Anno nazionale del cibo italiano nel mondo, i tesori alimentari nascosti

Al via l’Anno nazionale del cibo italiano nel mondo indetto per il 2018  dai Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali, presieduti rispettivamente da Maurizio Martina e Dario Franceschini.

frutta e verdura, crea, dieta mediterranea, veganesimo

Partiranno proprio dal mese di gennaio, una serie di iniziative e di eventi legati alla cultura e alla tradizione enogastronomica dell’Italia, ma intanto al via anche la mappa dei tesori nascosti gourmet nascosti in oltre 5.567 borghi d’Italia e che raccontano la storia di un patrimonio paesaggistico, culturale e artistico unico. 

L’ha stilata la Coldiretti in concomitanza con la prima rassegna dedicata ai prodotti tipici dei comuni con meno di 5 mila abitanti per far conoscere le specialità e le bontà territoriali custodite da generazioni e generazioni in tutto il Paese anche in borghi meno legati al turismo.

Fra le mete gourmet segnalate dalla Coldiretti, non manca Vigoleno, un piccolo borgo del comune di Vernasca in provincia di Piacenza, dove si produce l’omonimo Vin Santo. Fra le zone citate dalla Coldiretti, anche Montelupone nel Maceratese con 3.584 anime che produce il carciofo viola e Campotosto nell’aquilano, dove si produce l’omonima celebre mortadella.

A Ustica (con appena 1.308 abitanti) spicca la prelibatezza alimentare delle lenticchie laviche utilizzate nei menu degli astronauti nello spazio, ma non mancano molti altri prodotti legati alla religiosità. Qualche esempio? La molisana treccia di Santa Croce di Magliano che conta 4.387 abitanti, un  formaggio particolare che proprio in occasione delle feste del paese, viene portato a tracolla e poi consumato come giusta ricompensa dai partecipanti alla processione.

ANNO NAZIONALE DEL CIBO ITALIANO, LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

photo credits | think stock