Vacanze e buon cibo in Val d’Ega

Vacanze buon cibo Val d’Ega

Si avvicina il fatidico momento delle vacanze estive. C’è chi non aspetta altro e ormai da diverso tempo ha già iniziato il count down. Avete già deciso la vostra meta? Siete più da mare o da montagna? Se amate quest’ultima un’esperienza indimenticabile potrebbe esservi offerta dalla Val d’Ega, in Alto Adige. Alla ricerca di un pò di refrigerio che potrete godervi alla vista delle Dolomiti, la Val d’Ega accoglie i suoi visitatori, oltre che con dei paesaggi mozzafiato anche con una varietà gastronomica di tutto rispetto, per la serie vacanze all’insegna del buon cibo.

Tra i piatti e le preparazioni imperdibili, i dolci tipici che, dopo una bella camminata tra i sentieri sul Latemar o lungo gli alpeggi di Obereggen, potrete gustare recandovi presso gli 8 rifugi esistenti in zona: lo strudel di mele, il krapfen al papavero e marmellata, le frittelle di mele ed i canederli dolci alle albicocche e prugne, tanto per citarne alcuni.

In un ambiente caratterizzato dalla natura incontaminata, meta prediletta da famiglie e da sportivi, la Val d’Ega offre tra le altre prelibatezze, le frittelle con la marmellata della Malga Laner, la frittata dolce sminuzzata della Wigler Schupf, ed ancora, nel caso abbiate la fortuna di essere in zona per il 18 luglio, la possibilità di partecipare ad una cena caratterizzata da 6 piatti tipici, sul Proa, dove verrà allestito una sorta di balcone dal quale godere di una vista indimenticabile sul massiccio del Catinaccio. Spazio anche agli estimatori dei vini con le apposite degustazioni che si svolgeranno dal 26 luglio all’8 agosto a Nova Ponente.

Ma le proposte gastronomiche della Val d’Ega non si fermano qui, numerosi e tutti da provare sono i piatti della tradizione, come l’arrosto di montone castrato chiamato bockans o la carne di manzo affumicata chiamata gselchtis, o ancora i diversi prodotti tipici come i mirtilli rossi, il formaggio magro graukas e il kaminwurtz, ovvero la salsiccia affumicata. Come non citare, infine, i famosi canederli per i quali la cucina altoatesina è conosciuta nel resto d’Italia.

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