Una veloce guida per preparare ottime frittate

Una veloce guida per preparare ottime frittate
Le frittate sono probabilmente sono una delle ricetta più antiche in assoluto: le uova dopotutto erano uno degli alimenti principali già fin dalle prime civiltà e nel tempo lo sono sempre rimaste in tutte le culture. Le frittate inoltre sono spesso sottovalutate perchè ritenute un piatto troppo semplice, mentre invece possono essere realizzate con ingredienti particolari e rappresentare una portata di sicuro effetto.

Le frittate possono essere anche un modo per far mangiare le verdure ai vostri bambini (mi ricordo che da piccola non mangiavo asparagi, carciofi etc..ma se la nonna ci faceva una frittata la divoravo!). Ma preparare una frittata non è così semplice e l’ho imparato a mie spese dopo averne realizzate di troppo alte, di troppo secche, di troppo “uovo” e quant’altre”. Se anche voi non siete ancora riusciti a preparare una frittata come si deve scorrete questa veloce guida e non avrete più problemi. Seguendo questa guida infatti le frittate non avranno più segreti per voi!

Come preparare la pasta fresca/3: la pasta ripiena

Come preparare la pasta fresca/3: la pasta ripiena

Dopo avervi illustrato come preparare la pasta fresca in cinque semplici mosse e avervi dato qualche suggerimento su come ottenere una bellissima pasta fresca colorata, adesso tocca di diritto alla pasta fresca ripiena. Frutto della più antica tradizione italiana, la pasta ripiena trova nelle regioni italiane diverse realizzazioni e formati. Noi di Ginger proveremo a darvi un’indicazione generale.

Ad essere pignoli, e noi siamo sempre pignoli quando si tratta di darvi dei suggerimenti per le vostre ricette, l’impasto cambia a seconda del ripieno. Se volete farcire la vostra pasta ripiena con della carne allora va bene l’impasto usato per la pasta fresca tradizionale (1 uovo per ogni 100 grammi di farina); se invece il ripieno è di pesce o verdure dovrete apportare alcune modifiche. In questo caso infatti per ottenere una pasta meno soda useremo meno uova ed un po’ di acqua.

Il dosaggio allora sarà 1 uovo ogni 170 grammi, ovvero 3 uova per mezzo chilo di farina. Se poi volete potete realizzare della pasta ripiena colorata, con lo stesso procedimento che usereste per colorare la classica pasta fresca.

Cesto da picnic: idee e suggerimenti

Siamo in tempo di scampagnate, di gite fuori porta e le idee di cosa portarci per mangiare all’aperto non bastano mai. Per non ricadere sui soliti panini noi di ginger siamo qui a darvi dei consigli su tutto il kit necessario da portare per un bel picnic!

Innanzi tutto il necessaire per la scampagnata fuori porta, dalle coperte per il prato, ai bicchieri, piatti e posateria di carta; poi il cibo: per spezzare la fame a metà mattinata farete un successone se preparerete degli ottimi tramezzini con tonno, maionese ed insalatina. Un consiglio: conservateli in un contenitore di plastica avvolti in un fazzolettino di cotone bagnato, in questo modo i tramezzini si conserveranno freschi e morbidi.

Ovviamente non fate mancare pizzette e rustici e quanto i più stuzzicante trovate dal fornaio. Ad un picnic che si rispetti però non può mancare l’immancabile brace o barbecue con qualche variante però: non dimenticate qualche salsiccetta, qualche bistecchina, delle verdure e soprattutto di preparare qualche giorno prima una marinatura ad hoc.

Come preparare la pasta fresca/2: la pasta colorata

Come preparare la pasta fresca/2: la pasta colorata

Di sicuro effetto e dal sapore particolare è la pasta fresca colorata, semplice da realizzare quanto la classica pasta fresca se seguirete le nostre indicazioni su come fare la pasta in casa in cinque semplici mosse. Per colorare la pasta fresca basta aggiungere degli ingredienti all’impasto: possono essere verdure, ma anche spezie e aromi.

Dal momento che avrete preparato una bella pasta fresca colorata dovrete fare attenzione al condimento: questo non solo deve abbinarsi bene con l’ingrediente con cui avete arricchito e colorato la vostra pasta ma non deve neanche coprirne troppo il sapore, altrimenti l’obiettivo raggiunto con il vostro lavoro sarà solo scenografico e non di sapore.

Ora vedremo come ottenere i diversi colori:
  • Pasta verde: spinaci o borragine o ortica
  • Pasta gialla: zafferano
  • Pasta rossa: pomodoro
  • Pasta arancione: carote o zucca
  • Pasta viola: barbabietole (la mia preferita, prende una colorazione bellissima!)
  • Pasta nera: nero di seppia
  • Pasta marrone: cacao amaro

Un contorno per ogni piatto: l’Insalata piccante di patate

I contorni sono quasi sempre un problema, non si sa mai cosa proporre! Non tutti amano l’insalata, e noi, qualche volta, non possiamo o non abbiamo vogliamo di preparare cose complicate, che richiedono tempo e applicazione.

Un contorno ideale per situazioni del genere sono le semplici, care, vecchie patate! Starete pensando: ma come non vogliamo complicare le cose e ci mettiamo a friggere patate? Ma no, non intendevo patate fritte! Ma una semplicissima e profumata insalata di patate.

Questa ricetta è molto mediterranea, ha profumi e aromi molto freschi e che, a parer mio, sono un forte richiamo al mare. Semplicissima da realizzare e dal sapore sorprendente, in alternativa alle normali patate bollite: Insalata piccante di patate.

Nella botte piccola c’è l’Aceto buono …

Una vola si usava destinare alla produzione dell’aceto il vino guasto, il vino cioè che era stato attaccato dai batteri acetici e aveva preso appunto lo spunto acetico. Così dal vino si passa all’aceto, che oltre a conservare alcune caratteristiche del vino, si arricchisce di altri aromi, derivati dalla fermentazione acetica.
Oltre che dal l’uva, l’aceto può esser prodotto dalla fermentazione acetica di altri frutti, come ad esempio le mele, da cui si possono ottenere dei tipi di aceto con delle particolarissime proprietà organolettiche.
La tradizione italiana è custode da lunghissimo tempo di uno degli aceti, se non forse l’Aceto, con la a maiuscola, più buono e più conosciuto al mondo: l’Aceto Balsamico, prodotto esclusivo delle province di Modena e Reggio Emilia, questo tipo d’aceto si differenzia dall’aceto di vino, perché ottenuto da mosto cotto, ricco quindi di sostanze zuccherine, e non da vino, ricco invece di alcol.

Un’idea simpatica per una serata spensierata, gli Spiedini di funghi Champignon

Le sere diventano più calde, ed è piacevole incontrarsi con gli amici in casa, sedersi fuori e fare quattro chiacchiere sorseggiando una birra o un bicchier di vino, o, magari, per chi ha un terrazzo o un giardino organizzare una piccola festicciola per pochi affezionati.
In queste occasioni, fa sempre comodo conoscere delle nuove ricette semplici e sfiziose da proporre agli ospiti per potergli dare qualcosa da mettere sotto i denti tra una chiacchiera e l’altra.
Ho rispolverato una vecchia ricetta, sperimentata qualche anno fa per la prima volta, ed adesso diventata molto frequente nella mia cucina, quando gli ingredienti lo consentono, e la ho revisionata per renderla più adatta ad una festa informale, magari in stile finger food: gli Spiedini di funghi Champignon.

L’Insalata di riso integrale con fagioli, un piatto fresco e colorato

Iniziano le giornate di sole, il teporino della primavera e i primi sintomi del caldo! La voglia di mangiare piatti caldi diminuisce, così come la voglia di passare molto tempo in cucina. Così siamo alla ricerca di ricette fresche e rapide da cucinare, che allo stesso tempo siano gustose e nuove.

Ebbene, cosa c’è di meglio di una bella insalata di riso? Facile da preparare, da mangiare fredda e con il vantaggio che se ne facciamo in abbondanza ci assicuriamo il pasto anche per il giorno a venire. Una mia personale variante alla classica insalata di riso è l’ Insalata di riso integrale con fagioli.

Insalata di riso integrale con fagioli (ingredienti per 4 persone)
  • 300gr di riso integrale
  • 100gr di fagioli rossi Kidney
  • 100gr di fagioli Cannellini
  • 8 pomodorini Pachino
  • 1 carota media
  • 1 cipolla
  • qualche foglia di basilico
  • olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe

Il pesto alla menta, migliorare la perfezione

Della menta abbiamo già parlato in passato, del mito e delle sue proprietà culinarie e non, ma dovete sapere che la menta è una delle erbe tipiche della cucina Mediterranea, e quindi, non possiamo fare a meno di parlarne nuovamente, per scoprire in quale altro modo può essere usata in cucina.

Le varietà di menta che vengono più usate per scopi alimentari sono: la menta verde, la mentuccia, e la menta piperita. Non so se avete notato che trovare la menta al mercato è più difficile che reperire altre erbe odorose, questo, perché la menta è una piantina più delicata, e che cresce meno rapidamente delle altre piante di aromi.

Certo, direte voi, si può sempre usare la menta essiccata. Si, ma l’aroma? Nella menta essiccata l’aroma è fortemente ridotto. Peccato, e pensare che la menta è una pianta spontanea che arricchisce la preparazione di molti piatti della nostra cucina! Dovremmo fare come suggeriva un nostro amico, coltivarne una piantina in casa.

Stagione di asparagi, cuciniamo gli Spaghetti con asparagi e mandorle

L’occasione era troppo ghiotta per farsela sfuggire! Da qualche giorno, gli asparagi mi seguono nel corso di tutta la giornata. Qualche giorno fa ho parlato di loro in una news, ed in questi giorni, dovunque mi giro non vedo che asparagi.

Ovvio, direte voi, gli asparagi si trovano proprio in questo periodo dell’anno. Giusto! Infatti ho deciso di cogliere al volo il suggerimento datomi dal fato, ed acquistare un bel mazzetto di asparagi freschi.

Ma al momento di cucinarli, dubbi e perplessità! Le lasagne agli asparagi le avevo fatte poco tempo prima, l’insalata con le punte di asparagi anche, la frittatina, la mangio sempre. Cosa fare? Ma si, quella ricettinna che avevo letto tempo fa e che ho conservato da qualche parte in giro per la casa.
Eccola: Spaghetti con asparagi e mandorle

Tutti alla sagra del fagiolo zolfino!

A Terranova Bracciolini, in provincia di Arezzo, va in scena, dal 1 al 4 maggio, l’annuale Sagra del fagiolo zolfino. Per informazioni rivolgetevi alla Associazione del Fagiolo Zolfino del Pratomagno – Fraz. Penna – Terranuova Bracciolini (AR). Email: [email protected]; telefono 055-9705039.

Lo zolfino è detto anche “fagiolo del cento” perché viene seminato il centesimo giorno dell’anno, o fagiolo burrino. Lo zolfino è piccolo e tondo, fino a trent’anni fa lo si poteva trovare solo presso pochi agricoltori nella colline intorno a Loro Ciuffenna, paesino del’aretino, e deve il suo nome al colore simile, appunto, a quello dello zolfo.

Prepariamo la caponata di melanzane

La melanzana è originaria dell’India: ne esistono parecchie varietà ma quella più nota, che viene più comunemente impiegata in cucina è la violetta, di forma allungata. Esiste anche un tipo di melanzana tonda, sfumata dal viola al bianco che si chiama “seta”. Le melanzane più saporite e più usate provengono dal Meridione.

La caponata di melanzane, nella fattispecie, è un tipo piatto della gastronomia siciliana: trattasi di ortaggi fritti (per lo più, appunto, melanzane), conditi con sugo di pomodoro in salsa agrodolce. Ne esistono moltissime varianti, a seconda degli ingredienti: le ricette “classiche”, raccolte in tutta l’isola, sono una quarantina addirittura.

Quando prendete le melanzane badate che siano sode ed abbiano la buccia lucente; devono essere al punto giusto, nè troppo acerbe nè troppo mature. per preparare la ricetta odierna, la caponata di melanzane, ricordatevi innanzitutto di tagliare a dadini le melanzane, metterle in un colapasta con del sale e lasciarle sgocciolare per almeno un paio di ore affinchè perdano l’amaro.

Delizia di fiori di zucca fritti

Le ottime, delicate zucchine si trovano, per nostra fortuna, tutto l’anno: quando le acquistate, sceglietele ben sode e, per la nostra ricetta odierna, sceglietele “giovani”: solo le zucchine giovani, infatti, hanno  quei fiori commestibili, ottimi da preparare in frittura con la pastella.

Al momento di acquistare i fiori di zucca, dunque, accertatevi innanzitutto che siano gonfi, con i margini dei petali ben distesi e il calice appena aperto. Prima di cucinarli, come vedremo nella ricetta, bisogna aprirli delicatamente con le mani, tagliare gli stimmi con le forbici, passarli sotto l’acqua velocemente e tamponarli con un po’ di carta assorbente.

Tenete presente che i più adatti in cucina sono i fiori di zucchina maschili, che si vendono a mazzetti: dal momento poi che sono più grandi si prestano decisamente meglio alla farcitura. I fiori di zucca sono diuretici e rinfrescanti, ricchi di vitamina A, risultano essere anche molto digeribili, certo, a patto che vengano cucinati senza grassi (né così, dunque, né ripieni, come abbiamo visto in una specialità ligure).

Lasagne agli spinaci: un piatto per i bambini ma anche per i grandi

In qualunque modo vengano preparate le lasagne piacciono davvero a tutti. Se oltre alle lasagne agli asparagi, al pesto e alle lasagne tradizionali volete provarle anche con gli spinaci eccovi serviti! Gli spinaci inoltre sono una verdura ricca di vitamine e sali minerali e “confezionata” in questo modo piacerà anche ai bambini.

Lasagne agli spinaci (ingredienti per quattro persone)
  • 2 Cipolle
  • 1 spicchio di aglio
  • 2 carote
  • 1 cucchiaio di olio extravergine + il necessario per la pirofila
  • 400gr di pomodori pelati
  • sale, pepe, origano
  • 12 fogli di lasagne
  • 375gr di spinaci tritati surgelati
  • 40gr di parmigiano grattugiato