Pandoro ripieno: ricetta dolce facile

TEMPO: 30 minuti circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

ll pandoro ripieno è uno di quei dolci buonissimi (e ahimè ricchi di calorie) di cui ognuno ha la sua versione. In ogni famiglia c’è chi farcisce il pandoro a modo proprio ed io oggi vi voglio raccontare come lo farcisco io. Premetto che è un dolce natalizio molto semplice e veloce da realizzare, basta dare libero sfogo alla fantasia e poi via tutti a fare una bella tombolata.

A proposito di questo gioco, sapete perché durante le festività’ natalizie si gioca a tombola? La risposta è offerta dall’antichità romana. Nell’ultimo giorno dei Saturnali, il 23 dicembre, si celebrava la festa dei Parentalia, l’unica ricorrenza dell’anno in cui era permesso il gioco d’azzardo. L’usanza, spiegata dal mito eziologico di Acca Larentia, si ricollega alla funzione di Saturno. Il dio non presiedeva al solstizio d’inverno ma vi conduceva, preparando il mondo all’arrivo dell’ anno nuovo: momento cruciale in cui era Giano ad assumere il ruolo principale. In questo punto nodale dell’anno, Saturno appare come l’autore occulto del gioco cosmico, capace di ordinare lo svolgimento universale attraverso l’azione della sua falce, che in realtà è uno strumento sacro analogo al lituo, il bastone ricurvo, emblema di vaticinio.

Natale: ricette per un menù alternativo

Il Natale si avvicina e siamo sempre più indecisi su quale menù seguire e proporre ai nostri ospiti. Meglio optare per una scelta tradizionale oppure osare e tentare un menù alternativo? Sinceramente per le feste io prediligo sempre i piatti classici, quelli della tradizione, però talvolta si può provare a proporre qualcosa di come dire ” modern classic”, ovvero si può tentare di rivisitare alcuni piatti in versione più moderna. Partiamo allora dall’aperitivo, dal brindisi iniziale, quello che permette ai nostri ospiti di rilassarsi e iniziarsi a divertire mentre i bambini cominciano ad aprire i regali. E visto che é Natale possiamo vestire di rosso il nostro cin-cin  proponendo uno champagne cocktail ai lamponi potremmo poi proseguire rivisitando l’agnello e proponendo un Cosciotto d’agnello alle erbe con salsa allo yogurt e terminare con una Speziata mousse al cioccolato.

Panettone fritto: ottimo dolce di natale con un pò di storia

TEMPO: 15 minuti circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Il 25 dicembre è una data simbolica connessa al solstizio invernale e ad una festa della Roma imperiale dedicata alla nascita del sole invitto Mithra, divinità persiana il cui culto si diffuse con quello antichissimo del dio Sol. Secondo il mito, Mithra è concepito come l’originaria luce celeste che nasce da una pietra presso un albero sacro e sulla sponda di un fiume. Alla sua nascita miracolosa assistono soltanto dei pastori nascosti sulla montagna, che gli offrono doni. La montagna è simbolo di ascesa spirituale, mentre i pastori rappresentano i veglianti, entità che dirigono il flusso del tempo guidando il gregge dell’umanità. Essi vegliano e vedono ciò che gli occhi offuscati dall’illusione del divenire non possono vedere.

 Mithra è figlio del dio supremo e il suo nome rimanda ai concetti di patto, contratto, amicizia, giustizia. Nel 274 d.C. il suo culto divenne religione ufficiale dell’Impero, allorché Aureliano istituì il dies natalis solis invitti, il natale del sole invitto, fissandolo al 25 dicembre. Una data significativa, che cade pochi giorni dopo la sosta del sole’,(solstizio), quando l’astro rinnovato sale in modo percettibile sull’orizzonte.

Biscotti di Natale, storia del panettone e quella del pandoro!

 
TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Il panettone milanese è carico di leggende e racchiude nella sua storia la suggestione della cerimonia del ‘ciocco‘, celebrata nella notte di Natale: il padre, riunita la famiglia intorno al camino, dopo essersi fatto il segno della croce, poneva sul fuoco (simbolo di redenzione), un tronco di quercia, ornato con rami di ginepro e di alloro (allegoria dell’albero del bene e del male); versava del vino in una coppa (metafora del mistero eucaristico) e con gesti solenni ne spruzzava alcune gocce sul fuoco.

 Dopo averne bevuto un sorso, lo offriva a tutti i congiunti; gettava una moneta nel fuoco e ne regalava una ad ogni familiare. La madre preparava tre pagnotte di pane, a forma di cupola, dalle quali il padre spezzava, con le mani, altrettanti tozzi, che venivano conservati fino al Natale successivo. A questi pezzi si dava un significato taumaturgico e venivano mangiati, a briciole, in occasione di malattie o di gravi problemi famigliari. Secondo alcuni, verso la fine del 1600 un fornaio di nome Toni ebbe l’idea di aggiungere alla pasta lievita, tutti gli ingredienti dell’attuale dolce: era nato il ‘pan del Toni’!

Più banale è la storia del pandoro di Verona, il cui nome deriva dalla copertura del dolce, eseguita con sottili fogli d’oro. Le nocciole o le mandorle sono protagoniste dei biscotti di pasta friabile che in tutto il centro Italia sono l’emblema del Natale. Inzuppati nel vino dolce rappresentavano la degna conclusione dei pranzi delle feste. Fra le numerose ricette ho scelto quella che sembra incontrare i consensi maggiori. Quì la ricetta!

La torta di Natale: un dolce per i bambini e non solo…

TEMPO: 1 ora e 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
 

Al posto dei consueti e buonissimi panettoni e pandori perché quest’anno non preparate da voi una bellissima e coreografica torta natalizia? Certo dovete avere un po’ di tempo a disposizione ma, vi assicuro, che verrete ricompensate dalla fatica. Nella mia famiglia oltre ai classici dolci natalizi, usiamo preparare dei dolci fatti in casa e uno di questi è proprio la torta di natale! Si conserva molto bene in frigorifero per alcuni giorni così è possibile assaporarla anche il giorno di Santo Stefano e perché no? i giorni seguenti se ne è avanzata parecchia!


Torta natalizia

Ingredienti per 6/8 persone:

Per la torta: 5 uova | 125gr di farina | 125gr di zucchero | 1 bustina di vanillina | 30gr di cacao amaro | Per la crema: 3 dl di panna | 300gr di cioccolato fondente | Per la decorazione: 50gr di granella di mandorle | 50gr di pistacchi | 800gr di zucchero | 50gr di cedro candito | 20gr di angelica candita | 50gr di buccia d’arancia candita | 20 ciliegine candite | 20gr di zucchero a velo | 10gr di scagliette di cioccolato fondente | Per la placca: 20gr di burro | 20gr di farina

La ricetta originale del Montebianco, dolce di castagne per eccellenza

 
TEMPO: 2 ore circa | COSTO: elevato | DIFFICOLTA’: elevata

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Giorni fa eravamo a casa di amici, una di quelle rimpatriate in cui ci si ritrova tutti quanti, per festeggiare un compleanno! E’ stato proprio in quell’occasione che ho provato per la prima volta il fascino del dolce di castagne per eccellenza: il montebianco. Strepitoso, dolce ma non troppo, bellissimo a vedersi con un alternarsi di strati di panna e crema di castagne, all’interno una splendida meringa farcita con crema all’ameretto accompagnata da marrons glaces.

 Il dolce fu comprato in una pasticceria dei dintorni quindi la ricetta precisa, cari lettori, non riesco a fornirvela, tuttavia mi sono prodigata per una valida sostituzione e così eccovi a voi la ricetta originale del montebianco. L’ho rifatto ed è stato un successone. Provare per credere!

Come fare e come cucinare i Tortellini in brodo

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Una portata tradizionale del cenone di Natale sono, senza ombra di dubbio, i Tortellini in brodo. Segno di abbondanza e di ricchezza, le paste ripiene in genere, sono un piatto che si usa molto consumare in particolari periodi di festa, in segno di augurio di prosperità.

Visto che nel periodo delle feste abbiamo un po’ più di tempo a disposizione da passare in casa con la nostra famiglia ed in cucina, questo Natale potremmo provare a preparare i Tortellini in casa, per poi cucinarli nel modo più classico facendo: i Tortellini in brodo.

Tortelloni della vigilia, giorno di magro per eccellenza!

TEMPO: 1h e 30′ per la preparazione e 50′ cottura | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: elevata

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

E’ tradizione, nella mia famiglia, preparare per il cenone della vigilia, il 24 dicembre, dei tortelloni di magro. Cucinare piatti di magro significa non utilizzare carne ma non sempre questa tradizione viene rispettata. L’astinenza dalle carni o giorno di magro è un precetto generale della Chiesa Cattolica che impone di non mangiare carne il venerdì e gli altri giorni prescritti.

I tortelloni sono un eccellente piatto che potete preparare anche altri giorni della settimana. Un consiglio: potete preparare i tortelloni con mezza giornata di anticipo, lasciandoli stesi su un ripiano fra due teli. Sono ottimi anche conditi con solo burro e formaggio. Per accelerare la preparazione della sfoglia, potete usare, con ottimi risultati, la macchinetta per la pasta.


Tortelloni della vigilia

Ingredienti per 4/6 persone:

300gr di farina bianca | 4 uova | 400gr di ricotta romana freschissima | 500gr di pomodori pelati in scatola | 100gr di formaggio grana grattugiato | 70gr di burro | 2 cucchiai di olio d’oliva | 50gr di prezzemolo tritato finemente | 1 cipolla di media grossezza affettata | 1 spicchio d’aglio | 5 foglie di basilico | un pizzico di zucchero | un pizzico di noce moscata | sale e pepe

Antipasti di Natale da scoprire : Ostriche innevate e Tartare di salmone

 
Ostriche e salmone, come meglio festeggiare con amici e famiglia ? queste due ricettine non troppo impegnative dal punto di vista della preparazione richiedono comunque una piccola ricerca dal punto di vista degli ingredienti e degli utensili. Per fare le ostriche alla spuma di scalogno, difatti, avrete bisogno di un sifone a bomboletta, da 500 ml, lo stesso tipo che si usa per fare la panna montata. E per fare la base del tartare di salmone, usiamo dei fogli di Nori fritti, le alghe disidratate che i giapponesi usano nel sushi.
Entrambi gli investimenti sono ottimi, vedrete; il sifone è un utensile da usare regolarmente per tutte le vostre spume, salate o dolci e vi troverete ad usarlo in presentazioni esclusive meravigliando i vostri ospiti della vostra professionalità culinaria.

Un antipasto per la Vigilia di Natale: insalata di tonno e peperoni

Nella frenesia della cena della Vigilia di Natale si tenta in parte di preparare piatti nuovi ed in parte di tenere fede alla tradizione lasciando invariati alcuni capisaldi classici della cena della Vigilia. Chi ha in casa dei bambini, é pervaso tutto il giorno da domande che assomigliano molto a queste “quando arriva Babbo Natale?” e “quando posso aprire i regali?“, se poi oltre ai bambini si aggiunge anche il lavoro, allora la preparazione della cena della Vigilia può diventare effettivamente un’impresa.

Ed é per questo che mi permetto di lanciarvi un suggerimento per un antipasto che potete tranquillamente preparare il giorno prima, anzi sarà anche più buono poiché avrà il tempo di macerarsi, e che tra l’altro é anche estremamente colorato e profumato, il che non guasta visto che la tavola del Natale é sempre molto variopinta.

Contorno per la vigilia di Natale: i Carciofi farciti

TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

La vigilia di natale è tradizione preparare il cenone, rigorosamente di magro come usiamo dire noi a Roma. In particolar modo è gettonatissimo il pesce con contorni che, detto tra noi, di magro hanno poco e niente. A dimostrazione di ciò lo è la ricetta che vi presento quest’oggi: i carciofi farciti. I carciofi sono una di quelle verdure molto diffuse a nord di Roma, vuoi perché è diffusa la coltivazione del famoso carciofo romanesco ma anche perché sono delle verdure di stagione. A questo proposito impazzano sia nella vigilia di Natale che durante i pranzi del 25 carciofi cucinati in vari modi: dai classici carciofi fritti, ai carciofi alla giudia (o per meglio dire fritti alla maniera giudaico – romanesco) ai carciofi farciti in vari modi. Preparateli come ve li suggerisco io, sono davvero eccezionali.


Carciofi farciti

Ingredienti per 4 persone:

8 Carciofi interi | un limone | 50gr di burro | 100gr di salsiccia | 2 cucchiai di pane grattato | 2 cucchiai di grana grattugiato | 50gr di olive verdi | un ciuffo di prezzemolo | un uovo |2 o 3 cucchiai di olio | uno spicchio di aglio | sale e pepe

Il carrello dei bolliti: una tradizione per il Natale

Il Carrello dei Bolliti è uno degli emblemi del Natale, il cameriere o chi per lui, porta verso la tavola un carrello fumante con dentro una numerosa varietà di carni, almeno 7 accompagnate da colorate e variopinte salse. Il profumo che accompagna il bollito misto è uno dei ricordi più antichi che forse ognuno di noi ha, infatti é uno dei cibi evocativi per eccellenza. Chi di noi sin da piccolo non ha mangiato durante le feste natalizie il tradizionale piatto di carni lesse accompagnate da mostarde e salsa verde? Ma facendo alcune considerazioni storiche si scopre che il bollito è un piatto tipico dell’Europa continentale, viene servito tanto in Francia, con le salsicce di Albì e l’oca di Guascogna, che in Austria dove viene addirittura proposto dall’Hotel Sacher di Vienna, e per la cronaca era uno dei piatti preferiti dall’Imperatore Francesco Giuseppe.

Ma venendo al nostro paese, l’Italia per l’appunto, il bollito misto é un insieme di carni cotte separatamente e prevedeva al suo interno: culatta, petto di bue, gallina, cappone, testina di vitello, poi in  Emilia  anche i cotechini e gli zamponi, ma ogni regione si sa aveva ed ha le sue varianti.

Ricetta del filetto in crosta saporito

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Proprio l’altra sera eravamo indecisi su cosa preparare ed ecco che mi è venuta l’idea: prepariamo un bel filetto in crosta. Facile da preparare, soprattutto se in casa avete già della pasta sfoglia di quelle già pronte, si presta inoltre ad una cucina decisamente leggera. Tuttavia come qualsiasi piatto che si rispetti, dalle preparazioni più semplici a quelle più complesse, anche il filetto in crosta richiede qualche suggerimento.

  1. Tagliate il filetto solo poco prima del momento di metterlo in forno, per evitare che perda gli umori interni.
  2.  Anche se il tempo indicato non è trascorso, togliete comunque il filetto dal forno, se la sfoglia diventa troppo scura.
  3. Se volete cuocere di più il filetto, spennellate con del tuorlo d’uovo la sfoglia, prima di infornare, per evitare che bruci. In alternativa, potete tenerlo di più in padella.
  4. Se avete un forno a gas, tenete la teglia su un ripiano più alto.
  5. Come variante, prima di arrotolare il filetto nella crosta, potete spalmarlo di pasta di olive, crema di funghi, senape o avvolgerlo in prosciutto crudo.

 Ora dopo avervi dato le basi, ecco a voi la ricetta del filetto in crosta come lo preparo io.