Fagottini di pasta frolla, gorgonzola e ciliegie

Ecco qui una preparazione che concilia il gusto delicato delle ciliegie a quello deciso e inconfondibile del gongonzola.

C’è chi lo ama, c’è chi a cui proprio non piace, e in questo caso lo può sostituire con un altro formaggio a piacere, senza modificare la ricetta.

Almeno una volta vale la pena di preparare questo particolare antipasto di facile esecuzione e, se si riesce, prima che finiscano le ciliegie.

Infatti dopo il 24 giugno, festa di S. Giovanni, patrono di Torino, c’è il pericolo che un “Giuanin” ( vermetto, in piemontese) possa trovare ospitalità dentro questo frutto che, almeno qui dalle mie parti, causa la pioggia di queste ultime settimane , purtroppo non ha un gran sapore.

Finocchi crudi in salsa piccante


Mano a mano che la bella stagione prende il via siamo sempre alla ricerca di ricette veloci, light e gustose. Le insalate sono le prime ad essere ricercate ma in generale tutte le verdure, in quanluque modo vengano cucinate, sono al centro di numerose ricette estive. I finocchi, in particolare, sono verdure che contengono molta acqua hanno pertanto delle importantissime proprietà diuretiche e la ricetta che Ginger oggi vi propone saprà accontentare anche i palati che, solitamente, apprezzano gusti un po’ forti!
Finocchi crudi in salsa piccante ( ingredienti per 4 persone)
  • 4-5 finocchi teneri
  • 2 filetti di acciuga
  • 20 gr di capperi
  • 30 gr di olive verdi snocciolate
  • limone
  • 1 spruzzo di Worcester
  • qualche goccia di Tabasco
  • olio, sale e pepe

I fagioli e le polpettine di fagioli: per un menù a base di legumi


Chi ci segue da un pochino avrà sicuramente notato che una nostra mission è quella di coniugare benessere e gusto in un mix sapiente di ricette, facilmente realizzabili da tutti e sopratutto che possano piacere a tutti! E la cucina a base di legumi non è da meno! I fagioli, in particolare, sono i semi di una leguminosa originaria del Brasile e dell’Argentina, introdotta in Europa da Cristoforo Colombo. Si consumano prevalentemente i semi, di alcune varietà (fagioli mangiatutto, cornetti o fagiolini) si mangia anche il bacello. Esistono più di 500 varietà di fagioli, i più conosciuti sono i cannellini e i borlotti venduti in scatola, le altre varietà sono commercializzate sottoforma di prodotto secco, che va cotto previo ammollo di 8-12 ore. La ricetta che Ginger oggi vi propone è una valida alternativa alle polpettine di carne, da abbinare magari a delle ottime polpettine vegetariane ad un insalata di riso, farro, orzo e cereali, tanto per completare il mix di cereali!
Polpettine di fagioli (ingredienti per 4 persone)
  • 500gr di fagioli borlotti in scatola (oppure freschi lessati)
  • 1 cucchiaio di erbe aromatiche miste tritate
  • 1 uovo
  • 1 spicchio d’aglio
  • farina
  • olio
  • grana grattugiato
  • pane grattugiato
  • la scorza di 1/2 limone grattugiata

Il mais: caratteristiche e ricetta


Caratteristiche: con questo nome di origine messicana (maiz) viene definito il nostro granoturco, il quale oltre che sotto forma di farina viene commercializzato in pannocchie (fresche o surgelate) e in chicchi conservati in scatola.
Come acquistarlo: si trova conservato al naturale e per utilizzarlo basta semplicemente sgocciolarlo dal suo liquido.
Come prepararlo: il mais è ottimo consumato in insalata, oppure usato in preparazioni diverse con cotture piuttosto brevi
Curiosità: Gli indiani del Perù utilizzano la pianta come stupefacente. Tale attività sembra legata alla presenza di alcaloidi, dalla composizione ancora sconosciuta, che per inalazione danno eccitazione psichica ed il cui uso prolungato causa vomito, coliche e diarrea. Il Mais arrivò in Europa con Cristoforo Colombo, ma il suo ingresso ufficiale nella Materia Medica risale al 1879 quando venne segnalato l’uso degli stigmi per l’attività sedativa e diuretica. Una ricetta semplice ma che saprà sicuramente esaltare il sapore e la croccantezza del mais è la seguente!

Insalata di lenticchie di Pondicherry


A questa insalata ho dato il nome di una città dell’India meridionale che è stata profondamente influenzata dalla colonizzazione francese. Mi piace molto il mix di sapori orientali e occidentali sapientemente racchiuso in questa ricetta. L’insalata si prepara con piccole lenticchie nere, simili a quelle di Puy o di Castelluccio, ma in realtà può essere preparata con qualsiasi tipo di lenticchia nera. In questo caso ho scelto le lenticchie della qualità Beluga: si chiamano come il caviale perché sono davvero minuscole, soprattutto se paragonate alle altre lenticchie. Mi piace la croccantezza del miscuglio di mele e peperoni, abbinata alla morbidezza delle lenticchie. È un’ottima insalata per un picnic, particolarmente pratica in presenza di vegetariani che devono aggiungere qualcosa di sostanzioso al loro menù. Lo zenzero e il cocco fatti saltare nell’olio di sesamo aggiungono un tocco d’India in più.

Quattro mosse per una cena veloce e gustosa / II parte (finta parmigiana di melanzane)

Allora, avevamo appena iniziato a cucinare per la nostra bella cenetta, le bruschette fantasia sono pronte, e a questo punto non resta che proseguire. Anche perchè come antipasto credo abbiano stuzzicato abbastanza l’appetito, ma adesso bisogna passare a riempire un pò la pancia.

Non so cosa ne pensiate ma per me l’estate è sinonimo di melanzane, quelle belle e gustose, dalla buccia nera come la nostra pelle ad un buon livello di abbronzatura, che non riesci a smettere di mangiarle, perchè d’estate sembrano più saporite, e poi sono sempre una verdura e mangiarne un po’ male non fa.

Ecco perchè penso che il modo migliore di proseguire la nostra cena veloce e gustosa sia con una finta parmigiana di melanzane. Detta finta perchè più rapida nella preparazione rispetto alla classica parmigiana di melanzane o alla parmigiana alla ragusana. Ma, bando alle chiacchiere, vi dico subito di cosa si tratta.

Quattro mosse per una cena veloce e gustosa / I parte (buschette fantasia)

Ammettiamolo non sempre si ha voglia di cucinare. Ci sono delle sere in cui vorresti rientrare in casa e trovare una bella tavola apparecchiata e sentir provenire dalla cucina un buon odore di cucinato. E invece, ciò che ti aspetta, sono pentole vuote e fornelli spenti in attesa che sia tu a preparare qualcosa, a farti venire un’idea.

Senza perdersi d’animo c’è una soluzione rapida e veloce, per preparare in quattro passaggi una cena completa e gustosa, senza star troppo a combattere e soddisfacendo i gusti di tutti.

Se avrete pazienza di seguirmi potrebbe essere l’occasione giusta per preparare dei piatti nuovi, magari anche per una serata tra amici, che in questo periodo si organizzano spesso, anche all’aperto per godersi l’aria dolce e fresca della bella stagione.

Cominceremo con preparare delle Bruschette fantasia.

La storia del Pane

Ho preparato tanti tipi di pani, per i vari impasti mi sono stati di aiuto la fantasia, gli ingredienti a disposizione, i consigli e le ricette scovate su giornali e pubblicazioni varie.

Non ho avuto bisogno delle varie macchine del pane, impastatrici e di tutto quello che la tecnologia moderna mette a disposizione delle intrepide casalinghe.

Non ho voluto la macchina del pane (anche se un pensierino l’ho fatto) solamente perché in cucina ho uno spazio ridotto per cui, spesso, devo fare i salti mortali per l’ottimizzazione dei piani di lavoro.

E poi ho visto la fine che ha fatto quella di mia figlia che, dopo gli ululati di gioia per i primi pani appena sfornati, è stata relegata nel dimenticatoio che viste, le dimensioni della stessa richiede un bel po’ di spazio.

Desidero parlare un po’ della storia di questo prezioso alimento che spesso viene additato come colpevole del “grasso superfluo”, salvo scoprire poi che chi si lamenta dei maniglioni antipanico ne mangia, senza quasi accorgersene, fette su fette, fa la scarpetta, ci aggiunge formaggi vari, moquette di burro e marmellata, fiumi d’olio e sale perché tanto l’olio extra fa bene .

Io dico sempre che sono le quantità che devono essere limitate e che ci si deve far aiutare dal buon senso.

Non male come pistolotto iniziale, vero?

L’origine del pane, il cui nome deriva dal latino “panis” secondo alcune fonti da me consultate, risalirebbe a 10.000 anni fa e ne sono state trovate tracce in Mesopotamia.

Frittelle salate allo speck: un fast food tutto italiano

Molte sono le persone che, per lavoro o per studio, sono costrette a mangiare fuori casa e che quindi si rivolgono ai fast food mangiando panini veloci ma troppo spesso ricchi di calorie. Un buon mangiare non sempre è detto che debba essere lento, l’importante è che sia composto da ingredienti genuini e di qualità. Senza nulla togliere a validissime rosticcerie, bar, fast food e quant’altro, credo che, quando ne abbiamo la possibilità, sia meglio prepararci qualcosa a casa e portarcelo in comodi portapranzi; solo così sappiamo realmente cosa mangiamo!

Proprio per questo oggi vi vogliamo suggerire una ricetta semplicemente sfiziosa, che saprà accattivare i palati non solo dei grandi ma anche dei bimbi. Eh si… perché anche le merende dei bambini, troppo spesso, basate su merendine che non lasciano un completo senso di sazietà, in realtà sono ricche di grassi e prive di nutrienti essenziali per la loro crescita. Le frittelle salate allo speck sono una valida alternativa ad un pranzo in ufficio, ad uno spuntino nella pausa dallo studio e una buona merendina per i nostri bambini.

Il “Radicale”, una ricetta inventata…da un uomo!

Quando convivi con due uomini non pensi mai che un giorno mangerai qualcosa di eccezionale. La vecchia leggenda metropolitana vuole che ai fornelli sia sempre la donna a cavarsela, mentre l’uomo lupo famelico non sappia far altro che mangiare.

Per mia fortuna non è sempre così. Durante la mia bella e lunga convivenza torinese, una sera in preda alla fame più disarmante uno dei miei coinquilini s’inventa un piatto niente male, che da allora sia per la preparazione che per la sua scelta di ingredienti abbiamo denominato “il radicale”. Oggi ve la propongo.

Il Radicale
Ingredienti per quattro persone:

  • 600gr di carne tritata
  • 2 uova
  • formaggio grana grattugiato
  • 200gr fontina
  • 6 zucchine
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • Olio extravergine d’oliva
  • aglio
  • latte
  • pan grattato
  • sale e pepe

Dalla splendida Sardegna le impanadas di pecorino

A causa delle mie origini sarde non potevo certamente esimermi dal parlarvi delle buonissime impanadas. Chi non è sardo e non le ha mai assaggiate non sa quello che si perde, proverò comunque a spiegarvele e poi a darvi la ricetta per realizzarle. Le impanadas, o panadas, sono delle squisite tortine salate, una sorta di calzoni, che vengono preparate in molte zone della Sardegna.

Nascono però nel nuorese, e il nome in origine significa appunto palla; una palla che veniva riempita con carne d’agnello e uva passa, si conservava per giorni molto bene e veniva portata dai contadini durante i pascoli delle pecore. In origine le impanadas erano vere e proprie bombe ripiene che raggiungevano il peso anche di 1 kg, oggi invece, per ragioni più commerciali, se ne sono ridotte le dimensioni e si attestano sul peso di circa 1hg. La ricetta che vi presentiamo oggi è la versione vegetariana della classica impanadas, con dell’ottimo formaggio sardo (il link è scherzoso).

Impanadas di pecorino (ingredienti per 4 persone)

Insalata di arance e cipolla rossa di Tropea

Arriva l’estate, il tempo si fa più caldo le giornate si allungano e la voglia di mettersi in costume ci mette in fuga dalla cucina. La paura di aumentare quelle belle maniglie dell’amore che già circondano i nostri fianchi quasi ci impedisce di toccare il frigo come se potessimo ingrassare solo guardandolo.

Eppure una soluzione c’è, non serve per nulla digiunare, anzi, piuttosto che ridursi all’osso per poi riprendere solo con una fetta di pane tutti i chili persi, conviene decidersi a fare un po’ di movimento e soprattutto una sana alimentazione. Ecco quindi venirci in aiuto l’insalata, alimento ricco di sali minerali e vitamine, facile da preparare e comoda da mangiare ovunque. Insalata di arance, questa preparazione è una ricetta consigliatami da un amico un’estate fa, mentre ero in preda all’ansia da pancetta. In alternativa potreste provare anche qualche variante con il pompelmo, per esempio, per le quali valgono le stesse considerazioni nutrizionali.

La nuova Red Bull simply cola. Bidone o vera novità tutta naturale?


Sarà presentata oggi a Roma in un party appositamente creato per il lancio del prodotto, l’ultimo nato in casa Red Bull, nota azienda leader nel campo degli energy drink. Dopo Red Bull Original e Red Bull sugar free, ecco ci siamo, anche Red Bull simply cola. In Italia dal 9 di aprile, ma ancora decisamente poco conosciuta, come dice il nome, confermato ovviamente dal sito ufficiale, la nuova cola della Red Bull sembra davvero essere un prodotto tutto naturale, fatto solamente con noci, foglie di cola e caffeina prodotta in modo naturale, con l’aggiunta di qualche aroma come vaniglia, cannella, zenzero, lime ad altri aromi (sempre naturali!).

L’operazione di marketing del nuovo prodotto vede coinvolti, per ora, solamente sette paesi: oltre all’Italia la nuova Red Bull simply cola la trovate anche in Inghilterra, Svizzera, Austria, Irlanda, Russia e, ovviamente, Stati Uniti. Ma c’era davvero bisogno di una nuova cola? C’è da dire che la Red Bull non se la sta passando affatto bene negli Stati Uniti, vi basti sapere che nel campo degli energy drink è stata soppiantata da un altro colosso, la Monster Energy, pertanto cercano ora di risalire la china con questa novità.

La vera storia della pizza surgelata


Quest’oggi non siamo qui a darvi la ricetta della pizza surgelata, anche perché il bello della pizza fatta in casa è farla fresca e assaporarla croccante e appena sfornata. Certo quando non abbiamo il tempo di metterci a preparare né la pasta e né tutto il condimento, l’ideale è una pizza al volo presa dal congelatore. Devo essere sincera molte sono le marche provate e nessuna uguaglia minimamente una pizza fatta in casa anche solo con mozzarella e pomodoro.

Tuttavia se proprio non volete rinunciare ad una pizzetta veloce provate le pizze della Coop, della Conad, della Buitoni insomma grandi marche che mettono ingredienti di prima qualità, rispetto a marche discount in cui il sapore lascia proprio a desiderare. Era il 1945 quando la prima pizza surgelata nel mondo fu messa a punto proprio per una spedizione aerea. Era in corso la seconda guerra mondiale Francis Ferrari, italo-americano di Newark, ricevette una lettera del fratello Fred che combatteva nel corpo dei marines a Iwo-Jima.