Panettone avanzato? Consumatelo così

panettone

Se, come credo, sia rimasto in casa vostra più di un panettone o pandoro che non avete ancora consumato, e, soprattutto, che non volete mangiare “nature”, vi suggerisco un serie di ricettine, anzi, più che ricettine, una serie di idee per portarlo in tavola in modo diverso. Perchè non tutti sanno che il panettone, oltre ad essere ottimo da solo, costituisce la base di una miriade di dolci e dolcetti. Vediamo insieme come procedere:

Panettone con salsa alla vaniglia

400 gr di latte, 2 tuorli, 2 cucchiai di farina, 1 baccello di vaniglia, 3 cucchiai di zucchero
Fare bollire il latte con la vaniglia, togliere dal fuoco e aggiungere lo zucchero, la farina e i tuorli, sbattere bene e rimettere a bollire fino a che non avra’ raggiunto la giusta densita’. Dividere la crema a meta’ e in una mettere la nutella mescolando bene. Servire il panettone tagliato a fette ricoprendelo di salsa alla vaniglia.

La Ghirlanda di Natale

ghirlanda nataleQuesta ricetta, a partire dal nome, può un po’ spaventare, visto che Ghirlanda di Natale dà l’idea di qualcosa di molto complicato da preparare e poi da decorare! In realtà non è affatto così! L’impasto è estremamente semplice, questo è uno di quei dolci in cui basta davvero solo mescolare tutto insieme, con cura e nel giusto ordine, ed è davvero molto facile come ricetta! Certo, ha un paio di note negative, il prezzo ad esempio, non proprio economico, vista la quantità di frutta secca, di frutta candita e di spezie, però magari avete in programma di acquistarle per altri dolci o decorazioni, quindi potrebbe non essere un problema. Inoltre, va tutto tritato e spezzetato, cosa che renderà la pre-preparazione un po’ lunga, ma una volta che tutti gli ingredienti saranno pronti basterà davvero solo impastare e infornare.

Per la forma di ghirlanda utilizzate uno stampo da ciambellone, nella ricetta non è indicato ma chiaramente per dargli la classica forma tonda da ghirlanda è l’unica possibilità! Per quanto riguarda la glassa la preparazione è quella proprio di base, veloce e immediata, come per molte altre glasse che abbiamo visto soprattutto in questo periodo natalizio qui su Ginger&Tomato, e pensate anche alla possibilità di colorare, di rosso e verde magari, la vostra glassa, per una ghirlanda ancora più natalizia, così poi le ciliegie e le foglie di agrifoglio completeranno il tutto! (PS: i coloranti alimentari, in moltissime colorazioni, li trovate in ogni supermercato ben fornito).

Gli struffoli, il dolce campano delle feste di Natale

struffoliGli struffoli. Chi non conosce gli struffoli? Sono il dolce per eccellenza del Natale napoletano e sono famosi esattamente come la pastiera, che si prepara a Pasqua, e come le sfogliatelle, ricce e frolle, e i babà. Insomma fanno parte della tradizione culinaria napoletana al 100% anche se la storia ci racconta chi li ha inventati e soprattutto ci insegna che non sono sempre stati un dolce natalizio.

Gli struffoli sono arrivati in Campania grazie ai Greci, già ai tempi della Magna Grecia infatti esisteva una preparazione simile e quindi diciamo che noi napoletani non li abbiamo proprio inventati di sana pianta, non è stato un napoletano a impastare e poi ricavare queste palline deliziose, però abbiamo fatto nostro, secoli e secoli, fa un dolce importato da una delle più antiche civiltà del mondo. Infatti in Grecia esiste un dolce simile, il loukoumades, e sempre dalla cultura greca ne deriva il nome, strongylòs, che significa di forma tondeggiante.

In più il dolce non è sempre stato legato alle feste natalizie, si ha una testimonianza della ricetta  degli struffoli legata alla cucina napoletana, che risale al 1634, ma in quel periodo il dolce veniva preparato indipendentemente dalle festività.

Comunque sia provate a preparare gli struffoli, non è molto difficile, l’unica parte un po’ faticosa è il momento in cui vanno ritagliati tutti i pezzettini dai tubicini di pasta, ma visto il risultato finale un po’ di noia, un po’ di ripetitività e un po’ di affaticamento ci stanno tutti!

Mostaccioli di Natale

mostaccioli

I mostaccioli, detti anche mustacciuli o mustaccioli, sono dei dolci tipici della tradizione natalizia napoletana. Sono dei dolcetti, simili a grandi biscotti, a forma di rombo, e sono mediamente grandi, circa 10-12cm. Vengono preparati e mangiati durante le feste di Natale, insieme ad altri dolci tipici come i Roccocò. Sono ricoperti di glassa al cioccolato, anche se adesso, come sempre accade nelle evoluzioni e modernizzazioni culinarie, se ne trovano anche ricoperti al cioccolato bianco, alla nocciola e ne ho visti anche alcuni ricoperti con una buonissima glassa arancione, credo all’arancia. Il sapore dell’impasto interno è molto dolce e deciso, forte, come molti dolci della cucina napoletana.

Il nome mostaccioli deriva dal fatto che anticamente, nelle ricette contadine, veniva utilizzato il mosto, per rendere questi grandi biscotti morbidi ancora più dolci.

Con il nome mostaccioli, e con delle varianti dialettali come mostazzoli, cono conosciuti anche altri dolci simili, calabresi e salentini.

Questi dolci vengono consumati dopo i pasti natalizi, e credo sia una tipica tradizione del sud in generale, ma il momento del dolce, nel napoletano, diventa quasi l’inizio di una seconda parte completa ed elaborata del pranzo o della cena, in cui si gustano una quantità di prelibatezze, a volte in maniera eccessiva! Si va proprio da questi classici dolci napoletani, alla frutta secca, prugne, datteri e albicocche, noci, nocciole e mandorle, e poi si passa agli struffoli, e anche alla Cassata Siciliana, che a Napoli arriva tutti i giorni prima di Natale, e anche il 24 e il 25 con una nave direttamente dalla Sicilia, infatti è originale al 100%. Questa ricchezza di dolci tradizionali fa del momento dei pasti durante le feste una vera e propria immersione nelle più antiche radici della città.

Arancine dolci al cioccolato fondente

arancine al cioccolato

Come anticipato ieri ecco una piccola sorpresa, per gli irriducibili amanti delle arancine;

In questi giorni abbiamo visto come fare il riso per le arancine, vi ho dato qualche suggerimento per i ripieni classici e per quelli un po’ più particolari e vi ho dato delle dritte sul come riempire le arancine e friggerle, ma, ecco una vera e propria chicca, per i golosi d’eccellenza, per chi come me ama il cioccolato, e se è fondente lo ama ancora di più! Per chi nel giorno di Santa Lucia vuol prendere per la gola grandi e piccini, per chi vuole farsi un dolce regalo in vista dell’ imminente Natale, ecco le arancine dolci al cioccolato fondente deliziose e semplicissime da preparare.

Arancine, come riempirle, panarle e friggerle.

arancine siciliane

Oggi, dopo avervi fatto vedere nei giorni passati, come preparare il riso per le arancine, come preparare i ripieni classici e come preparare i ripieni più particolari, come promesso, vi spiegherò come riempire le arancine, prima però dobbiamo fare la famosa pastella, dove dovremo passare le arancine prima di panarle nel pan grattato; essa è indispensabile per evitare che, una volta messe le arancine a friggere, si aprano.

La pastella la faremo in un modo molto semplice e veloce, emulsionando mezzo litro d’acqua salata, 2 uova intere e farina quanto basta per far diventare cremoso il tutto.

A questo punto dovrete avere a portata di mano delle ciotole contenenti i ripieni e cioè:

  • il ragù’ con i piselli
  • il salmone sfilacciato con la besciamella
  • la besciamella
  • il pollo sfilacciato con le carote
  • gli spinaci tritati
  • la mozzarella per pizza a dadini
  • il prosciutto a dadini
  • il galbanino a dadini
  • i funghi trifolati (privi del loro sughetto)

In oltre davanti a voi dovrà esserci:

  • il vassoio con il riso freddo
  • una ciotola con dell’olio d’oliva
  • una ciotola con del pan grattato salato
  • una ciotola con la pastella

Bagnatevi le mani con l’olio, prendete una parte di riso e fate una conca sul palmo della vostra mano (foto 1), riempite questa conca con il ripieno come illustrato nelle fasi di seguito

Arancine, tre ripieni particolari

ripieno ai funghi

Dopo aver fatto il riso per le arancine ed averne preparato i ripieni tradizionali, eccovi dei suggerimenti molto validi, invitanti e squisiti per delle arancine un po’ diverse dal solito.

Oggi, vi illustrerò come fare il ripieno per le arancine

  • al pollo
  • ai funghi
  • al salmone

A costo di essere ridondante, vi ricordo che:

  • le dosi di condimento sono per 2 kg. e mezzo di riso, con il quale vengono molte arancine, circa 10 per tipo;
  • il litro di besciamella che vi faccio preparare per il ripieno delle arancine al burro, basterà anche per quelle agli spinaci e per quelle al salmone di oggi;
  • non esagerate mai nella quantità di ripieno, onde evitare che le arancine, durante la frittura si aprano;

Arancine, prepariamo i ripieni di quelle classiche

ripieno arancine alla carne

Oggi come promesso ieri, andremo avanti con la spiegazione della preparazione delle nostre arancine Palermitane, in attesa dell’arrivo di Santa Lucia.

Cominciamo ad occuparci dei ripieni classici, nei prossimi giorni, ci occuperemo di quelli un po’ più “particolari”.

Oggi vedremo come preparare il ripieno per:

  • le arancine alla carne
  • le arancine al burro
  • le arancine agli spinaci

Prima di procedere, tengo a precisare un paio di cose:

  • le dosi di condimento sono per 2 kg. e mezzo di riso, con il quale vengono molte arancine, circa 10 per tipo;
  • il litro di besciamella che vi faccio preparare per il ripieno delle arancine al burro, basterà anche per quelle agli spinaci e per un altro tipo che non vi anticipo,  ma che vedremo domani;
  • non esagerate mai nella quantità di ripieno, onde evitare che le arancine, durante la frittura si aprano;

Ribadisco ancora una volta, per chi avesse il Bimby e volesse farla da se, il procedimento per la besciamella, che troverete nel libro base del Bimby ed in altre mie ricette tipo il Muffin cavolfiore, o le Lasagne vegetariane, oppure i Maccheroni giri e besciamella, o i Broccoli al prosciutto

Mettere nel boccale del Bimby farina, latte, burro e un pizzico di sale e fate cuocere il tutto per 12 min. Vel 4. 90° .

Shortbread: ricetta semplice, gusto unico

shortbread

Se volete una botta di vita ( facciamo di calorie ) questi biscotti fanno per voi. Gli ingredienti si contano sulle dita di una mano: farina, zucchero, 1 pizzico di sale (che non guasta mai perchè esalta il sapore dei dolci) e tanto, ma proprio tanto burro. Questa è la caratteristica fondamentale degli shortbread, i biscotti di frolla molto burrosa originari della Scozia. Hanno un sapore delicatissimo e si  sciolgono letteralmente in bocca, non a caso il loro nome letteralmente significa pane friabile. Unica pecca, le calorie, ma come dico sempre per una volta mettiamo da parte la bilancia e di sicuro non sarà uno shortbread a farci ingrassare. essendo molto dolci già di loro vi consiglio di accompagnarli ad una tazza di buon the nero, vi sconsiglio invece di servirli con la cioccolata calda.

Tronchetto di Natale con ripieno di castagne

tronchetto

Il tronchetto di Natale è un classico nel suo genere, un dolce molto visto anche nei film, che piace tanto a chi ama preparare dolci e torte elaborati e coreografici nella decorazione! Non è semplicissimo, anzi, io direi che rientra proprio nella categoria difficile, ma prima o poi bisogna provare, soprattutto se si amano i dolci e se ci piace stupire gli altri con i nostri progressi culinari. Sia nell’introduzione che alla fine della ricetta troverete tutta una serie di dritte che spero vi saranno utili.

Solitamente il tronchetto al cioccolato più classico si farcisce con una crema al burro al cioccolato. In questa versione l’impasto estreno è preparato con chiare d’uovo e cioccolato, mentre il ripieno è composto da una dolcissima crema di castagne mescolata con miele e panna. Proprio per la purea di castagne posso darvi un consiglio sulla preparazione: ne servono 200gr. per la ricetta; scottate per un paio di minuti 400gr. di castagne con la buccia intaccata. Poi togliete la buccia e la pelle. Fatele poi sobbollire per 20 minuti circa, fino a quando saranno tenere comunque e dopo averle scolate passarle al setaccio.

Ecco infine cosa fare prima di partire con la preparazione in sè della ricetta, ovvero prima di passare agli ingredienti organizziamo il lavoto e gli strumenti!

Preparativi:

  • Scaldare il forno a 200°C.
  • Sistemare un pezzo di carta da forno su una teglia per pizza.
  • Ungere una teglia dai bordi bassi (32 x 22 cm) e foderarla con carta da forno.
  • Se le avete preparare 2 tasche da pasticciere con 2 punte semplici da 1,5 cm di diametro, se ne avete solo una andrà bene lo stesso, rallenterà solo un po’ le fasi di preparazione.

Peperoni in agrodolce e pollo speziato, per portare in tavola i colori del Natale

Peperoni in agrodolce e pollo speziato

Le feste di Natale stanno per arrivare, ed ogni anno, ci si interroga sul cosa cucinare per la vigilia, per il giorno di Natale, per Santo Stefano, per capodanno e così via.

Quest’anno però, la crisi economica, nella quale ci troviamo, mette in “crisi”, anche le nostre idee, spesso magari perchè troppo costose, e, quindi, ci si ritrova punto e a capo con tanta voglia di festeggiare anche a tavola, molte idee e pochi fondi!

Non è detto però che, per stupire i nostri ospiti, si debba per forza dar fondo alle nostre finanze!

Oggi vi propongo una ricetta davvero d’effetto e molto gustosa, ma dal costo esiguo, dove i protagonisti saranno i caldi colori natalizi portati in tavola dal pollo dorato e dai coloratissimi peperoni, ovviamente irrorati dal vino che vi proporrò alla fine.

I peperoni in agrodolce sono una ricetta del libro base del Bimby con qualche leggera modifica!

Il panettone gastronomico, scegli il gusto che fa per te

panettone 

Nell’immaginario collettivo il pandoro ed il panettone sono dolci. Non è forse vero che ce li immaginiamo o ricoperti di zucchero a velo vanigliato, o di glasse al cioccolato, alle nocciole, al caffè, o ancora ripieni delle più svariate creme (ormai si sono inventati di tutto)? Eppure il panettone esiste anche nella versione salata: sto parlando del coreografico panettone gastronomico. L’avete mai visto in tutta la sua maestosità tagliato a fette (poi sistemate una sull’altra in modo da formare una piccola scultura) farcito con ingredienti e creme salate? Il panettone gastronomico fa sempre la sua ottima figura in ogni pranzo o cena  festivi che si rispettino, ricorda molto la forma di un albero di Natale.

Lasagne alla crema di zucca rossa e salsiccia

20

Questa delizia, delicata e morbida, dal sapore sorprendente e squisito, è stata un altro dei piatti cucinati per la sera di Halloween, per la quale, regina indiscussa del menù, è stata la mitica zucca rossa.

Queste lasagne, oltre ad un gusto davvero insolito, hanno un retrogusto molto particolare dovuto alla scorzetta di limone ed al rosmarino.

Volendo, potreste sostituire il parmigiano con del pan grattato, così facendo potrete accontentare anche coloro i quali non amano il formaggio, visto che, avrete notato, in queste lasagne non c’è besciamella.