internet in cui è possibile acquistare i prodotti kosher online.

Kosher in ebraico significa “adatto” e si riferisce a tutti i cibi consentiti dall’ebraismo.

Con l’osservanza della Kasherùt, un elemento centrale della vita ebraica, nutrirsi diviene non solo un mezzo di sopravvivenza biologica ma soprattutto un’espressione culturale e religiosa che coinvolge il corpo e la mente.

Gli alimenti della tradizione ebraica non sono rivolti ai soli ebrei. L’uso del pane azzimo, per esempio, è diffuso ovunque per le grandi proprietà nutritive e dietetiche di questo alimento. Nei supermercati però spesso l’azzima (o matzah, in ebraico) è confinata nei scaffali dl cibo biologico e i costi sono altissimi. Su Tuttokosher.com abbiamo scoperto con piacere che c’è una promozione che propone un pacco da un chilo di pane azzimo a 1,50 euro. Questa iniziativa è nata in occasione della pasqua ebraica (Pesach). In tale festività si ricorda la fine della schiavitù degli Ebrei in Egitto, che sancisce un passaggio fondamentale perla loro storia: la vera ed effettiva nascita del popolo d’Israele. Una primizia secondo la Torah (Antico Testamento e testo di riferimento per la Legge ebraica). Una primizia ricordata anche dal harosset, una marmellata di primizie appunto (fatta principalmenete di mandorle, miele e altra frutta), che ricorda l’argilla con cui gli Ebrei costruivano le piramidi durante il giogo egiziano.

Uovo di Pasqua

L’uovo di pasqua. Il simbolo di una festa. Ogni volta che ci pensiamo evochiamo le immagini di confezioni colorate, nastrini, carta crespa e sorprese. Ma l’uovo di pasqua è una tradizione antica, che si perde nella notte dei tempi. Il simbolo della vita in se stessa, ma anche del mistero, della sacralità.
In alcune credenze pagane, il Cielo e la Terra erano rappresentati come due metà dello stesso uovo, e le uova erano il simbolo del ritorno della vita. Gli uccelli infatti si preparavano il nido e lo utilizzavano per le uova, che schiudevano una nuova vita, rituale simbolico del passaggio alla primavera.

Anche popoli come i Greci, i Cinesi ed i Persiani se li scambiavano come dono simbolo di rinascita, per le feste della stagione della fioritura, e nell’antico Egitto le uova decorate erano scambiate all’equinozio di primavera, data di inizio del nuovo anno, quando l’anno era legato alla sequenza delle stagioni.

L’origine più corretta della tradizione dell’uovo nella festa cristiana, risale alla Pasqua ebraica, chiamata Pesach (dall’ebraico Pasàch, “passare oltre”, in inglese passover). La tradizione religiosa vuole che la sera della festa di Pesach, i primogeniti mangino un uovo sodo, che deve essere consumato intero, senza dividerlo con nessuno. In effetti, la festa della pasqua ebraica e di quella cristiana, pur celebrando due eventi differenti (l’uscita degli ebrei dall’Egitto per una, la resurrezione di Cristo per l’altra) cadono più o meno nello stesso periodo dell’anno, e la data della festa cristiana segue il calendario ebraico.

Ma, secondo la tradizione, fu Francesco I di Francia, nel ‘500, a ricevere il primo uovo di Pasqua. Una tradizione che rinnovandosi nei secoli, è divenuta un vero e proprio fenomeno di costume.