Piccole delizie ai quattro formaggi

Temo di aver abituato male mia figlia e le mie amiche.

Scherzo ovviamente!!!

Infatti da quando ho cominciato a “chiacchierare” di cucina preparo una quantità notevole di vivande, spesso dimezzando le dosi, e puntualmente distribuendo la maggior parte delle mie elaborazioni ai miei figli i quali sono felici, per qualche giorno, di non doversi arrabattare in cucina per preparare qualcosa che non sia la solita pasta o bistecca.

Spesso regalo qualcosa anche alle mie amiche che, quando mi vedono con un sacchettino sospetto, hanno un brillìo particolare nello sguardo.

Poi aspetto i commenti e le critiche eventuali ed utilissime affinché io possa correttamente postare la ricetta del caso.

Ieri ho trafficato parecchio in cucina anche perché dovendo andare da mia figlia le volevo portare qualcosa di buono equamente suddiviso tra preparazioni dolci e salate.

In casa c’erano vari aromi che spaziavano dall’odore dei formaggi al profumo di vaniglia e non so perché anche il mio gatto profumava di dolce: ancora non capisco come sia successo!

Non c’è solo la minestra, ma anche l’Isalata di fagioli

Chi lo dice che fagioli e legumi devono essere considerati degli ingredienti invernali? Generalmente quando si parla di questo tipo di vegetali si pensa sempre alle tipiche minestre, calde e fumanti, ottime per trovare un po’ di conforto nei freddi mesi invernali, ma se cucinati in modo diverso i legumi ed in particolar modo i fagioli diventano un corposo ingrediente per delle insalate dal carattere estivo.

Sarà sufficiente sbollentare i legumi e scolarli leggermente al dente, e poi lasciarli raffreddare per ottenere dei magnifici componenti per formare una robusta e saporita insalata. Aggiungendo i fagioli alle insalate, le rendiamo un piatto unico vero e proprio, poiché soddisfano tutti i principi nutritivi. I legumi sono uno degli elementi base per i vegetariani, ricchi di ferro ed altri componenti, sono tra gli alimenti che riescono meglio a sostituire la carne.

Un’insalata di fagioli può essere un piatto ideale per la stagione estiva, completo e fresco, ricco di energia. Come semplice contorno o come piatto unico è un’ottima soluzione, e poi è semplice anche da portare a lavoro!

Frittatine di patate al basilico… raffinata cucina tradizionale

Oggi frittata! Ve ne abbiamo proposte già diverse versioni, ma la frittata è un piatto di cui non ci si stanca mai. È uno di quei piatti miracolosi, non si sa cosa preparare per pranzo o per cene? Il problema si risolve da solo, ma è ovvio, una frittata!

Frittatone di tutti i tipi sono una delle portate preferite dai bambini, ma sono anche delle fedeli alleate dei vegetariani, insomma le frittate fanno contenti un po’ tutti. E poi, volete forse dire che un bel panino con la frittata della mamma non è uno degli spuntini migliori che si possano desiderare?

Le frittate, o se volete omellette, nome francese con cui sono conosciute in tutto il mondo le frittate, possono diventare uno stuzzicante secondo adatto a cene e a pranzi a cui si cerca di dare un po’ di stile. In che modo? Giocando sulla fantasia e sulla presentazione del piatto! Provate con le Frittatine di patate al basilico.

Semplicità e gusto con le Tagliatelle alla romana

In una delle ultime permanenze a Roma, ho avuto modo di assaggiare un primo piatto molto gustoso e molto adatto per un buon pranzetto o cena estive. Questo primo, secondo me, si presta bene ad esser consumato nei mesi un po’ più caldi perché viene condito, non con una salsa o un condimento cotti e quindi caldi, ma per fare questa ricetta si usa un condimento a crudo, fresco e saporito.

Ho fatto diverse ricerche in seguito per verificare se effettivamente si trattava di un piatto di origine romana, ma sfortunatamente non ho avuto molto successo e non sono riuscito a scovare le origini di questa portata, per questo ho deciso, almeno per quel che mi riguarda, di accettarla come romana.

È un primo molto semplice e non richiede di trascorrere molto tempo al calore dei fuochi della cucina, per preparalo occorrono degli ingredienti di buona qualità, genuini che comunque si possono trovare facilmente in tutte le città. Procuratevi tutto il necessario per preparare le Tagliatelle alla romana.

Pane, amore e…. fantasia. Fatti in casa

Il titolo del post ricorda certamente un film del 1956 o giù di lì che vide protagonista la Lollobrigida e Vittorio De Sica. Sicuramente l’accostamento sembra forse un po’ ardito ma, nella preparazione di questo prezioso alimento c’è proprio l’amore, la passione e la fantasia che si esprime nelle forme che con il pane si possono realizzare.

Il pane che ho confezionato è commestibile ma alcuni panettiere che si “divertono” come me a preparare forme insolite per decorare le loro vetrine, danno una consistenza diversa all’impasto con l’aggiunta di grandi quantità di sale per allungare la “vita” delle loro creazioni.

E’ facile intuire che preparo il pane con l’ausilio del mio fedele mixer e successivamente a mano e non con il supporto della macchina del pane certamente utile per una preparazione programmata e “quasi” senza sorprese. Le forme che si ottengono con questo elettrodomestico sono però tutte uguali mentre a mano ci si può sbizzarrire a volontà come ampiamente dimostrerò in seguito.

Flan di carote, antipasto un pò “ricercato”

Ogni tanto mi capita di voler organizzare una cena con pochi amici, per il semplice piacere di mettermi alla prova in cucina e vedere cosa sono in grado di fare cercando di lavorare un po’ con la fantasia. Sperimentare nuovi piatti e “usare” i miei ospiti come cavie, per capire l’indice di gradimento del piatto, addolcendo il tutto con qualche buona bottiglia di vino.

Una delle portate che più difficilmente riesco a comporre è l’antipasto! Di solito non riesco a scostarmi tanto dagli antipasti tradizionali, come delle bruschette o delle frittatine o delle piccole porzioni di parmigiana, e quindi il più delle volte salto questa portata e passo subito al primo piatto.

Così intenzionato a voler preparare un antipasto un po’ raffinato per una cena che non definirei elegante, ma più che altro ricercata, ho trovato questa ricetta molto delicata e che può essere utilizzata come antipasto sia per le cene a base di pesce che per quelle a base di carne: il Flan di carote.

Insalata o Contorno … ma che comunque sia “alla paesana”

Anche se il nome che hanno dato a questo piatto fa pensare ad un contorno, per me assomiglia di più ad una buna insalata completa e molto colorata, composta da pochi ingredienti, ma molto nutrienti.

Non può di certo esser paragonata ad una normale insalata, composta per lo più da verdure crude, ma dove sta scritto che un’insalata non possa esser fatta anche di verdure cotte? Io, personalmente, amo molto comporre delle ricche insalate aggiungendo molto spesso delle patate bollite o dei fagiolini al vapore.

Certo, anche, l’insalata è un contorno, giusto! Ma se ci limitiamo a chiamarlo contorno resta sempre l’idea che si tratta di un piatto che serve semplicemente ad accompagnarne un altro, e non di una pietanza che possa avere una propria identità! E che quindi, di per sé, possa essere un piatto vero e proprio, che possa sostituire un secondo, ad esempio.

Comunque, è inutile perdersi in discussioni, prima di sederci a tavola, quindi passiamo alla preparazione del: Contorno alla paesana.

La storia del Pane

Ho preparato tanti tipi di pani, per i vari impasti mi sono stati di aiuto la fantasia, gli ingredienti a disposizione, i consigli e le ricette scovate su giornali e pubblicazioni varie.

Non ho avuto bisogno delle varie macchine del pane, impastatrici e di tutto quello che la tecnologia moderna mette a disposizione delle intrepide casalinghe.

Non ho voluto la macchina del pane (anche se un pensierino l’ho fatto) solamente perché in cucina ho uno spazio ridotto per cui, spesso, devo fare i salti mortali per l’ottimizzazione dei piani di lavoro.

E poi ho visto la fine che ha fatto quella di mia figlia che, dopo gli ululati di gioia per i primi pani appena sfornati, è stata relegata nel dimenticatoio che viste, le dimensioni della stessa richiede un bel po’ di spazio.

Desidero parlare un po’ della storia di questo prezioso alimento che spesso viene additato come colpevole del “grasso superfluo”, salvo scoprire poi che chi si lamenta dei maniglioni antipanico ne mangia, senza quasi accorgersene, fette su fette, fa la scarpetta, ci aggiunge formaggi vari, moquette di burro e marmellata, fiumi d’olio e sale perché tanto l’olio extra fa bene .

Io dico sempre che sono le quantità che devono essere limitate e che ci si deve far aiutare dal buon senso.

Non male come pistolotto iniziale, vero?

L’origine del pane, il cui nome deriva dal latino “panis” secondo alcune fonti da me consultate, risalirebbe a 10.000 anni fa e ne sono state trovate tracce in Mesopotamia.

Pizzette integrali agli spinaci e … la festa può cominciare

La scorsa sera ero alla ricerca di una ricetta interessante per preparare qualcosa di sfizioso in occasione di una piccola festicciola che avevo organizzato con pochi amici, e per caso mi sono imbattuto nel piatto che mi appresto a descrivervi.

La mattina, gironzolando per il mercato, avevo trovato degli spinaci freschi, e così li avevo acquistati con l’idea di preparare qualcosa per la serata. Pensavo di fare una semplice, ma sempre buona, frittata di spinaci, o magari una sfoglia.

Ma sfogliando per caso un libro di cucina ho trovato una ricetta molto interessante: le Pizzette integrali di spinaci. Perfetto! Proprio l’idea che mi serviva per cucinare qualcosa di ideale per una festa.

Fagiolini e peperoni al formaggio, un’allegro contorno

Sempre alla ricerca di nuovi contorni, che possano, nelle sere in cui l’appetito scarseggia, fungere anche da gustoso piatto unico e leggero. Contorni a base di verdure di stagione che possano valorizzare i secondi a base di pesce o di carne , da una semplice fettina ai ferri a delle più laboriose scaloppine.

I contorni sono dei piatti molto versatili, nel senso che, oltre ad essere degli ottimi accompagnamenti per altre portate, se per caso, avendo degli ospiti, non sappiamo che uno di loro è vegetariano, ci salviamo in calcio d’angolo avendo pronto un piatto che sicuramente sarà di suo gradimento!

Un contorno che potrete preparare dedicando poco tempo ai fornelli, composto esclusivamente da verdure che si iniziano a trovare in questo periodo sono i Fagiolini e peperoni al formaggio un piatto molto allegro e saporito.

Ditelo con… i Fiori di zucca ripieni alla ligure

Fiori di zucca.

Tra i fiori che si usano più comunemente in cucina vi sono certamente i fiori di zucca. I fiori di zucca, o meglio di zucchina, sono diventati un alimento così comune per la grande quantità che ne producono le piante di zucchine e per la possibilità d’uso.

L’abbondanza di questi fiori è tale che occorre tagliarne una parte per far sviluppare meglio quelli che rimangono sulla pianta e sono destinati a diventare zucchine. Per fortuna l’uso che si può fare di questi fiori in cucina è molto vario! Il loro gusto delicato li rende un ottimo accompagnamento per altri ingredienti dal sapore tenue, come ad esempio i gamberi o le patate. Nelle preparazioni tradizionali i fiori di zucca vengono insaporiti abbondantemente con ripieni di formaggio e acciughe, ma oggi vi propongo un ripieno ed una cottura con sapori meno marcati ma altrettanto invitanti: i fiori di zucca ripieni alla ligure.

Gli gnocchi al gorgonzola: specialità romana


Giovedì gnocchi” usiamo dire qui a Roma per poi di solito continuare con “venerdì pesce” e “sabato trippa”. Di tradizione contadina gli gnocchi sono un piatto davvero semplice da realizzare, ma anche qui, luogo che vai, usanza che trovi. Gli gnocchi potremmo definirli un tipo di pasta di forma tondeggiante e piccolina che può essere condita in diversi modi come diverse sono le farine con le quali si possono realizzare. Anche qui la zona di appartenenza influenza moltissimo la ricetta, per esempio, qui a Roma usiamo prepararli con la farina 00 e le . La nonna ricorda sempre che le patate da impiegare per avere buoni gnocchi devono essere vecchie ( e io dico non troppo!), infatti questo era un piatto degli avanzi. Il condimento che vi presentiamo oggi è invece un diversivo rispetto alla salsa di pomodoro, vedrete, piaceranno a tutti!
Gnocchi al gorgonzola (ingredienti per 4 persone)
  • 500gr di patate a pasta gialla e farinosa
  • 150gr di farina
  • 1 uovo
  • 40gr di burro
  • 60gr di gorgonzola
  • 40gr di grana grattugiato
  • sale

Insalata di arance e cipolla rossa di Tropea

Arriva l’estate, il tempo si fa più caldo le giornate si allungano e la voglia di mettersi in costume ci mette in fuga dalla cucina. La paura di aumentare quelle belle maniglie dell’amore che già circondano i nostri fianchi quasi ci impedisce di toccare il frigo come se potessimo ingrassare solo guardandolo.

Eppure una soluzione c’è, non serve per nulla digiunare, anzi, piuttosto che ridursi all’osso per poi riprendere solo con una fetta di pane tutti i chili persi, conviene decidersi a fare un po’ di movimento e soprattutto una sana alimentazione. Ecco quindi venirci in aiuto l’insalata, alimento ricco di sali minerali e vitamine, facile da preparare e comoda da mangiare ovunque. Insalata di arance, questa preparazione è una ricetta consigliatami da un amico un’estate fa, mentre ero in preda all’ansia da pancetta. In alternativa potreste provare anche qualche variante con il pompelmo, per esempio, per le quali valgono le stesse considerazioni nutrizionali.

Cassata al forno, semplice gusto di Sicilia

Torta di ricotta, semplice e gustosa

Oggi propongo una ricetta dedicandola a tutti coloro che conoscono la Sicilia e ne sono rimasti colpiti tanto dalle bellezze paesaggistiche e storiche che dalle specialità culinarie, e a tutti i siciliani sparsi per l’Italia.

Spero che preparando e gustando questo dolce, emblema dell’Isola, possano scacciare un po’ la nostalgia e rivivere i sapori e le sensazioni provate nella loro permanenza in Sicilia.

Una versione più leggera e meno edulcorata della tradizionale cassata è la Cassata al forno, molto semplice da preparare e tanto allettante quanto la coloratissima cassata tradizionale.

Il nome cassata deriva da una scodella tonda usata dagli arabi, la quasat, da cui il dolce prende il nome e la forma, ma la maestria della preparazione si deve alle suore, che anticamente in Sicilia svolgevano il ruolo dei nostri attuali pasticceri. La cassata nei secoli divenne un dolce così diffuso che la diocesi di Mazara del Vallo nel 1575 fu costretta a proibirne la preparazione per impedire che le monache fossero distratte dalle pratiche religiose.