Dimmi come mangi e ti dirò chi sei: il galateo a tavola/1

Se siete stati educati fin da piccoli a comportarvi bene a tavola, e non soltanto per far bella figura in società, ma soprattutto per il piacere personale di sentirsi sempre a posto anche nell’atmosfera rilassata e poco impegnativa di un pasto familiare, passate pure ad un altro post, perché questo non è per voi. E riservato invece a quanti non hanno avuto tempo e modo di preoccuparsi finora delle proprie maniere o che desiderano dissipare qualche dubbio in proposito. Non si sorrida o ci si indigni pertanto per certi suggerimenti che a molti possono apparire ovvi: non sempre lo sono, e comunque, può essere utile per tutti un buon ripasso generale, in modo da evitare tanto i difetti lampanti quanto le stonature troppo manierate.
Ecco dunque tutto ciò che a tavola è bene fare, o meglio, non fare.

  1. Non accomodatevi a tavola prima che la padrona di casa, dopo aver consegnato a ciascuno il suo posto, abbia dato il segnale. Non sedetevi scomposti, ma ben dritti sulla sedia, senza accavallare le gambe ma tenendole raccolte sotto al vostro posto.
  2. Non appoggiate i gomiti sul piano della tavola, ma solo un tratto dell’ avambraccio, tenendo le braccia bene accostate per non disturbare i commensali che avete a lato. E continuate così per tutto il resto del pranzo anche se siete alle prese con qualcosa di duro da tagliare.
  3. Non commettete l’imperdonabile errore di infilare il tovagliolo nell’apertura del vestito, neanche adducendo qualche scusa puerilmente spiritosa, ma tenetelo ben spiegato in grembo senza appallottolarlo sulla tavola. Mangiando non tamponatevi gli angoli bocca solo con la punta del tovagliolo, è una affettazione di scarso buon gusto.
  4. Non cominciate a mangiare appena serviti con la scusa che la vivanda si fredda, ma aspettate che sia la padrona di casa a dare il segnale. Non esordite con un «buon appetito!». Lodate amabilmente ogni piatto senza lanciare esclamazioni esagerate.
  5. Non portate le posate alla bocca tuffando la testa verso il piatto con l’impressione di voracità, ma viceversa. Non fate risucchi con la minestra o rumori sgradevoli masticando. Non portate il coltello alla bocca, non bevete tutto di un fiato.
  6. Non impugnate le posate a mo’ di armi, ma tenetele con garbo pur senza leziosaggini innaturali. Non branditele gesticolando e non battetele sul piatto. Quando avete finito non lasciatele in disordine e neppure a croce, ma raccolte e poste perpendicolarmente alla vostra persona.
  7. Se dovete appoggiare coltello e forchetta tra un boccone e l’altro non metteteli sulla tovaglia o con lame e punte sull’orlo del piatto ed i manici posati al di fuori, tipo ali di aeroplano. Disponeteli invece a forma di V sul piatto, con il vertice leggermente allargato rivolto verso il centro della tavola e con le impugnature che fuoriescano solo un poco dal bordo.
  8. In quanto al cucchiaio, non è ammesso per avvolgere gli spaghetti. Appoggiandolo deponetelo nella fondina leggermente inclinato, con il manico rivolto verso destra. Non abbandonatelo mai dentro la tazza da brodo, ma mettetelo sul piatto sottostante.
  9. Lo stesso dicasi per il cucchiaino del gelato, del caffè o del té. E a proposito di caffè non sorbitelo a cucchiaini, ma sorseggiatelo direttamente dalla tazzina, senza guarnizioni appendicolari di mignoli sollevati.
  10. Guardatevi poi dal mettere una posata già usata da voi nel piatto di portata, come spesso avviene nei pranzi in piedi per la fretta o nella ressa di servirsi. Come pure, non adoperate il cucchiaino del caffè per prendere altro zucchero dalla zuccheriera.
  11. Non parlate mangiando e masticate a bocca chiusa, senza fare troppe smorfie, non bevete con il boccone in bocca, non accostate le labbra al bicchiere prima di averle pulite.
  12. Non rifiutate mai la vivanda che viene servita direttamente nel piatto individuale. Dovete sempre accettarla, limitandovi magari al solo assaggio, muovendola un po’ con la posata per dare l’impressione che l’avete toccata. Potete invece rifiutare il vino, con un brevissimo cenno della mano. Non fate l’affronto al vostro ospite di allungarlo con l’acqua, non chiedete del ghiaccio!
  13. Non lasciate avanzi evidenti nel piatto, anche se nei paesi anglosassoni esiste tale usanza, vagamente ipocrita. Fate onore alla cucina, ma guardatevi dal ripulire il fondo del piatto, facendo magari la scarpetta. Orrore! Non servitevi più di due volte della stessa vivanda.
  14. Servendovi non andate a scegliere i pezzi migliori delle carni, lasciando vuoti antiestetici nel piatto di portata, ma prendete la porzione che avete più vicino. Sarà cura della padrona di casa presentare all’ospite le parti più belle.
  15. Non tagliate subito tutta la carne in tanti pezzetti, ma fatelo un pezzetto alla volta. Sembrereste dei bambini con il piatto preparato dalla mamma.
  16. Alle signore non è consentito andare ad un pranzo inondate di profumo con il rischio che il vicino di tavola sia costretto ad assaporare un pesce allo Chanel n°5. A tavola è proibito anche rifarsi il maquillage come pure ridarsi un colpo di rossetto. Anzi, buona regola per riguardo a una tovaglia molto bella, è gentile tamponare rapidamente le labbra troppo rosse prima di sedersi a tavola.

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