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Merluzzo alla bretone, la ricetta francese

È un vero e proprio classico della cucina francese: il merluzzo alla bretone è una ricetta che nobilita il merluzzo, un pesce non troppo amato dalle nostre parti e considerato non troppo nobile come la spigola.

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È invece un pesce buonissimo,  leggero e anche molto economico. La ricetta del merluzzo alla bretone è facile da preparare: viene servito con gli spinaci.

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Gallettes bretoni, la ricetta francese

Si chiamano galettes bretonnes, ma sono note anche come galettes de sarrasin e in sostanza indicano le tradizionali crêpes francesi ripiene. Ma nella variante prettamente bretone: all’interno troverete la pancetta, la gruviera e un uovo. L’impasto? Rigorosamente a base di grano saraceno che in sostanza è adatto anche a chi è intollerante al glutine.

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La farcitura è molto ricca e viene realizzata con della groviera, la pancetta che vien tagliata a strisce e completata da un uovo all’occhio di bue. Naturalmente potrete decidere come personalizzare la ricetta aggiungendo funghi o salmone, ma anche formaggio e verdure. 

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Quiche con tonno, zucchine e formaggio light

Light e semplice da preparare: la quiche con tonno, zucchine e formaggio leggero è un antipasto perfetto per l’estate e particolarmente raffinata. Per prepararla vi occorre della pasta brisée anche pronta o un rotolo di pasta sfoglia: potrete scegliere la base della quiche sulla vostra disponibilità e ai vostri gusti.

Quiche lorraine, quiche

Potrete anche preparare la pasta brisée in casa, ma con un rotolo di pasta sfoglia pronta potrete preparare in men che non si dica la vostra quiche.

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Cucina francese, il pollo alla parmentier

Fra le ricette caratteristiche della cucina francese non può mancare il pollo alla parmentier, una preparazione semplice ed economica che proponiamo in occasione del 14 luglio, festa nazionale della Francia.

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Il pollo alla parmentier è una ricetta facile da preparare, ma è un piatto completo a base di carne di pollo, cipolle, purè di patate e formaggio, in pratica una specie di tortino di pollo e di formaggio che spesso e volentieri viene preparato con gli avanzi del pollo già pronto.

condiglione , Salad Nicoise, insalata nizzarda

Insalata Ladurée, l’insalata agrodolce francese

Dolce e salato sono i gusti che caratterizzano la ricca insalata Ladurée, una preparazione francese all’insegna di ingredienti completamente diversi. Preparata dalla pasticceria Ladurée che si occupa non solo di dolci, ma anche di delizie salate, si tratta di un’insalata particolare che viene servita come portata in un pranzo, ma anche come piatto unico soprattutto in estate.

Salad Nicoise, insalata nizzarda

La classica insalata si arricchisce di verdure e ortaggi e di una particolare salsa a base di limone e pompelmo.

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Zuppa di cipolle alla francese

Se pensate che le cipolle siano un piatto povero, è anche vero che rappresentano l’ingrediente principale della zuppa di cipolla alla francese, uno dei piatti più famosi della cucina d’Oltralpe.

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In effetti si tratta di un piatto unico e anche abbastanza economico a base di cipolle.

Cucina locale francese battuta spagnola secondo italiani

Meglio la cucina francese o la spagnola?

Cucina locale francese battuta spagnola secondo italiani

L’avreste mai detto? La cucina locale spagnola è la preferita dagli italiani, secondo Hotels.com. Con il 30% delle preferenze infatti la Spagna si aggiudica il primo posto nella classifica stilata dal sito leader nella prenotazione degli hotel su internet, seguita dalla Francia, seppur con netto distacco, con il 14%, e dall’Argentina, con il 6%. Oltre che per la sua intensa vita notturna, la movida, per la corrida e per la Sagrada Familia, la Spagna, agli occhi degli italiani, ma soprattutto delle italiane, con ben il 32% di preferenze espresse dalle donne, si conferma come patria della cucina locale più succulenta.

Dolci francesi, i macarons

Se siete stati almeno una volta a Parigi conoscerete i macarons, se non altro perché occhieggiano dalle vetrine delle pasticcerie di ogni arondissement. In occasione del mio viaggio in questa stupenda capitale europea, ricordo di essere stata sedotta da questi pasticcini tondi e colorati al punto di averne fatto una scorpacciata. E se volete sapere “come sono i macarons?” vi rispondo dicendo che sono dei biscotti superlativi. 

Sull’origine dei macarons si disputa da tempo, ma per campanilismo credo alla versione che attribuisce il merito agli chef italiani portati da Caterina de’ Medici a Parigi per le nozze con il Duca di Orléans. Per lungo tempo sono stati considerati un dolce d’élite (si dice che fossero i preferiti della regina Maria Antonietta), consumato nei più altolocati salotti parigini, tornati alla ribalta a Parigi nella prima metà dell’Ottocento e portati alla fama da alcuni dei nomi più celebri della pasticceria francese. Ma non entriamo nemmeno nella discussione sul migliore macaron di Parigi (LeNôtre, Hermé, Ladurée, Dalloyau, ecc.): provateli tutti e scegliete i più buoni. Le ricette dei macaron si dividono in due versioni: quelle a base di meringa italiana, con l’aggiunta di sciroppo agli albumi e un’altra più semplice che è la versione che vi propongo.

Un piatto tutto estivo: Cozze alla Francese


Di recente ho visitato un allevamento di cozze. E’ stata una gita interessante e anche buffa: c’erano tutte queste calze piene di mitili che venivano calate in mezzo al mare Adriatico. E così mi é venuto in mente un classico della cucina francese :“moules et frites”. In qualunque strada di Parigi vi troviate a passeggiare ed in qualunque periodo dell’anno ogni bistrò sarà in grado di servirvi questo delizioso piatto. A noi italiani può sembrare strano associare le cozze alle patatine fritte, ma vi assicuro che si tratta di un’accoppiata fantastica. Se poi pasteggerete gustando un buon chardonnay ghiacciato e non troppo strutturato allora vi sembrerà davvero di trovarvi nel cuore nel cuore degli Champs Elysée con l’Arco di Trionfo sullo sfondo. L’unica accortezza che dovrete adoperare nella preparazione di questo piatto riguarda la pulitura delle cozze: dovranno essere perfette!

Ratatouille all’albanese, un piatto internazionale

TEMPO: 1 ora e 45 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ratatouille, non è soltanto il nome di un simpatico topolino che si diverte tra i fornelli di una cucina francese, ma è il nome di una pietanza della cucina francese, con esattezza della cucina provenzale. Con il termine ratatouille, no si indica altro che una fricassea di verdure, i cui elementi fondamentali sono i pomodori e le cipolle.

La ratatouille è un piatto che potremmo definire “libero”, poiché nelle cucine dei differenti Paesi, gli ingredienti utilizzati per prepararla variano, in funzione degli usi e delle abitudini locali. Oggi noi vi proponiamo la Ratatouille all’albanese. Chissà, forse potrete provare a fare questa Ratatouille nei cestini di pasta frolla come suggerisce la nostra amica Mammazan.

Insalata Tosca, più che un piatto… un’opera

Cercando qualche nuovo spunto per preparare un’insalata differente dalle solite, mi sono imbattuto in una ricetta molto interessante sia per il nome che porta che per gli accostamenti tra gli ingredienti dell’insalata ed il condimento.

Il nome di quest’insalata è: Insalata Tosca, e sembrerebbe, dalle poche notizie storiche che ho trovato a riguardo, esser dedicata proprio alla protagonista dell’omonima opera di Puccini. La ricetta, sembra apparire per la prima volta su un libro di cucia di un grande chef della cucina francese di quel periodo, Auguste Escoffier.

Gli ingredienti che si usano per fare questo tipo di insalata: pollo bollito, sedano e parmigiano, hanno dei sapori molto tenui e delicati. Mentre al contrario i condimenti, come la senape o la pasta d’acciughe, hanno gusti decisi e forti che impreziosiscono notevolmente il sapore dell’insalata.

Foie Gras/3, la cottura

La cottura del Foie Gras: Abbiamo introdotto la preparazione del foie gras in una prima parte, e lasciato insaporire il fegato nel Porto una giornata in frigo, vediamo finalmente come cuocerlo e servirlo. Dobbiamo dunque riportarlo a temperatura ambiente tirandolo fuori un’ora prima di passarlo in forno. Scaldiamo il forno a 85° gradi centigradi. Non è molto, ma se mettete il forno più caldo vi troverete un ammasso di grasso e niente fegato.
Inforniamo la pirofila scoperta per circa una mezz’ora ma siccome ogni forno è diverso, bisogna veramente controllare la cottura poco per volta. Quando il fegato comincia a ricoprirsi del suo grasso liquefatto è il momento di controllarne la cottura. Abbiamo uno stecchino di legno col quale infilziamo il centro del fegato: se esce un succo rosato il fegato è ancora crudo. Se fuoriesce un succo incolore, il fegato è rosè (a molti piace cosi); se invece non esce più succo, ma solo grasso, il fegato è ben cotto e va subito tolto dal forno. Lo copriamo di nuovo e lasciamo raffreddare lentamente. Quando sarà a temperatura ambiente lo trasferiamo nuovamente in frigo dove soggiornerà un minimo di 5 giorni ed un massimo di 10 giorni prima di servirlo in tavola.

Foie Gras/2, la preparazione

Come preparare il Foie Gras: Prima di tutto la scelta del Foie Gras crudo. Da noi, a Montreal, si trova in ogni polleria o macelleria specializzata. Sono in confezioni sotto vuoto che ne certificano l’origine e, dicono, già svenati. Scegliete un fegato d’anatra non inferiore ai 500gr (possono arrivare fino a 650-700gr circa). Deve avere un bel colore uniforme, senza chiazze o venature in superficie.

La pulizia del fegato dalle venature è una fase critica nella riuscita di un buon Foie Gras. Potete chiedere al vostro macellaio di eseguirla per voi se non ve la sentite di farlo, ma vi consiglio di verificare comunque che ogni  minima venuzza sia stata rimossa prima di prepararlo, visto che è un lavoro da fare con accuratezza.  Dovrete quindi armarvi di pazienza, di pinzette e un coltellino a lama sottile, nel mio caso di occhialini sulla punta del naso…. e ora vi spiegherò come apprettare un foie gras perfetto!