Limone (citrus limon)

Limone (citrus limon)

Inglese: lemon; Francese: citron; Spagnolo: limonero; Tedesco: zitrone.

Caratteristiche generali

Considerato da alcuni ibrido naturale di lime e cedro, il limone è un albero da frutto della famiglia delle Rutaceae, e può raggiungere l’altezza di 7 metri.

Ha foglie ellittiche alterne, portamento aperto, fiori bianchi e profumati, ed il caratteristico frutto dalla forma sferico-ovale, con buccia gialla da ruvida a liscia e polpa suddivisa in spicchi.

Varietà esistenti

Tantissime le varietà di limone coltivate. Tra le nostrane: Monachello, Femminello, Interdonato; quelle straniere includono invece il Mesero, l’Eureka, il Lisbon, il Genoa.

Due varietà particolari sono il Limone volkamericano (Citrus volkamericana), con i frutti dalla buccia color arancio (è probabilmente un ibrido con il Citrus aurantium), e il Limone meyer (Citrus meyeri), ibrido invece con l’arancio dolce e dai frutti meno aspri del limone comune. Ancora, varietà note per il succo particolarmente dolce sono il lime ed il limone “testa di turco”.

L’italia può vantare varietà come il Limone Costa d’Amalfi, noto anche come Sfusato, prodotto IGP.

Stagione e diffusione

Il limone è originario delle grandi foreste dell’Indocina e dell’India, da cui ha conosciuto poi ampia diffusione come albero ornamentale o da frutto. La pianta fiorisce due volte l’anno. E’ tuttavia molto sensibile al freddo, ragion per cui a temperature sotto lo zero comincia a perdere le foglie. Il frutto può invece maturare anche una volta staccato dal ramo.

Proprietà nutritive e calorie

I tanti principi attivi del limone lo rendono particolarmente benefico in molti ambiti, dalla cosmesi all’aromaterapia sino alla fitoterapia.

Il succo contiene fino ad 80 grammi al litro di acido citrico, il componente responsabile del tipico sapore aspro, e numerosi sali, oltre a vitamine del gruppo B; fondamentali per il benessere della pelle e l’equilibrio nervoso. Ancora, vitamina C, ottimo antiossidante particolarmente presente negli agrumi, vitamina A e PP:

Per uso interno il limone è ottimo contro le infiammazioni di gola e bocca, mentre in cosmesi lo si utilizza per ammorbidire o purificare pelli grasse e rinforzare unghie fragili.

Tra le tante proprietà terapeutiche, il limone è: tonico, rinfrescante, disintossicante, battericida, diuretico, calmante, depurativo, antianemico, vermifugo, antireumatico, ipotensore.

La buccia contiene oli ed essenze aromatiche. Anche dai semi si ricava l’olio.

Raccolta e Conservazione

La raccolta può avere una certa continuità, abbracciando diversi mesi dell’anno. Il frutto va conservato prediligendo ambienti non troppo caldi, per evitarne la disidratazione.

Principali impieghi in cucina

In cucina il limone trova mille impieghi, che si tratti di primi o secondi ma soprattutto di dolci.

Negli antipasti si sposa con crostacei e insalate, mentre sui primi esalta la pasta fredda, i risotti, le linguine. Indispensabile sul pesce, ben si amalgama anche con le carni bianche, in particolare il pollo.

Con i dolci non c’è limite alla fantasia: il limone entra infatti in biscotti, torte, macedonie, gelati, sorbetti, crepes, granite, od in generale in creme e farciture. Molto utilizzato, in quest’ambito, sottoforma di scorza grattugiata o di canditi.

Le bevande più note che ricorrono al limone sono il the, da gustare freddo o caldo con una piccola spruzzatina del bell’agrume, la gassosa, ma soprattutto la limonata, facile da ottenere in due minuti mescolando limone, acqua e zucchero a piacere.

Il frutto è inoltre l’ideale per preparare ottimi punch, cocktail alcolici (mojito e capiroska su tutti) ed analcolici. Infine, è ingrediente d’elezione del noto liquore limoncello.

Link utili: limoncello e liquori al limone

Note e curiosità

Frutto tipicamente mediterraneo, il limone era utilizzato dagli antichi Egizi per l’imbalsamazione delle mummie o semplicemente deposto nei sarcofaghi assieme a datteri o fichi. Gli arabi lo importarono in Italia nel X sec, ma gli antichi romani già ne facevano uso, come testimoniano alcuni affreschi ritrovati a Pompei e le considerazioni di Plinio il Vecchio sulle proprietà del frutto.

Il nome della pianta deriva dal limu persiano.

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