Cucinare con gli avanzi di pane, i canederli ai porcini

E dopo gli avanzi di pasta è la volta del pane. Sia dopo il periodo festivo che anche no, ci si può ritrovare in casa grandi quantità di pane raffermo che non sapremmo come utilizzare considerato il fatto che non sia più “mangiabile” in quanto non fresco. Ed allora ho pensato di riciclarlo, utilizzandone gli avanzi, nella preparazione dei canederli ai funghi porcini, un piatto tipico non solo del Trentino Alto Adige, ma anche della cucina tedesca, austriaca e ceca, a base di un impasto di pane raffermo (appunto), latte e uova ai quali vanno aggiunti ingredienti a scelta tra i quali di solito non manca mai lo speck, mentre in questo caso, invece, è sostituito dai funghi.

I canederli  ai funghi porcini potrebbero essere paragonati a dei grossi gnocchi di pane. Vediamo nel dettaglio come si preparano. Innanzitutto in una ciotola va versato il pane raffermo tagliato a piccoli dadini, a questo vanno aggiunte le uova sbattute con del pepe, del sale ed il latte, e, dopo aver mescolato bene si lascia riposare il tutto per due ore. Una volta trascorso il tempo necessario si prepara un soffritto con i funghi tagliati a pezzettini, la cipolla l’olio ed il burro. Il soffritto raffreddato va incorporato al pane insieme al prezzemolo tritato, la noce moscata e la farina.

Il pane alle noci sulle tavole natalizie

E restando in tema noci, ieri le linguine, oggi è la volta del pane. Ho pensato che in occasione di una festa così attesa e così importante quale è il natale, potremmo “addobbare” a festa anche il pane, proponendone una versione ricca e consona all’avenimento: il pane alle noci. Il pane alle noci servito già tagliato a fette dentro cestini di vimini poste a centro tavola, fa molto atmosfera natalizia.

Ma vediamo un pò come si prepara in casa. Intanto dovrete sgusciare e tritare le noci.Setacciare la farina, sciogliere il lievito nell’acqua tiepida, versarlo sulla farina, con lo zucchero e mescolare e lavorare a lungo. Aggiungere il sale, e formare una palla da far riposare e lievitare in un luogo asciutto e lontano da fonti di calore. Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume, lavorarlo e dargli la forma desiderata. Riporlo nuovamente a lievitare ed infine cuocerlo in forno già caldo a 220C° per circa 40 minuti.

Che buona la Pizza per cena, se poi la fate anche con la farina di soia lo é ancor di più!

Allora oggi vorrei condividere una piccola scoperta che ho fatto e che ho reputato davvero strepitosa: non so voi ma io preparo spesso la pizza in casa, sia perché mi piace sia perché i bambini la adorano. Comunque di recente sono andata in un supermercato Biologico di cui non credo di poter fare il nome ed ho trovato una busta di farina di soia integrale che riportava la dicitura “per rendere più croccanti i vostri impasti”, allora l’ho subito comprata pensando che a me la pizza piace proprio “alla romana“. Che volete farci d’altronde sono nata e cresciuta a Roma poi mi sono autotrapiantata nella bellissima emilia romagna dove si mangia divinamente ma, a onor del vero, la pizza la fanno molto simile al pane. Comunque a parte queste divagazioni sulle mie origini, ho preso la farina, l’ho tagliata con una farina biologica di grano 00 e davvero la pizza é venuta bella croccante e con le bolle! ed inoltre digeribilissima! ora vi devo precisare che la farina di soia ha un suo sapore che si sente nell’impasto quindi se per caso non vi dovesse piacere il sapore della soia potete anche scambiarla con una pari quantità di farina di kamut, ma non vi viene così croccante!

Maccheroncini di Campofilone al sugo. Il primo piatto marchigiano del Natale.

Pochi cibi sono così universalmente ben accetti come i maccheroni. E di pochissimi l’etimologia è altrettanto controversa. C’è chi sostiene che il termine “maccherone” derivi dal latino tardo “maccare”, che significa schiacciare. I maccheroncini di Campofilone sono il tipico primo piatto marchigiano del Natale. Vanto del paese di Campofilone in provincia di Ascoli Piceno, che dedica loro una sagra molto nota in tutta Italia, i maccheroncini sono strettissimi fili di pasta sfoglia tirata allo spessore di un velo, tagliati con coltelli molto affilati. Il Maccheroncino di Campofilone, vanta una tradizione antichissima. Già nel 1400 il maccheroncino, considerato un piatto prelibato viene citato in una corrispondenza dell’Abbazia di Campofilone e poi ancora riportato nei quaderni di ricette di alcune case nobili dove si scriveva che questa originale pasta era tanto delicata da sciogliersi in bocca. Il Maccheroncino ha sempre rivestito un’importanza particolare, discostandosi dai piatti di “tutti i giorni”, rappresentando il piatto per eccellenza, simbolo di bravura della padrona di casa e piatto tradizionale nei pranzi di festa. Noti sin dal Quattrocento come “maccheroncini fini fini”, la loro caratteristica è l’elevato numero di uova presente nell’impasto: ben dieci per un chilo di semola di grano duro. La lavorazione richiede abilità, forza e fatica. La pasta, che si cuoce molto rapidamente, resta porosa, caratteristica che insieme all’estrema delicatezza dello spessore la rende ottima sia in brodo sia asciutta (il condimento caratteristico è un ragù di carne di pollo, vitello, maiale aromatizzato con noce moscata e spolverato di pecorino).   

I grissini al mais della Cucina Italiana per il pranzo di natale

n ogni pranzo o cena che si rispetti, soprattutto quando ci troviamo al ristorante, ad attenderci in tavola troviamo sempre i grissini. Sono loro ad accoglierci ed a placare quel senso di fame che ci pervade in attesa delle prime portate. Ho pensato allora che anche in occasione del natale potremmo dedicarci alla loro preparazione per portare in tavola dei signori grissini, non quelli confezionati, ma proprio fatti in casa e dal sapore particolare, al mais. La ricetta dei grissini al mais è tratta dalla validissima rivista La Cucina Italiana, che propone sempre ricette collaudate e di sicura riuscita.

Per la preparazione dei grissini al mais vi serviranno tre tipi di farine: quella speciale per pizze, quella di mais e quella di grano duro. Inoltre poco burro, lievito di birra e paprika a volontà. Per quanto riguarda il procedimento invece, se vi servite di una impastatrice sarà molto più veloce. Innanzitutto si lavorano la farina di grano duro con quella per pizze e del lievito sciolto in 150 gr di acqua tiepida. Dopo la lievitazione si va a fare lievitare fino a che non sia raddoppiato di volume. A questo punto si aggiungono: la farina di mais, il burro, la paprika ed il sale e si fa lievitare ancora l’impasto oleato esternamente.

Ricette senza glutine, farinata di ceci

Oggi prepareremo una torta salata tipica della liguria e in particolare di Genova. Sto parlando della farinata di ceci conosciuta anche come fainè. Una ricetta senza glutine che vi permetterà di cucinare una buonissima torta senza bisogno di acquistare i costosi prodotti che non contengono il glutine. Pochi semplici ingredienti per un piatto che potrà essere mangiato come secondo accompagnato magari da un contorno di verdure, ma anche come antipasto. Le origini di questa ricetta vanno ricercate in tempi molto molto lontani. Leggenda vuole che la preparazione di questa torta andasse di moda tra i soldati greci e romani che non avevano molto tempo a disposizione. Mescolavano infatti la farina di ceci all’acqua e all’olio e lasciavano cuocere al sole sul loro scudo il composto. Il fatto che la torta sia molto bassa facilitava la cottura. E’ diventata poi una ricetta tipica della Liguria dopo una battaglia che ha visto coinvolte Pisa e Genova. I marinai liguri di ritorno dopo la battaglia affrontarono una terribile tempesta durante la quale si rovesciarono farina di ceci e olio che si unirono all’acqua salata. Quello però era ciò che restava e i marinai lo mangiarono dopo aver cotto tutto al sole. Capirono quindi che il risultato era ottimo e si decise di utilizzare il forno.

La quiche di porri e pere per un’insolito primo piatto

Continuiamo con un’altra ricetta per utilizzare i porri e questa volta li metteremo in una magnifica quiche. Non so voi ma io trovo che queste torte rustiche importate direttamente dalla Francia possano essere un primo piatto insolito davvero straordinario. Infatti si prestano sia per dei buffet tra amici che per una bella cenetta in compagnia magari seguiti da un bel contorno e da un bel dolce magari ai mirtilli. In questa quiche c’é un’accoppiata insolita per noi italiani ma invece molto rodata per i nostri amici d’oltralpe ovvero i porri con le pere. Inoltre questo insieme di dolce-aspro é ulteriormente impreziosito dal formaggio, potete scegliere o del gorgonzola o anche una buona gruviera secondo me ci sta molto bene ed é un pochino più delicata, ma come sempre seguite il vostro gusto!

I panzerotti pugliesi, un antipasto sfizioso per il Natale 2010

 

La Puglia è una terra davvero ricca di sapori, un territorio dove le tradizioni gastronomiche sono radicate ed essendo il Natale il periodo dell’anno in cui si concentrano le maggiori festività, è in questi giorni che in Puglia la gente si prepara a vivere in pieno le tradizioni che gli sono state tramandate e fra queste, occupano un posto di rilievo quelle culinarie. Esiste nella memoria di ognuno un “calendario della cucina”, uno scadenzario, quasi un’agenda, sulla quale sono idealmente segnati piatti tipici a seconda della ricorrenza. Si tratta di pietanze che, nella tradizione gastronomica delle comunità civiche di appartenenza, costituiscono il “distinguo”, l’identità, il codice genetico. La tradizione vuole che i panzerotti si preparino per le feste di Natale o la notte di capodanno. Però in Puglia si preparano in ogni occasione, si trovano in ogni buffet e si servono anche come componente di un ricco antipasto o mignon con l’aperitivo. I panzerotti vengono spesso confusi con i calzoni: ma a Brindisi la differenza è precisa. Il panzerotto, detto anche “fritta” è, appunto, fritto; mentre il calzone è l’equivalente del panzerotto, ma cotto al forno. In entrambi i casi si usa, comunque, la stessa pasta utilizzata per la pizza. Anche se la preparazione può risultare difficoltosa, vi assicuro che non è così. Il ripieno tradizionale è a base di mozzarella, pomodoro e olive bianche, ma ovviamente ne esistono diverse varianti e ognuno di voi li può personalizzare a seconda dei gusti. Provare per credere! Unico avvertimento: preparatene sempre tanti perché non sono mai abbastanza e, se avanzano, il giorno dopo sono ottimi a pranzo o merenda.

Challa, la migliore ricetta per preparare il pane del sabato

La scorsa settimana la mia amica Micol si è dilettata nella preparazione del pane del Sabato, la challa. Voleva preparare qualcosa di diverso per la cena e non aveva voglia di comprare quelle confezionate e così si è messa all’opera, pensava che non le riuscissero bene ma come potete solo vedere dalle foto il risultato è stato ottimo!

La challa è il pane tradizionale ebraico preparato in occasione dello Shabbat (Sabato), è generalmente a forma di treccia e sulla tavola ne vengono presentati due a rappresentare la doppia porzione di manna che il Signore elargiva agli ebrei nel deserto alla vigilia del sabato e delle feste più importanti. La preparazione della challa avviene senza burro o derivati del latte ma solo con olio, questo per rispettare le regole della kasherut secondo le quali non è possibile associare, e quindi mangiare nello stesso pasto, alimenti a base di carne con alimenti a base di latte.

Un secondo sfizioso: il Tortino di speck e funghi

Qualche nuova idea e un pratico suggerimento per cucinare un secondo piatto sfizioso e diverso dal solito? Abbiamo quello che fa per voi! Un piatto molto particolare che sotto una croccante e dorata crosta gratinata, nasconde un interno profumato e gustoso: il Tortino di speck e funghi.

Si potrebbe pensare che il Tortino di speck e funghi sia un fratello del tortino di melanzane o che sia una delle tante varianti a base di patate, come il tortino di patate e cavolfiore o il tortino di patate con pancetta e cipolle, ma non è così! A cosa si può paragonare il Tortino di speck e funghi? Diciamo, tra noi, che forse il suo parente più prossimo è il tortino di pane. Perché? Scopritelo dai voi seguendo la ricetta del Tortino di speck e funghi.

Come fare il pane con il bimby

Avete il bimby in casa e non sapete come preparare il pane? Oggi vi darò una delle tante ricette su come fare il pane con il bimby! Questo robot è in grado di preparare ogni tipo di cibo e quindi perchè non sfruttarlo per la preparazione di un soffice e gustoso pane fatto in casa? La ricetta che vi consiglio è semplice e veloce e vi permetterà di preparare una semplice treccia di pane, anche se con il bimby ne potete preparare diversi tipi, al latte, con le olive, le noci, pane di farina integrale, senza glutine, insomma potrete veramente sbizzarrirvi.

Preparare il pane non è cosa semplice soprattutto per chi è alle prime armi, ma con il bimby sarà facile e divertente perchè alla parte faticosa e noiosa penserà lui impastando e mescolando gli ingredienti e voi dovrete solo controllare la lievitazione.

Torta salata con zucchine e salmone

Squilla il telefono. Rispondo. Dall’altro capo della cornetta la voce di una mia amica, che dopo i convenevoli di rito e quattro chiacchiere mi chiede:

Hey Roby, sto organizzando una festa per Halloween. Tutti in maschera ovviamente! Volevo chiederti se potevi darmi una mano e preparare qualcosa da mangiucchiare?

Come dire di no ad un’amica che ti chiede un così semplice favore?

La mia fanciulla, invitata anche lei all’evento, ed io ci mettiamo a pensare sul da farsi. Piccole porzioni finger food? Al momento siamo entrambi un po’ troppo impegnati per dedicare il tempo necessario a preparare tante singole porzioni. Ma per le feste l’idea di utilizzare le mani è sempre la più azzeccata! Trovato! Facciamo una gustosissima torta salata! Si potrebbe fare la torta salata ai pomodori, capperi e mozzarella oppure la torta salata di riso e funghi. Ma no, ma no! … prepariamo qualcosa di nuovo. La Torta salata con zucchine e salmone.

Ricette bimby, la pasta base al vino per torte salate

Buondì, oggi vorrei condividere con voi la mia ultima scoperta in cucina. Girovagando in rete qualche giorno fa mi sono imbattuta in una pasta che serve da base per le torte salate. La sua peculiarità? Che non contiene burro bensì vino. Un bel risparmio di calorie nonostante gli alcolici non siano così leggeri in questo campo. La pasta base al vino per torte salate può essere utilizzata per preparare torte con qualsiasi ripieno.

Qualche suggerimento? Funghi champignon, wurstel, mozzarella e parmigiano, o i classici ricotta e spinaci, oppure ritagliandola con le formine si possono ottenere dei biscotti salati per l’aperitivo molto stuzzicanti. La ricetta della pasta base al vino che vi riporto è prevista per la preparazione con il bimby modello TM 31, ma ciò non toglie che possiate prepararla anche a mano senza l’ausilio di questo multifunzionale aiuto in cucina.

Il Cake alle Zucchine, perfetto per un brunch autunnale


Adoro i cake li trovo davvero perfetti da gustare ad un bel brunch tra amici. Il Cake alle Zucchine e Bacon é poi tra i miei preferiti in assoluto. Mi piace molto l’accostamento del dolce delle verdure con l’affumicato del bacon, poi per dare un tocco in più aggiungo anche della farina di grano saraceno ed un pizzico di paprika. Volendo potete anche organizzare un intero Brunch a base di Cake dolci e salati, accompagnati da tè e caffè. Per le farciture potete sbizzarrirvi come preferite, dalle verdure, alle spezie, al salmone ai salumi. E per quanto riguarda quelli dolci potete divertirvi con la frutta, ad esempio con i fichi, e terminare con la cioccolata bianca. Anzi nella versione dolce potete anche provare con zucca, mandorle e scorza d’arancia. Insomma come avrete capito date sfogo alla fantasia!