Babà napoletano con il Bimby, il perfetto dolce domenicale

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E rieccoci al nostro consueto appuntamento domenicale, che anche oggi è un dolce appuntamento! La tradizione vuole che il babà, tipico dolce napoletano, sia il frutto di un casuale gesto d’ira. Sembra che lo zar di Polonia, stufo di mangiare il solito dolce tradizionale polacco che lui reputava troppo asciutto, lo abbia scaraventato dall’altro lato del tavolo, dove si trovava una bottiglia di rum. Il rum si rovesciò sul dolce ed ecco inventato il babà, una squisitezza che presto ha conquistato anche i napoletani. Direi che in cucina capita spesso di fare esperimenti, sbagliare e magari inventare una ricetta che poi si rivela squisita. In questo caso non temete, il babà con il Bimby riuscirà di sicuro! Niente pasticci e niente errori, solo tanta dolcezza.

Babà al rum

Un dolce da pasticceria, il babà

Cari napoletani mi dispiace, oggi ho scoperto che il babà non lo  avete inventato voi. Strano a dirsi ma questa meraviglia della pasticceria, tipica della Campania, ha origini addirittura polacche e può vantare persino natali regali. Il suo creatore sarebbe stato infatti lo zar di Polonia Stanislas Leczynski che, essendo un gran gourmet si dilettava ad inventare sempre nuovi piatti.

La leggenda della nascita del babà narra che un giorno Stanislas, stufo dello stucchevole dolce kugelhupf che ormai trovava immangiabile, l’abbia scaraventato dall’altra parte della tavola dove per puro caso si trovava una bottiglia di rum. Il dolce liquore rovesciandosi sul babà emanò un profumo tale che lo zar, dopo averlo assaggiato se ne innamorò e, essendo un lettore appassionato de “Le mille e una notte” lo chiamò Alì Babà , come il famoso personaggio di questi racconti. Dalla corte del sovrano il babà venne esportato poi in Francia, a Parigi, con il solo nome di babà e da qui, fu poi esportato a Napoli.

E adesso veniamo alla ricetta. Non si tratta di una preparazione semplicissima ma è molto accessibile anche per chi non è una cuoca provetta. Vi servirà un po’ di tempo da dedicare alla cucina, specie perchè il babà ha bisogno di lievitare. Cuocetelo in una teglia da ciambella con il buco e servitelo accompagnato da una macedonia di frutta.

Un antipasto senza glutine, la brioche salata con provola affumicata.

La brioche salata sembra quasi una contraddizione. In realtà io trovo che sia un antipasto particolare e gustoso, perfetto da servire all’inizio di un pasto tagliata a fette, al posto dei soliti stuzzichini. Questa è la ricetta di una brioche salata, nota anche come “Babà rustico”, ottima servita a fette per un buffet, o per una cena diversa, oppure potete prepararla per uno spuntino speciale o il pranzo fuori di casa. Io la preparo spesso nei periodi più tiepidi dell’anno, tempo di picnic all’aperto, di gite fuori porta, di brunch in terrazza, di festicciole in giardino. E’ una soluzione facile e saporita, perchè contiene anche un cuore di formaggio e prosciutto e poi non è per niente difficile da realizzare. Il babà rustico è un classico della tradizione napoletana e come accade per tutte le preparazioni tradizionali, ognuno ha la propria ricetta. Si tratta di una brioche rustica, farcita con formaggio, prosciutto, oppure salame o mortadella. E’ un piatto che affonda le sue radici nella tradizione culinare campana ma è una ricetta ben nota in tutta l’Italia. Questa è più o meno la mia ricetta, rivisitata da un’amica che ha escogitato la variante senza glutine.

La preparazione della brioche salata è abbastanza semplice, ma serve un pochino di tempo di lievitazione per consentire alla pasta della brioche di diventare alta e soffice. Nella ricetta che leggerete, troverete un ripieno a base di provola affumicata e prosciutto. Però se volete fare qualche variazione e assecondare i vostri gusti, spazio alla fantasia! Potete farcire questa briosche salata con il prosciutto crudo oppure con lo speck e con il galbanino oppure il formaggio groviera.