Spinacio (Spinacia oleracea)

spinaci

Spinacio (Spinacia oleracea)

Francese: épinard; Inglese: spinach; Spagnolo: espinaca; Tedesco: spinat.

Caratteristiche generali

Lo spinacio è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae. Può raggiungere gli 80 cm d’altezza ed ha grosse foglie tondeggianti di colore verde scuro.

Varietà esistenti

Numerose le varietà di spinaci in commercio. Tra le principali, gli spinaci viroflay, dal grosso cespo, il gigante d’inverno, dalle foglie crespe, il viking, il riccio di Castelnuovo o il merlo nero.

Stagione e diffusione

Lo spinacio è originario del continente Asiatico, ed ha conosciuto una diffusione via via più ampia in Europa a partire dall’anno mille. Probabilmente fu coltivato per la prima volta dall’uomo in Nepal, mentre oggi è molto diffuso nel Nord Europa.

Proprietà

Ricchi di ferro e calcio, gli spinaci contengono vitamina A, B, C, D, F, K e P e sali minerali (che li rendono particolarmente benefici per i casi di anemia e debolezza fisica).

100 g di spinaci crudi (31 Kcal) contengono:

  • 90,1 g di acqua;
  • 2,9 g di carboidrati;
  • 3,4 g di proteine;
  • 0,7 g di grassi;
  • 1,9 g di fibre.

Conservazione

Il periodo di raccolta degli spinaci va da novembre a marzo.

All’acquisto verificare che le foglie degli spinaci abbiano un colore uniforme, possibilmente senza parti appassite, e gambi forti.

Si conservano in frigo, in sacchetti di plastica, massimo per tre giorni, dopo una corretta lavatura ed asciugatura. E’ possibile anche congelarli.

Appena cotti è consigliabile consumarli subito.

Principali impieghi in cucina

In cucina gli spinaci si consumano crudi, cotti a pressione o bolliti. Crudi conservano gran parte delle proprietà che perdono da lessati.

Ottimi con il limone, nelle insalate o con il formaggio, entrano anche in zuppe, minestroni, pasta imbottita (ravioli, tortellini, ecc), cannelloni, sformati, frittate.

Note e curiosità

Gli spinaci sono i protagonisti del noto cartoon “Braccio di ferro”, dove l’omonimo protagonista assumeva il vegetale in caso di necessità per moltiplicare la propria vigoria fisica. Si crede che tale attribuzione sia legata all’errata considerazione sui valori di ferro contenuti negli spinaci durante gli anni ’30, ritenuti notevolmente più alti.

Erano inoltre il cibo prediletto di Caterina dei Medici, sposa di Enrico II di Francia nel 16° secolo.

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