Struffoli senza canditi: un classico del Natale rivisitato per i più esigenti

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Fatemi subito dire come la stanno le cose per quanto riguarda la mia personale preparazione degli Struffoli! Mia nonna era una cuoca eccellente e una provetta pasticciera, ma nessuna delle sue tre figlie ha ereditato la passione per i dolci, anche se tutte e tre cucinano divinamente. Io sono l’unica della famiglia che ha invece sviluppato la passione per la preparazione dei dolci e finalmente qualche anno fa mi sono decisa a preparare gli Struffoli, per la gioia di tutta la famiglia.

 

 

 

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Ma a differenza di mia nonna, che utilizzava i canditi e veramente li mangiava anche così a morsi io li ho sempre solo utilizzati per la decorazione finale, perchè tanto so che non li mangia mai nessuno! Ecco allora la ricetta per gli Struffoli senza canditi, e mi perdonino i puristi della tradizione dolciaria napoletana!

Un’altra nota fondamentale è quella della farina. Nel mio libro di ricette antiche napoletane, che era proprio di mia nonna, non c’è la dose per la farina, e in verità questo avviene per molte altre ricette, che si preparano ad occhio, come dopotutto faceva mia nonna e fanno tutte le cuoche più navigate! Sono sicura che anche voi riuscirete senza alcun dubbio a dosare la giusta quantità di farina per avere l’impasto perfetto, e scusatemi se non riesco a suggerirvelo, ma almeno in questo ho seguito la tradizione, e sono sempre andata ad occhio!

I confettini e i diavolini che si usano per gli struffoli io li ho sempre trovati solo a Napoli, o nei mercati, se proprio non doveste trovarli ripiegate su quelli che riuscite a trovare, alla fine vedrete che andranno bene lo stesso.