Bottiglia di vino, le 5 regole per aprirla

Avete mai provato ad aprire una bottiglia di vino? A prima vista si tratterebbe di un’attività estremamente semplice, ma gli errori potrebbero essere dietro l’angolo: a risolvere il problema, arrivano i cinque consigli  di Alessandro Scorsone, sommelier e maestro cerimoniere di Palazzo Chigi che è stato interpellato sull’argomento da Apcor, Associazione portoghese dei produttori di sughero.

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Cinque regole che possono essere applicate a ogni bottiglia e che racchiudono la storia del vitigno, la storia della cantina e della area geografica del vino che si sta per aprire. Tutte caratteristiche vengono liberate nel momento in cui il tappo di sughero lascia trasparire i profumi e gli aromi del vino, ma le regole corrette da seguire per l’apertura della bottiglia di vino sono valide per ogni tipi di bottiglia, dalla più raffinata alla più economica.

1. L’etichetta deve essere esposta verso il tavolo e visibile agli ospiti, poi è necessario cominciare ad incidere la capsula di alluminio della bottiglia in un punto preciso, la baga, che corrisponde alla parte più alta del collo della bottiglia. Devono essere incise le parti anteriore e posteriore, ma senza mai spostare o scuotere la bottiglia.

2. Dopo l’incisione, la capsula deve essere eliminata e con un tovagliolo sarà necessario pulire la parte superiore del tappo da eventuale polvere o muffe lì presenti.

3. È il momento del cavatappi: si infila la spirale al centro preciso del tappo, ci compiono 4,5/5 giri e si solleva il tappo con una prima leva.

4. Massima delicatezza e sensibilità sono necessari per arrivare all’estrazione finale che non dovrà mai produrre rumori avendo anche cura di non toccare mai il tappo con le mani.

5. Estratto il tappo, sarà necessario annusarlo, pulire il collo interno della bottiglia da eventuali residui e proseguire con il primo assaggio passando anche alla mescita del vino ai commensali.

 

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