La pasta fillo: dall’antica Grecia alla Cina

Immergete per un attimo la vostra mente tra le antiche strade di Atene, al sole dei grandi Partenoni e di una storia millenaria che ha portato fino a noi magnificenze architettoniche! La civiltà greca tuttavia non ci portato solamente una maestosità culturale ma anche una grande influenza in campo gastronomico. La stessa influenza si è poi diffusa in gran parte del mondo orientale e in Italia meridionale. La pasta fillo, chiamata anche philo, letteralmente significa sfoglia ed è assimilabile alla nostra pasta sfoglia anche se molto più sottile. E’ un impasto che si adatta sia a preparazioni dolci che salate ed è costituito da farina, acqua e sale per le ricette salate mentre invece per quelle dolci è consigliata l’aggiunta di un po’ d’olio d’oliva.
La sottigliezza della sfoglia è una vera e propria arte, la stessa che può ricordarci un tempio partenopeo. Molte sono le ricette della pasta fillo che insegnano a creare sfoglie sottilissime a mano, io però consiglio il più classico mattarello e sfogliatrice. La pasta fillo oltre ad essersi diffusa in medio oriente è utilizzata anche come base per i famosi involtini cinesi, segno evidente dell’ampio percorso fatto dalla cucina greca nel mondo.


Pasta fillo ( ingredienti)
Procedimento
Far scaldare acqua burro e sale in un pentolino poi, versare questo liquido sulla farina già disposta nel mixer, impastare per qualche minuto fino ad ottenere un impasto omogeneo e ricavare da questo impasto circa 15 palline. Far riposare l’impasto per circa 2-3 ore nel frigorifero, quindi cominciare a stendere la pasta con il matterello via via sempre più fina (in realtà è una vera e propria maestria farla a sfoglia sottilissima!), ripiegatele in più fogli e a questo punto la pasta fillo è pronta per le vostre ricette.

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