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Abbronzatura, tutti i cibi per prepararsi

Pronti per la bella stagione e l’abbronzatura? Una sana tintarella passa anche attraverso l’alimentazione che riesce a preparare al meglio la pelle all’esposizione del sole: prepararsi è necessario non solo per i fototipi normali, ma anche e soprattutto per le pelli più sensibili.

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Lo ribadiscono i dermatologi anche nel corso del recente congresso di dermatologia Sidemast a Sorrento.

Alimentazione e cervello: dieta consigliata

Il cervello umano è un organo potente, ma per farlo funzionare bene occorre fornirgli il carburante migliore: una dieta bilanciata ricca di carboidrati, proteine e grassi “buoni‘; insieme a molti altri nutrienti.
Perché i carboidrati sono importanti per il cervello? I carboidrati sono la principale fonte di energia per il cervello. Per favorirne l’attività, è consigliato consumare alimenti con basso indice glicemico (IG), che rilasciano gli zuccheri lentamente e mantengono stabile il loro livello nel sangue.

Gli alimenti ad alto IG, come snack dolci e cereali raffinati, provocano un brusco aumento del livello di glucosio nel sangue, seguito da un veloce calo. Questi rapidi cambiamenti possono causare stanchezza e difficoltà a concentrarsi. Frutta e verdura, riso basmati e pasta hanno un basso IG. Associateli alle proteine (carne, uova, formaggi e frutta secca), essenziali per la produzione di neurotrasmettitori (necessari per pensare) e utili per regolare il livello di glucosio nel sangue.

Dissetiamoci con il carcadè

Dissetiamoci con il carcadè

Ho conosciuto questa bevanda molti anni fa in Egitto e da quando sono tornata non è mai mancata nella mia dispensa. Il Carcadè è ottimo come sostituto del (non contiene sostanze come la caffeina o teina) ma è anche molto dissetante se bevuto freddo con una fettina di limone. E’ riconoscibilissimo per il suo colore rosso, appena violaceo, che deriva dal colore dei fiori della pianta da cui è tratto.

Il Carcadè infatti si ottiene dai fiori di un arbusto che nasce spontaneamente in Africa. Le sue proprietà rinfrescanti gli africani le conoscono dai tempi dei tempi infatti durantre i lunghi viaggi nella calura era abitudine tenerne un fiore secco in bocca. In Italia questa bevanda è arrivata dopo la prima guerra etiopica ed ha conosciuto subito un enorme successo, favorito anche dalla campagna coloniale fascista e dal divieto di consumare prodotti non italiani (l’Eritrea era colonia italiana).

Negli anni seguenti è un po’ scomparso dalle abitudini degli italiani, nascosto nelle erboristerie o nei ricordi di chi tornava dalla vacanza sul Mar Rosso. Da qualche tempo a questa parte invece il carcadè è tornato prepotentemente in voga, consigliato anche dai diuretico e ricco, ricchissimo di vitamina C, basti pensare che ne possiede il doppio di un’arancia.