I dolci con il forno a microonde: introduzione

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Il forno a microonde è diventato ormai un alleato di tutti. C’è chi lo usa solo per scongelare e riscaldare, chi ormai ha imparato a utilizzarlo per cucinare non può farne a meno, chi è diffidente ma lo trova comodo e veloce. Comunque sia il forno a microonde può risultare un’ottima soluzione per sfornare dei dolci, anche per ricette che necessitano proprio di questa specifica cottura.

Innanzi tutto il microonde non cuoce solo più velocemente, ma può aiutare anche nella preparazione degli ingredienti, può ammorbidire la frutta o sciogliere il burro, ad esempio.

I risultati della cottura non sono identici a quelli del forno tradizionale, visto che il forno a microonde non può dorare nè rendere croccante la superficie di una torta. Un dolce preparato con ingredienti chiari  rimarrà chiaro. Anche usando degli accorgimenti, per cercare di scurire un po’ la superficie, come ad esempio utilizzare la melassa, la farina integrale o i datteri, non riusciremo mai ad avere una vera e propria crosta, però si potrà maschere il pallore. Questo è il motivo per cui le teglie che andranno nel microonde non devono mai essere infarinate, i residui di farina non risulterebbero come un bel bordo scuro, ma come uno strato scolorito e umido. Se proprio è necessario, se il tipo di dolce rischia di rimanere troppo attaccato alla teglia, di possono utilizzare delle briciole di biscotti.

Qualche ricetta con la pasta frolla (già pronta) al cacao

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TEMPO: 30 minuti + cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Credo che “l’invenzione” dei prodotti già pronti, preconfezionati, solo da scaldare, faccia parte dei cambiamenti evolutivi dei tempi moderni. Non è un processo che riguarda solo l’emancipazione femminile, vale sia per le donne in carriera, che possono passare poco tempo in cucina, che per i single, uomini o donne che siano, che magari non hanno voglia tutti i giorni di prepararsi gran manicaretti. Se si trovano dei prodotti convenienti e di buona qualità vale sempre la pena provarli e sfruttarli, alla fine anche i surgelati fanno parte di questa categoria (a volte è così bello non dover pulire le verdure), le conserve sott’olio, i preparati per dolci, le confezioni monodose presenti in tutti i supermercati.

Sono anche una fautrice della cucina fatta con le mani, dal pesare la farina a rompere le uova, dalla scelta delle foglie della bietola al soffritto per il sugo. Soprattutto per quanto riguarda i dolci ho imparato quanta differenza ci sia tra una bella torta fatta in casa e un preparato che si deve solo versare nella teglia, ed è già pronto per essere infornato. A volte però questi prodotti sono molto utili. Mi ha incuriosito questa nuova pasta frolla Buitoni al cacao e l’ho comprata e provata. Il risultato è stato comunque piacevole, e così ho pensato che in alcuni casi, anche queste paste (frolle, sfoglie, brisè) già pronte hanno davvero moltissimi vantaggi. Provare per credere!

Una taverna greca tra i quartieri torinesi

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LA TAVERNA GRECA

LUOGO: Torino, via Monginevro 29 | DATA: Aperto tutti i giorni, anche a pranzo, effettua servizio Take-Away | PRODOTTI TIPICI: Specialità della cucina greca


La mia prima volta in una Taverna Greca è stata folgorante. Prima di quel giorno avevo mangiato “greco” solo per due motivi: qualcuno era stato spesso in grecia, o semplicemente amava questa cucina, e mi aveva proposto un’originale insalata greca; oppure avevo mangiato dei Gyros in un take away, e qualche buonissima pallina al formaggio, ma niente di più, anche se la curiosità era molta, mi piacevano quei sapori. E infatti, appena ho avuto l’occasione, sono andata a provare la cucina di questa nuova taverna.

Il posto è molto accogliente, non troppo grande e un bel bancone domina la scena dal fondo del locale. Il ristorante è a gestione familiare, ed è stato molto piacevole scoprire immediatamente che il cuoco, la cameriera e anche tutti gli altri componenti sono greci, cosa che per quanto mi riguarda dona immediatamente 10 punti a un ristorante di cucina tipica, visto che siamo in un periodo storico-culinario in cui tutti cucinano tutto e troppo spesso si spacciano per esperti di un qualcosa che solo la cultura della provenienza da una terra ti può dare. Io sono la prima a sperimentare sapori nuovi in cucina, che siano di altre regioni italiane, ma anche orientali, europei o statunitensi, ma non mi spaccerei mai per un’esperta dell’originale cucina inglese, francese o cinese!

Tornando alla nostra deliziosa Taverna. Ci sono molte combinazioni di piatti a disposizione. Si va dai classici Gyros, di carne e vegetariani, che possono magari essere accompagnati con delle insalate, disponibili in molte varianti. Si passa agli spiedini di maiale e di pollo, fino ad arrivare ai piatti veri e propri che sono una portata non solo ottima ma anche abbondante, visto che ogni piatto comprende sempre patate fritte o arrosto, salsa allo yogurt, una piccola porzione di insalata greca e una pita (tipica focaccia greca). In più ci sono anche molti contorni, semplici verdure alla griglia, ma anche una serie di salse e le famose polpettine alla feta che sono davvero squisite! Ci sono i dolci della casa, combinazioni di yogurt e frutta e per quanto riguarda le bevande si può scegliere un vino o una birra di origine greca, e visto che eravamo lì noi abbiamo provato anche quelli!

Panna cotta alla vaniglia

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TEMPO: 35 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La panna cotta è un dolce sempre molto pratico e comodo. Quando si sta preparando una cena per tante persone, o quando si organizza una festa per i bambini, ma anche se non è una festa, magari i vostri figli vogliono semplicemente invitare a casa i loro amici per stare tutti insieme, o in questo periodo per “celebrare la fine delle lezioni”, ecco, la panna cotta, se non si ha molto tempo per stare in cucina, risulta perfetta.

Si può preparare con molto anticipo, un giorno o due, tanto poi basta tenerla in frigo e resterà sempre bella soda, e per non farla risulatare troppo fredda basterà solo tirarla fuori poco prima di servirla. In più si prepare in pochissimo tempo, quindi anche una sera dopo cena, in una mezz’ora, magari mentre si sistema la cucina dopo il pasto serale, può essere preparata e prima di andare a letto basta ricordarsi di metterla in frigo a rassodare.

In più è un dolce molto versatile, va bene durante tutto l’anno, infatti anche nei ristoranti di solito viene servita sempre. In inverno può essere accompagnata con delle salse calde, di tutti i gusti, mentre d’estate, come in questo caso, si può variare con della frutta di stagione a piacere.

Insalate di frutta

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I dolci e la frutta, uniscono e dividono. C’è chi ama rinfrescarsi il palato dopo un pasto con la freschezza di un frutto, chi non può rinunciare a un piccolo dessert, fosse anche solo un cioccolatino, dopo pranzo o  dopo cena. C’è poi chi è appassionato di crostate di frutta o comunque di dolci che contemplino e sfruttino la dolcezza della frutta, e chi invece pensa che le creme la debbano fare da padrone, sempre e comunque, a fine pasto o a merenda che sia, e allora via alla crema pasticcera, alla crema al cacao, alla nutella, e a mille altri tipi di salse dolci … ma niente frutta!

Finire un pasto con un’insalata di frutta è certo un modo per provare ad accontentare tutti, come quando si servono le fragole, se sappiamo di avere dei golosi a tavola non ci limitiamo a condirle con limone e zucchero, ma ci prepariamo anche un pò di panna o di crema per accompagnare le coppette. A una bella macedonia di frutta possiamo sempre aggiungere non solo la panna, ma anche la frutta secca, e pechè no anche il cioccolato.

Certo, per gli amanti del tiramisù, della sacher e dei profiteroles non sarà lo stesso, ma proviamo a fargliele assaggiare, e secondo me scopriremo che la loro bramosia per il gusto dolce non farà che aumentare.

Il mio Ciambellone con gocce di cioccolato e nocciole

Credo che tutte le persone che amano fare i dolci hanno, o dovrebbero avere, una loro ricetta classica, molto semplice, che le contraddistingue. Spesso appunto è un dolce molto facile da realizzare e che è composto dai classici ingredienti “da dolce”, farina, zucchero, uova, burro e magari cioccolato o marmellate, ma non è importante la semplicità del prodotto finale, è che quel dolce rappresenta la persona che lo prepara, magari perchè il cuoco o la cuoca ha inserito dei particolari o un modo di preparare che è divenatato come un marchio.

Il mio dolce è una semplice torta base, arricchita in mille modi diversi e che ha sempre e comunque la forma di un ciambellone. Già dalla prima volta che l’ho preparato ho cambiato un po’ di cose che c’erano scritte nella ricetta, fino ad arrivare ad adesso, momento in cui sono completamente padrona della ricetta, la eseguo a memoria e il gran finale è sempre diverso o si ispira al classico, la mia prima volta, in cui appunto ho sfornato il ciambellone con cioccolato e nocciole.

In più mi ha sempre dato molta soddisfazione, sia perchè piace a tutti e me ne chiedono sempre più di una fetta, sia perchè mi trovo quasi sempre a dettare o a scrivere la ricetta, visto che è così semplice da eseguire e che risulta così appetitoso.

La Pastella per la frutta e la Pastella per la carne


 

Eccoci ancora nel mondo delle pastelle, come dicevamo ne esistono di diverse, ognuna adatta a friggere un cibo differente. Nel precedente articolo abbiamo parlato di quelle per le fritture vegetali e di quelle per le fritture di pesce, nel presente articolo affronteremo invece le pastelle per la frutta fritta e quelle per la carne.

Veniamo dunque subito ad elencare quello che ci occorre per preparare la Pastelle per la frutta per 4 pesrone

250 gr di acqua tiepida | 150 gr di farina 00 | 15 gr di lievito di birra | zucchero | sale

Preparazione: per prima cosa sciogliete il lievito nell’acqua aggiungete un pizzico di sale ed una presa di zucchero. Stemperate la farina con il liquido ottenuto, lavorando con la frusta in modo da ottenere un composto omogeneo. Lasciatela riposare per circa 2 ore in modo che il lievito agisca, una volta trascorso il tempo scolate l’acqua depositata trattenendo la pastella con una mano o filtrandola con un colino.

Potete utilizzare questa pastella per fare delle ottime pere fritte, ma anche delle fette di ananas o di mela. Ad esempio: lavate le pere e tagliatele a spicchi, passatele nella pastella e friggetele in abbondante olio a 150 gradi scolatele su carta assorbente e servitele con una spolverata di zucchero o di cannella se preferite.

Pere di formaggio, una rivisitazione del cacio con le pere

Un vecchio proverbio dice: “non far sapere al contadino, quant’è buono il formaggio con le pere”.
Fa proprio al caso nostro per introdurre la ricetta che vi descriverò oggi. Accoppiata ormai classica ma sempre sulla cresta dell’onda, il formaggio con le pere è un classico della cucina italiana.

Accostare formaggi stagionati, dal sapore forte e robusto, a frutta o conserve di frutta, che ne stemperano gli aromi troppo decisi, è un uso tornato molto in voga soprattutto in occasione di un aperitivo un po’ sofisticato con un buon calice di vino di “pregio”.

Oggi noi ironizziamo un po’ con le parole e con le forme, preparando delle Pere di formaggio da accompagnare a delle semplicissime pere. Elaborando un po’ la coppia formaggio-pera prepariamo un delizioso antipasto, simpatico da guardare e ottimo da gustare.

Le Pesche ripiene, un dolce di frutta da fare in estate

La frutta è uno degli alimenti più consumati in estate. Nei mesi di calura, infatti, un bel frutto succoso e fresco e dissetante è un ottimo toccasana per colmare il languorino che viene a mare dopo una bella nuotata, non appesantisce, reintegra i sali minerali e ci consente di fare subito un’altra nuotata.

I frutti per che al solo vederli fanno immediatamente pensare all’estate sono due: il cocomero e la pesca. Entrambi dai colori vivi e solari a dalla polpa ricca di liquidi. Facili da portare a mare, tagliati a tocchetti e messi in un contenitore ermetico, si infilano in una borsa frigo e quando si ha voglia di uno spuntino si toglie il coperchio ed il gioco è fatto!

Ma la sera si può preparare qualcosa di più goloso! Pur non essendo un grande estimatore della frutta e dei dolci, poco tempo fa ho provato questa ricetta e vi devo confessare che le papille gustative sono andate in estasi: le Pesche ripiene.

Muffins che passione! Con farcitura di marmellata e melone al vin santo

Fino a qualche anno fa Mister Muffin era per me Mister Sconosciuto. Per i miei figli preparavo una colazione tradizionale, a dire il vero sulla tavola del mattino compariva una marea di cose.

Mio marito mangiava del formaggio (altrimenti a metà mattina gli calavano gli zuccheri o quelle cose lì) oltre al caffè, latte e marmellata, mia figlia latte e nesquik ( cioccolato siempre) oltre a pane e marmellata, mio figlio latte e Orzoro e quintalate di Bucaneve (le mangia ancora adesso ma dice che il sapore non è più lo stesso) ed io povera tapina caffellatte e fette biscottate.

Pensando alle nostre origine c’era stato un notevole cambiamento infatti dalle mie parti (sono pugliese) le merendine dei bambini erano le friselle con il pomodoro strofinato sopra, sale, origano e olio). Invece a casa di mio marito, romagnolo, credo che ci fosse il the con i biscotti ma ho visto mia cognata mangiare a colazione la piadina col prosciutto…..

Ho cominciato a conoscere e apprezzare i muffins durante le mie scorribande su Internet e se si tiene conto che ho il computer da quattro e la connessione da circa due anni, con tutto quello che mi fa soffrire, il conto è presto fatto.

I dieci migliori cibi disintossicanti

I dieci migliori cibi disintossicanti
L’arrivo della stagione primaverile è senza dubbio il momento migliore per rimettersi in forma e darsi una “ripulita”, a maggior ragione se state pensando di mettervi a dieta (una dieta detox è molto indicata in alcuni momenti dell’anno) in previsione dell’estate e soprattutto e dei costumi. Per farlo il primo passo è mangiare “pulito”, quindi aggiungete gli alimenti che vi suggeriamo alla vostra lista della spesa e ne trarrete senza dubbio evidenti benefici: grazie ai liquidi vi depurerete, con le fibre vi sgonfierete e con i giusti alimenti potenzierete gli enzimi del fegato, che facilitano l’azione disintossicante.
Ecco a voi i Top 10 alimenti per disintossicarvi:
  • Ortaggi a foglia verde: mangiateli crudi, metteteli nel brodo, aggiungeteli ai succhi e ai frullati. La loro clorofilla vi aiuta ad eliminare le tossine (come metalli pesanti, pesticidi) e protegge il fegato.
  • Limoni: una fresca limonata è l’ideale per ripulirvi ed aiutare il vostro organismo a liberarsi. La vitamina C che contengono i limoni è considerata un vitamina disintossicante, ed aiuta a convertire le tossine in sostanze solubili cosicchè il vostro organismo possa disfarsene più facilmente.

Una piccola guida per evitare sprechi di frutta e verdura

L’aumento del costo dei generi alimentari, non rende contento nessuno. Dovendo stringere la cinghia ed evitare spese superflue, che quasi sempre ricadono sui momenti di svago, viaggi, cinema ecc., siamo diventati tutti più accorti.

Siamo più attenti a molte cose a cui prima non facevamo neanche caso. Oggi ricerchiamo le offerte ed i prezzi più convenienti, evitiamo di comprare più del necessario e soprattutto ci rendiamo conto degli sprechi che molte volte ci sono nelle nostre cucine.

I maggiori sprechi che si verificano all’interno delle nostre case, riguardano soprattutto la frutta e la verdura, alimenti freschi, più difficili da conservare per lunghi periodi. Vi proponiamo una piccola guida, con delle indicazioni da seguire prima al momento dell’acquisto e poi al momento della conservazione degli ortaggi, che potranno aiutarvi ad evitare qualche spreco.

Halwa bi Tamar, tortino di datteri, fichi e noci ai fiori d’arancio

Sulla parete di una grotta spagnola, La Cueva de las Aranas, un artista preistorico ha dipinto, migliaia di anni fa, una figura umana arrampicata su delle rocce che tende le mani verso un alveare: e la pittura rupestre che ho citato non è la sola a raccontarci quanto gli uomini primitivi fossero attratti dal miele; ne esistono infatti altre, nella stessa Spagna come in altre parti del mondo.

Così il miele faceva parte – anche se saltuariamente – dell’alimentazione umana già in tempi estremamente remoti. Veniva mescolato a frutta ed a bacche per preparare, a crudo, dei semplici dolci arricchiti forse con erbe aromatiche e spezie.
Nella cucina mediterranea tradizionale – davvero tradizionale – sopravvivono ancora ricette di questo genere.

Ve n’è una, ricetta tipica di tutto il Nord Africa, in cui il gusto dolce dei datteri e dei fichi secchi è sottolineato dal contrasto con il retrogusto amarognolo delle noci mentre l’aroma rotondo e persistente del miele viene ravvivato da quello pungente dell’anice. Una ricetta le cui origini si perdono nel tempo e che si ritrova – con modifiche puramente formali – in molti altri dolci mediterranei quali i mostaccioli del meridione d’Italia o il panforte toscano: si tratta del nordafricano Halwa bi Tamar, tortino crudo di datteri, fichi e noci ai fiori d’arancio.