Guava (Psidium guajava)

GUAVABIS

Guava (Psidium guajava)

Francese: goyavier; Inglese: apple guava; Spagnolo: guayabo; Tedesco: echte guave.

Caratteristiche generali

La guaiava o guava è il frutto dell’omonima pianta della famiglia delle Myrtaceae.

Alta fino a 5 metri, la pianta è sempreverde, ha corteccia chiara e foglie opposte di forma ovale e sviluppa fiori bianchi ermafroditi.

Il frutto, lungo anche 12 cm, può avere forma sferica, piriforme o ellittica e colore dal giallo al verde, con polpa bianca, giallognola o rosa. Può raggiungere, in taluni casi, il peso di 800 grammi.

Varietà esistenti

Si conoscono più di 150 specie di Guava, tra cui la Guava Brasiliana, il Rumberry, la Guava di Costarica, il Guisaro e il Guvaberry.

Stagione e diffusione

La guava è coltivata in Europa solo sporadicamente. Originaria dell’America Centrale, si è poi gradualmente diffusa in tutta l’America tropicale, prediligendo ambienti temperato-caldi.

I maggiori produttori mondiali di guava sono il Brasile e l’India, mentre alle Hawaii è la piantagione più grande in assoluto.

Valori nutrizionali e Proprietà

100 g di guava (20 Kcal circa) contengono:

  • 86,1 g di acqua;
  • 0,82 g di proteine;
  • 0,6 g di lipidi;
  • 9,54 g di glucidi;

Il frutto è inoltre ricco di vitamina A, vitamina C, potassio, fosforo, antiossidanti naturali e pare sia in grado di ridurre la glicemia.

Raccolta e Conservazione

Sul mercato la guava si trova da maggio a novembre.

Il frutto viene raccolto quando la colorazione superficiale tende a virare dal verde intenso a un verde più chiaro.

Principali impieghi in cucina

In cucina i frutti della guava sono ottimi consumati freschi o per farne marmellate, nettari e succhi. Il loro sapore ricorda a tratti la fragola, la pera, la banana o la pesca, in un originale mix agrodolce.

La guava fresca si consuma tagliando il frutto a metà, eliminando i semi e quindi suddividendo le due metà in spicchi più piccoli.

Il frutto è ottimo anche ricoperto di zucchero e rum.

Note e curiosità

Gli Aztechi conoscevano e consumavano questo frutto, a loro noto con il nome di Xalxocotl (ovvero prugna di sabbia). L’Europa conoscerà la guava soltanto con le prime spedizioni spagnole in Sudamerica.

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